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Da Presidenza del Consiglio dei Ministri e Coni il fondo per la maternità delle atlete

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Il Coni, attraverso la Commissione Nazionale Atleti, ha illustrato le caratteristiche del fondo che attribuisce risorse per il sostegno della maternità delle atlete, istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del Fondo unico a sostegno del movimento sportivo italiano, un traguardo storico per lo sport ma anche e soprattutto per i diritti delle donne.

Il Contributo previsto spetta a tutte le atlete che al momento della richiesta hanno i seguenti requisiti previsti: 1) svolgimento in forma esclusiva o prevalente di un’attività sportiva agonistica riconosciuta dal Coni; 2) assenza di redditi derivanti da altra attività per importi superiori a 10.000.00 euro lordi annui; 3) non appartenenza a gruppi sportivi militari o ad altri gruppi che garantiscono una forma di tutela previdenziale in caso di maternità; 4) mancato svolgimento di un’attività lavorativa che garantisca una forma di tutela previdenziale in caso di maternità; 5) possesso della cittadinanza italiana o altro paese dell’UE oppure, per le atlete cittadine di un paese terzo, possesso di permesso di soggiorno in corso di validità e con scadenza di almeno sei mesi successivi a quella della richiesta.
Le atlete al momento della domanda devono aver partecipato, negli ultimi 5 anni, ad una Olimpiade o a un Campionato o Coppa del Mondo, oppure ad un Campionato o Coppa Europei riconosciuti dalla federazione di appartenenza ma anche di aver fatto parte, almeno una volta, negli ultimi due anni di una selezione nazionale della federazione di appartenenza in occasione di gare ufficiali.
La FISR invita tutte le proprie atlete che rientrano nei requisiti richiesti a presentare la domanda.
Guarda qui le linee guida e scarica qui il modulo di presentazione della  richiesta.