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La metamorfosi del CGC Viareggio: 10° a Novembre ora Finalista Scudetto

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Ieri si è conclusa una delle serie di Semifinale più equilibrate e fuori da ogni schema dell'ultimo periodo. Un trionfo per il nostro sport che ha mostrato tutto il repertorio più prelibato della storia secolare con tante storie da raccontare, tante polemiche da raccontare ma soprattutto un'emozione seguita da 6000 persone, divise tra gli impianti del PalaCastellotti di Lodi e PalaBarsacchi di Viareggio. Ovviamente l'onore della cronaca è per chi è riuscita a vincerla. 

Ottobre 2018. Partenza shock per il Viareggio, orfano di Ventura, fermo per tre turni per il cartellino rosso subìto negli ultimi minuti della Semifinale dell'anno precedente contro il Lodi. Sconfitta 2-1 contro Scandiano in casa, sconfitta a Trissino 6-4, sconfitta nel derbyssimo contro il Forte davanti al grande pubblico per 2-0, vittoria sofferta a Sandrigo per 7-5 con il ritorno di Ventura.Questo è la cronaca del primo mese del CGC che rimane fermo a zero punti per tre settimane, richiamando subito le polemiche intorno al congiunto bianconero. Da quei giorni, i bianconeri entreranno in un silenzio stampa che durerà per tutta la stagione.
Novembre 2018. Arrivano le prime vittorie ma manca la continuità. A fine mese ritorna al 10° posto, con la sconfitta a Vercelli per 4-2.
Da quel punto ad inizio dicembre, ma soprattutto dopo la sconfitta casalinga contro Valdagno (4-6), qualcosa cambia completamente. Un cambio di ritmo che in pochi si aspettavano ma realmente uno dei migliori "filotti" di tutto il campionato: da quel 4 dicembre 2018, Viareggio è la squadra che conquista più punti fino alla terz'ultima giornata. Due sole sconfitte (a Lodi 3.1, Breganze 5-1) da quel giorno sino al 26 marzo, quando subìsce una netta battuta d'arresto per tre volte consecutive, Sarzana (4-3), Follonica (4-3) e Lodi (3-5). Tre sconfitte di misura ma che riporta nello sconforto una località che vive di grande hockey da sempre, da un vivaio tra i più attivi da sempre, da un interesse generalizzato tra i viali e i bar che probabilmente non ha eguali nel resto d'Italia.

Apro parentesi. Basti pensare che settimanalmente ci sono ben due trasmissioni televisive di approfondimento sull'hockey pista di circa un'ora, tutte made in Viareggio, Centropista curato da Roy Lepore e Daniele Maffei e OkPista curato da Gabriele Altamura. Nel resto d'Italia c'è solo MondoHockey, curato da Enrico Giovannelli, per di più curato sempre in Toscana. Un seguito mediatico storicamente "fuori categoria". Ed i risultati sono sempre portati all'estremo sia se vinci sia se perdi, una passione sconfinata che rende questo sport a Viareggio di primo livello, nonchè di un certo fascino di chi ama vedere lo sport anche come partecipazione e sentimento di un'intera città. Chiusa parentesi.

Queste tre sconfitte, più un quarto di Coppa Italia perso ai supplementari contro il Forte, più lo stop nei Quarti di finale di WS Europe Cup, in vantaggio in gara-1 grazie ad una strepitosa rimonta (l'ennesima della stagione bianconera) sul Valdagno (nulla poi ha potuto al ritorno in veneto in gara-2), ha fatto ritornare il clima quasi come ad inizio stagione, nonostante le statistiche parlassero chiaro fino alla 23° giornata: 25 punti nel girone di ritorno contro i 23 del Lodi. Un filotto molto importante, compromesso poi nelle ultime tre gare (proprio come nelle prime tre gare del campionato, ndr) con le già sopracitate sconfitte che la facevano scivolare al quarto posto parziale, il quinto a fine della regular season.

E sono arrivati i playoff con l'incubo Breganze, una delle due migliori squadre del girone di ritorno e vincitrice della Coppa Italia: fino alla 23a giornata era l'esatto contrario. Palazzetti gremiti ad ogni gara e grande equilibrio. 8-4 la prima gara, ma al 46° minuto il CGC era ancora sul 4-4. Gavioli da due tiri diretti spaccava la partita (corsi e ricorsi poi anche nelle Semifinali).  Una vittoria rinfrancante dopo una fase comunque molto buona, marchiata però da diversi errori sottorete. La gara-2 a Breganze, bollente, decisa a 28 secondi dalla sirena da un'invenzione di Teixido dopo lo 0-0 fino al 49'32". Un gol beffardo che poteva far ritornare indietro di un mese la formazione di Francesco Dolce. Ed invece nella seconda parte di Gara-3 la seconda metamorfosi: primo tempo di marca vicentina e poi il CGC in 3 minuti (corsi e ricorsi poi anche nelle semifinali) dall'1-1 passa sull'1-3, ma in 6 minuti passa dall'1-0 all'1-3 (contando il  gol del pareggio viareggino a fine del 1° tempo). E' lo strappo decisivo che non riuscirà più colmare la squadra rossonera, ormai con i bianconeri arroccati davanti a Barozzi: a segno Montigel e Ventura.

La semifinale ancora contro il Lodi. Ripensando al 2017 ed al 2018, la prima gara è sempre stata Viareggina, anche se nel 2017 si giocava a Lodi, in una serie che poi sarà ricordata come una delle sconfitte più cocenti della storia recente viareggina. Gara-1: Lodi subito avanti con superiorità e caparbietà, il Viareggio non riesce a reagire bloccato dall'ottima difesa lodigiana. Ma riesce a pareggiarla grazie a due invenzioni di Sergio Festa a 4 minuti dalla fine, il terzo cambio dei bianconeri: prima realizza su tapin. poi dopo 30 secondi si procura un rigore che realizzerà Ventura, l'unico della serie. Ai rigori è più lucido il Viareggio nonostante la pressione sia altissima. Grimalt viene espulso per doppio movimento consecutivo ed il secondo portiere non riesce a bloccare i rigori viareggini. In Gara-2 il Lodi entra proprio come Gara-1 e si porta sul 4-2 in men che non si dica, nonostante prima Gavioli (2-1) e poi Ventura (3-2) riescono a tenere a galla il CGC sotto i colpi, anche di fantasia, degli avversari. Verona sembra chiuderla sul 4-2 ma in 3 minuti i bianconeri inanellano due gol di Gavioli e Montigel per il 4-4. Altra "remuntada" istantanea: la seconda della serie, la quinta dei playoff. Ma Malagoli spacca il match con un eurogol imprendibile: poi il 6-4 è inevitabile. 1-1 nella serie e Gara-3 ancora a Lodi. Apre Fariza poi la ribalta Viareggio in 4 minuti (ancora corsi e ricorsi): Gavioli (ennesimo tiro diretto) e Ventura. Pareggia il Lodi, nonostante l'assenza dell'infortunato Verona si faccia sentire eccome. Ancora Gavioli su tiro diretto nella ripresa riporta avanti per la seconda volta nella serie il CGC (uniche due volte in Gara-3, prima sempre Lodi avanti). Illuzzi di forza impatta e negli overtime un gol a testa, in una gara molto tesa, anche perchè Viareggio non supera i 9 falli per quasi un tempo. I rigori sono altrettanti tirati come Gara-1, anche ben tirati. Esulta dopo 19 rigori Jepi Selva ma le proteste sono tutte per il 12° rigore non visto dall'arbitro nonostante tutto il palazzetto urla al gol. Ma la terza gara la vince Viareggio. Gara-4 con questo vantaggio fa ricordare i vecchi fantasmi del 2017 quando il Lodi si impose 6-0, in una delle più importanti sconfitte della recente storia toscana. L'anno scorso invece il CGC vinse 3-1, sotto però nella serie, quindi all'ultima spiaggia, dopo aver visto un Lodi molto dominante. Una gara meno entusiasmante ma tiratissima. Dopo l'1-1 anche con un po di fortuna, Viareggio subisce due tiri diretti e due inferiorità che riesce ottimamente a neutralizzare anche grazie ad un Barozzi che non ha concesso nessuno spazio. L'Amatori era in chiara difficoltà negli ultimi minuti, sicuramente per i pochi cambi disponibili e la grande intensità profusa in tutta la sfida alla ricerca del gol della vittoria, due contropiedi sbagliati con il pubblico con le mani sui capelli, a ricordare forse vecchi fantasmi: pure bravissimo Grimalt a neutralizzare. E nel terzo contrattacco a 105 secondi dalla fine il gol definitivo, sicuramente un gol della liberazione per il PalaBarsacchi, grazie ad uno dei giocatori più giovani del campionato sicuramente tra i più talentuosi nonchè MVP della serie, Gavioli.

Le parole del matchwinner ma anche dell'MVP a fine gara ai nostri microfoni è senza dubbio lo specchio di questa squadra: "La mia firma? No, c'è la firma di tutta la squadra e di tutta la città con un palazzetto eccezionale. Una gara così bella, anche dal punto di vista del tifo, che mi aspettavo sin da quando sono arrivato qua (2016, ndr). Semifinale molto tirata ed equilibrata e quella vittoria ai rigori  in gara-1, secondo me, ha fatto girato a nostro favore tutta la serie. E' cambiata la mentalità di questa squadra, non pensavamo di avere le carte per vincere sia col Lodi sia col Breganze, ma abbiamo tirato fuori tutta la grinta possibile."

Una cavalcata impensabile, riguardando a novembre, passando per la Coppa Italia e le coppe europee, passando per un recentissimo passato che di gioie se ne sono accarezzate molte (due finali europee di CERS e Continental) perse per episodi ma non avendo quella concretezza che il CGC ha dimostrato da un mese a questa parte (da contare anche che l'unico Scudetto vinto è datato 2011, in una storia infinita per l'hockey a Viareggio). In una città dove si vive di sport e di hockey soprattutto, non è facile arrivare al momento giusto con la giusta motivazione e serenità: in tutti gli sport succede. Ma la metarmofosi vista dai Quarti ma soprattutto in quel girone di ritorno, è stata fondamentale per arrivare alla tanto desiderata Finale Scudetto. Non era uno degli obiettivi stagionali, la speranza c'è sempre, ma una sorpresa che forse arriva quando meno te lo aspetti. Fortuna, probabilmente sì, ce ne vuole sempre, ma anche esserci nel momento giusto al posto giusto, e non succede spesso in una carriera di uno sportivo. In più se ricordiamo ancora le statistiche di questa serie di Semifinale, puoi sicuramente ammettere che nulla avviene per caso: 4 tiri diretti su 4 realizzati, 1 rigore su 1 assegnato segnato. In più il Lodi è stata in vantaggio, in 220 minuti giocati, per 90 minuti (quasi due partite). Il pareggio è stato ovviamente il leit-motiv della sfida: 116 minuti (più di 2 gare). Ma i minuti in vantaggio del Viareggio sono stati solo 14, il 6% della serie di Semifinale. Numeri indelebili di una cavalcata da ricordare che ha pochi eguali nella storia di questo sport.

Francesco Dolce, quindi al primo anno in panchina nella città in cui l'ha visto nascere e crescere come uno dei migliori bomber della storia, in una terra prolifica di capocannonieri (Mirko e Alessandro Bertolucci, Alberto Orlandi e tanti altri), è riuscito ad entrare in quella TOP3 che già auspicava, e aveva parzialmente guadagnato alla 23a giornata, nella nostra intervista del 13 febbraio LEGGI QUI. Ora c'è anche il tempo di sognare prima di sapere l'avversaria che uscirà da Gara-5 tra Forte dei Marmi e Valdagno. Tutti a Viareggio già auspicano ad una finale tra toscane proprio come quattro anni fa, l'ultima apparizione dei bianconeri nella lotta diretta allo Scudetto, perso in quell'occasione a Gara-5 a Forte dei Marmi dopo un'estenuante e meravigliosa serie. Ma c'è anche il Valdagno che vuole ritornare dopo 5 anni per una ipotetica finale di grandi campioni che hanno fatto e stanno facendo grande questo sport. I quattro giorni di pausa in più però sarà già un vantaggio non indifferente, anche contando che Gara-1 si giocherà al 100% a Viareggio in quanto peggior classificata rispetto Forte e Valdagno.

Buon divertimento, perchè ci sarà sicuramente da divertirsi come fin qui abbiamo vissuto anche in diretta FISRTV, sin dai Quarti.