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Un hockeista sul tetto del Mondo. Facchinetti vola in Nepal a ripulire l'Everest dai rifiuti

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Questa volta i pattini in linea restano a casa. Dal 3 al 23 ottobre prossimi, infatti, il portiere della Nazionale italiana Senior di hockey inline indosserà esclusivamente gli scarponi. Daniele Facchinetti, detto “Facco”, farà infatti parte di un gruppo di cinque ragazzi che, zaino in spalla, voleranno in Nepal. Ma l’obiettivo non è una semplice vacanza tra amici. I bolzanini Daniele Facchinetti e Matteo De Grandis, assieme ai romagnoli Denny Girometti, Leonardo Semprini e Federico Martino, si recheranno sulla montagna più alta del Mondo per raccogliere i rifiuti abbandonati fino a quota 5300, sede del campo base. Lì, com’è facile immaginare, ci saranno anche immondizie risalenti a precedenti missioni alpinistiche da portare giù e da smistare correttamente. 

“Il “Progetto Everest” nasce da un’ambiziosa idea mia e di altri quattro amici - racconta il goalie azzurro classe 1992 -. Dopo aver deciso d’intraprendere un viaggio in Nepal per arrivare al campo base, ci siamo resi conto di avere tra le mani una grande possibilità: dare un segnale forte nella lotta contro i rifiuti abbandonati in montagna. Poi tutto si è evoluto in maniera semplice e spontanea. Compiremo infatti le medesime azioni che svolgiamo in Italia ogni qualvolta ci rechiamo in vetta: raccogliere tutti i rifiuti che troviamo lungo il percorso e portarli in città. In Nepal faremo lo stesso. Ognuno avrà un sacco che, una volta riempito, sarà trasportato a valle. A Katmandu, dunque, il contenuto sarà smaltito correttamente”. “Il problema dei rifiuti in montagna, e soprattutto sull’Everest, è molto grande - prosegue Daniele Facchinetti -. Con il nostro gesto non risolveremo certo le cose, ma penso si tratti di un importante segnale per sensibilizzare le persone e invitarle a fare altrettanto ogniqualvolta si trovino a contatto con la natura. Sono sempre stato coinvolto dalle problematiche ambientali. Io abito in montagna e con l’aumento del turismo purtroppo sto riscontrando un esponenziale aumento dei rifiuti sui sentieri. Nel mio piccolo cerco sempre di raccogliere e portare via ciò che trovo, speriamo che il “Progetto Everest” possa servire da cassa di risonanza”. I ragazzi pagheranno tutto di tasca propria, ma moltissime persone stanno dimostrando la loro vicinanza con messaggi d’incoraggiamento tramite le pagine Facebook e Instagram dedicate all’avventura. Tutto, dunque, sarà documentato su “Progetto Everest”; è lì che Facchinetti e i suoi amici (nessuno è un alpinista professionista, ma sono tutti escursionisti esperti) racconteranno il proseguo del viaggio aggiornando i lettori sul progetto riguardante la raccolta rifiuti. 

“La nostra speranza per il futuro è che questo diventi un progetto pilota - chiude il giovane hockeista -. L’idea è quella di applicare quanto fatto in Nepal anche alle nostre montagne. Si pensava, ad esempio, di creare in collaborazione con il CAI una piattaforma online interattiva con la mappa di tutti i sentieri nella quale indicare in rosso quelli da ripulire e in verde quelli già ripuliti. In questo modo un’escursionista potrà scegliere di fare una camminata su uno percorso ancora sporco anziché optare per uno appena risanato”. 

 

Per saperne di più è possibile visitare la pagina Fecebook "Progetto Everest" o la pagina Instagram dedicata

Nella foto di copertina Daniele Facchinetti è al centro