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È scomparso Luciano Cavallini pluricampione mondiale ed icona azzurra del pattinaggio Corsa

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È scomparso a 87 anni Luciano Cavallini uno dei più forti atleti della storia del pattinaggio corsa, icona azzurra di fama mondiale negli anni '50/'60. Nato a Trieste il 9 gennaio 1932 Cavallini si è laureato campione del mondo di corsa su pista su varie distanze per 6 volte, realizzando ben 57 primati mondiali. Ha vinto anche 6 europei e 34 titoli italiani dal 1950 al ’63 nei 500, 1000, 5000, 10.000 e 20.000 metri, nonché il titolo a coppie con Venanzi nel 1958 sulle distanze dai 10 ai 50mila. Azzurro e capitano della nazionale per 12 anni consecutivi ha alle spalle un ricchissimo palmares che comprende anche nel ’54 il campionato europeo e mondiale su pista a Bari su 1000 mt e 5mila mt. Primatista mondiale su pista a L'Aquila nel ’55 si laurea anche campione europeo e mondiale a Barcellona con il titolo sui 1000 e 10.000. Nel ’56 è ancora primatista mondiale su 10 e 15mila. Infine si laurea campione mondiale sui 1000 nel ’61 a Voltregà e nel ’62 al mondiale su pista di Venezia Lido conquista il titolo nei 1000.
I suoi fantastici record hanno resistito per decenni e gli sono valsi numerosi riconoscimenti sportivi. Cavallini fu infatti insignito nel 1963 della medaglia al Valore atletico, ottenendo poi nel 2008, la Medaglia d'oro al Merito sportivo.
Abbandonata l'attività agonistica non ha perso la passione per il pattinaggio fondando la Pattinatori Cavallini Trieste, dove dal 1978 in veste di istruttore ha vinto altri 9 titoli Europei 3 giovanili con Lisjak Manuel e Pussini Elisabetta e 6 assoluti con il figlio Furio Cavallini, pluricampione italiano ed europeo, 60 volte azzurro.
La FISR esprime il proprio cordoglio e le più sentite condoglianze alla famiglia.
Ciao Luciano!
 
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