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Aracu su Rai: TV patrimonio di tutto lo sport non di poche discipline elette

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pubblichiamo di seguito il comunicato-dichiarazione del Presidente Aracu


 Rai: TV patrimonio di tutto lo sport non di poche discipline elette, confidiamo nel nuovo governo


Al Consiglio nazionale Coni rilanciato l’allarme raccolto da molti Presidenti federali: vigileremo sul servizio televisivo pubblico perché svolga il suo ruolo con una programmazione sportiva multidisciplinare e meno sbilanciata altrimenti lo sport muore!



“Insieme a tanti altri Presidenti federali non possiamo fare a meno di urlare a gran voce che i nostri (tanti) successi internazionali non sono minori rispetto a quelli (inesistenti) del calcio e che lo Sport in TV deve essere un’Olimpiade aperta a tutte le discipline. “
Così Sabatino Aracu, membro Giunta Coni e Presidente italiano ed internazionale della Federazione Sport Rotellistici, ha rilanciato ieri al Consiglio nazionale del Coni il grido di preoccupazione, tornando a chiedere che la RAI svolga il suo ruolo con una programmazione sportiva multidisciplinare e meno sbilanciata e piegata ad interessi commerciali che confliggono con la sua missione di servizio televisivo pubblico che trova il suo fondamento nei principi costituzionali.
“Altrimenti –ha proseguito Aracu nel suo intervento davanti al Presidente Malagò – lo sport muore. Come possiamo credere di coltivare nuovi campioni, tecnici e società quando, già da anni, preziosissime medaglie e straordinari successi azzurri sono oscurati dai palinsesti sportivi Rai, restando di fatto sconosciuti al grande pubblico e mortificando le discipline cosiddette (solo di nome) minori che rappresentano la stragrande maggioranza del panorama sportivo nazionale?”
“La Rai è un patrimonio di tutto lo sport e non solo di poche discipline elette, pertanto confidiamo vivamente che, con il nuovo governo che sta per nascere, l’azienda televisiva di Stato possa finalmente garantire al cittadino la completezza di quel servizio informativo pubblico che gli spetta per legge e per diritto acquisito attraverso il pagamento del canone. Continueremo a esortare, vigilare ed esercitare ogni tipo di sollecitazione, è una lotta di sopravvivenza dello sport!”


Roma, 10 aprile 2018