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Quattro sfide al cardiopalma nel sabato di Coppa Italia. Passano Real, Monleale, Padova e Ferrara (col “giallo”)

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Monleale e Padova vedono “i sorci verdi” nelle gare con Newts ed Edera ma tengono alto "l’onore" delle squadre di Serie A.

Nulla di scontato e tre gare su quattro in “odor di supplementare” fino al 50mo. Questa la fotografia del sabato di Coppa Italia che annota il passaggio del turno delle squadre in favore di pronostico ma che ha davvero regalato emozioni fino all’ultimo secondo. Prevista per domani (ore 14.45) l’estrazione del prossimo turno.

GLI INCONTRI –Partiamo dalla cronaca dell’unica gara che è finita con un divario maggiore di una rete di scarto e cioè quella fra Edera (serie B) e Ghosts Padova (serie A), giocata al Pala Foschiatti di Trieste. Il salto di categoria fra le due formazioni lasciava presagire una mezza “passeggiata” per gli uomini di Marobin e invece i fantasmi patavini si sono trovati nel bel mezzo di una serata “complicata” in cui sono riusciti ad allungare (salvo poi far rientrare l’Edera fino al -2) sono a cavallo del 30° dopo aver “veleggiato” sullo 0-0 per il primo quarto di gara abbondante. Alla rete del vantaggio esterno ad opera di Rossetto risponde il solito Sotlar con uno dei (tanti) marchi di fabbrica del furetto sloveno: il goal in inferiorità numerica. Proprio sulla sirena dell’intervallo è Francon (in powerplay) a portare nuovamente avanti gli ospiti.  Nella ripresa parte forte il Padova che allunga fino al 5-1 con Pace, Carron e Francon; i Ghosts rallentano e Trieste ne approfitta per accorciare prima con Degano e poi ancora con Sotlar proprio allo scadere di una penalità assegnata a Valente. Nel finale molto nervosismo da entrambe le parti e molto da fare per i direttori di gara; Francon firma il nuovo allungo ma l’Edera si fa nuovamente sotto con Sorrenti in doppia superiorità prima che Rossetto, dopo averle aperte, “chiuda le danze” delle segnature per il definitivo 4-7 (a porta vuota). Padova avanza e Trieste esce a testa alta; questo il commento del “match winner” Matteo Francon:  <<È stata una partita molto “dibattuta”, in quanto sembrava di essere più in un’aula di tribunale che in un campo da hockey. Anche la fisicità non è venuta a mancare, ma nonostante ciò, abbiamo comunque portato a casa il risultato che in gara secca è l’unica cosa che conta. Abbiamo sfruttato le nostre occasioni e siamo felici di aver superato questo turno di Coppa >>.

Altra gara che sarebbe dovuta essere a senso unico è quella andata in scena ad Asiago dove i Newts, con il roster infarcito di “vecchie glorie”, hanno a dir poco spaventato il Monleale che ha trovato il primo vantaggio nel match con soli 6 minuti sul cronometro. Proprio questa la “porta girevole” del match: minuto 43.25, squadre sul 4-4 e Newts che si presentano in 3 vs 1 contro Peruzzi, miracoloso nel dire di no a Sartori, disco allontanato e preda di Zagni che dalla media distanza buca l’incolpevole Mosele sul palo lungo firmando, in un sol colpo, sorpasso e la quinta rete personale sulle cinque segnate fino a quel momento dal Monleale. I Newts, sempre avanti (2-0 e anche 3-1) si vedono scivolare via dalle mani un incontro fino a quel momento “dominato” (visto il doppio salto di categoria fra le due formazioni) e si innervosiscono finendo per regalare una superiorità numerica che viene capitalizzata da Pagani. Luca Rigoni suona la carica addirittura con l’uomo in meno (fuori Nicola Tessari) riportando a -1 le salamandre che tentano anche la carta dell’uomo in più senza però mai arrivare davvero all’occasione netta del pareggio. La sirena finale scaccia le streghe per gli ospiti che passano il turno dopo aver vissuto buoni 45 minuti con “un piede nella fossa”. Un plauso ai Newts che per l’ennesima volta hanno dimostrato, pur avendo perso nel corso della gara (infortunio) sia capitan Francesco Rigoni (autore di una doppietta nel primo quarto d’ora) e Pertile,  di essere di tutt’altra categoria rispetto alla serie C dove militano da alcuni anni.

In quel di Torino altra sfida completamente diversa rispetto ai pronostici della vigilia con il Real molto più in affanno tra le mura amiche rispetto a quello visto la settimana scorsa in casa del Piacenza. Merito sicuramente anche di un Piacenza che, memore della “manita” presa in campionato, si arrocca tutta la gara attorno ad un superlativo Aprile e rimane sempre in partita. Primo tempo che rimane sullo 0-0 praticamente fino all’ultima azione in cui è Ottino che con un tiro senza tante pretese dalla distanza, trova il “traffico” giusto davanti la porta del Piacenza e sblocca una gara che sembrava stregata per gli uomini di Zurek. Nella ripresa ancora tantissimo equilibrio con il Piacenza che riesce ad impattare al 40mo con Fusco, lesto ad arrivare per primo sul tiro dalla distanza di Simone Sironi. Il pareggio però non destabilizza i padroni di casa che trovano il nuovo e definitivo vantaggio in meno di due minuti con Meirone che fa secco Aprile grazie anche al velo di Zorloni, appostato nei pressi dell’area della Lepis. A fine gara questo il commento di Massimo Traversa, vice presidente del Real: <<Il Piacenza ha interpretato benissimo la partita giocando in difesa e cercando di sfruttare le occasioni che ha avuto in contropiede. Per il Real è stato difficile impostare il proprio gioco in spazi molto ristretti e hanno concorso a complicare le cose sia alcuni pali che una serata eccezionale del goalie avversario Aprile. Alla fine, nonostante si sia finalizzato poco rispetto al gioco prodotto, abbiamo fatto nostro il match che in un incontro a eliminazione diretta è evidentemente la cosa più importante. Ora ci concentriamo sulla sfida di campionato contro Ferrara per capire se abbiamo davvero svoltato a livello emotivo e di approccio alle gare >>.

Ultima sfida, la più accesa e difficile da pronosticare anche alla vigilia, quella fra Ferrara e Cittadella. Estensi “obbligati” a vincere per invertire il trend delle prime 2 di campionato in cui hanno raccolto solo 1 punto mentre i granata sono chiamati a confermare l’ottimo esordio in campionato che li vede in testa alla classifica a punteggio pieno. Ne esce un match davvero piacevole e mai scontato, con Ferrara che si porta regolarmente in vantaggio ma poi viene recuperata dagli uomini di Perobon che beneficiano anche dell’ottima serata di Belloni a guardia della propria porta. I Warriors scappano sul 2-0 con Cocchi e Ballarin ma sul finire di frazione è Campos a dimezzare il divario; al rientro dagli spogliatoi è Tombolan, top scorer stagionale dei suoi, ad impattare sul 2-2. Ferrara allunga di nuovo con O’Shaughnessy e Pasti ma Vaglieri riporta gli ospiti sul -1 con Weger in panca puniti. La gara s’innervosisce parecchio e il primo a farne le spese è proprio l’americano Weger che, spedito nuovamente in panca per una “scaramuccia” con Campos, si fa rifilare 10 minuti di cattiva condotta da Marri per aver insistito nelle proteste. Una magia di O’Shaughnessy porta gli estensi sul 5-3 ma, come già accaduto nella gara contro Asiago, il n.82 del Ferrara è “croce e delizia” e si fa spedire in panca puniti con un 2+2 che produce, per ora, il 4-5 a firma di Tonin ma che potrebbe avere qualche strascico più pesante in sede di Giustizia Sportiva visto che non ha scontato i 10 minuti di cattiva condotta (automatica alla terza penalità minore). Cittadella non si accorge dell’errore combinato di refertisti e arbitri, O’Shaughnessy ritorna in campo e contribuisce (di concerto a Gadioli) al mantenere inviolata la porta dei padroni di casa fino al cinquantesimo (sfiorando anche il goal a porta vuota). Ferrara fa così sua la partita e si accaparra il passaggio del turno ma non è detto che sia finita qui, vista appunto la evidente violazione regolamentare. Sull’incontro “giocato” abbiamo raccolto il parere di Marco Belloni, portiere del Cittadella: <<Sapevamo che non sarebbe stata una partita facile, sia per il fattore campo, sia per il calibro degli avversari. Abbiamo dato il massimo in pista ma purtroppo non è bastato. Siamo un gruppo giovane con ampi margini di crescita, un gran gruppo, come non si vedeva da qualche anno. Una partita persa di un gol, in un campo "unico nel suo genere", contro una squadra molto forte lascia un po' di amaro in bocca, ma al tempo stesso ci dice che siamo sulla strada giusta. Sono sicuro che si rifaremo!>> a cui fa eco quella di Zabbari, assistente capitano del Ferrara: <<La gara è stata combattutissima ed entrambi i portieri sono stati davvero impressionanti. Noi, nonostante le pesanti assenze, siamo riusciti a fare una ottima gara e a far nostro il risultato. Di sicuro dobbiamo lavorare molto sia per evitare i cali di tensione che per mettere a posto la componente disciplinare che finora è stata una nostra pecca in tutte le gare disputate>>.

Domani, alle 14.45 in diretta sulla pagina Facebook della Fisr, verranno estratti gli accoppiamenti che prevedono l’inserimento nell’urna delle quattro semifinaliste della scorsa edizione. Entrano in scena i "pezzi da novanta", the show must go on!

 

Coppa Italia – I risultati del IV° turno (sabato 16 novembre): 

Ferrara Hockey – Cittadella HP: 5-4 (2-1)

Edera Trieste - Ghosts Padova: 4-7 (1-2)

Asiago Newts – Monleale Sportleale : 5-6 (3-2)

Real Torino - Lepis Piacenza: 2-1 (1-0)

 

SERIE C –Incamerano i primi 3 punti di campionato i Canguri Brebbia che, opposti ai Falcons, fanno valere il fattore campoe affiancano così Draghi Torino e Old Style Torre Pellice in testa alla classifica. I Canguri schizzano fino al +5 prima di subire la reazione dei Falcons che vanno a segno con Bellinaso e Monzardo. De Lorenzo allunga ancora per i padroni di casa prima della rete del definitivo 6-3 di Pagani. Sabato prossimo, per il Brebbia, trasferta in quel di Savona per affrontare i padrini di casa dei Killer Whales. 

Serie C – Risultati di domenica 17 novembre: 

Completamento 1° giornata girone A:

Canguri Brebbia  - Falcons: 6-3 (4-0)

Classifica Serie C - Girone A: Draghi Torino, Old Style e Brebbia punti 3; Falcons, Savona, Wind of Usa e Monsters* punti 0.

*una in meno

 

 

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Credit foto Vanessa Zenobini e Benedetta Biscaro