instagramyoutubetelegramlinkedin

Al via oggi il programma di allenamenti (a distanza) per tutti gli atleti di interesse nazionale. Spedite 280 “cartoline di precetto”. #DistantiMaInForma

images/WhatsApp_Image_2020-05-18_at_11.12.29.jpeg

Riparte l'Italia e il Settore Squadre Nazionali dell’Hockey Inline raccoglie la “spinta” del CT Luca Rigoni avviando un importante ed articolato programma di preparazione atletica che coinvolgerà in maniera trasversale ben 280 atleti, fra maschi e femmine, dalla Under 16 alla Senior.

Oggi è un giorno di speranza per l'Italia, pronta a ripartire e a continuare la lenta corsa per la riconquista della normalità. Su tale scia il movimento dell’Hockey Inline italiano non è rimasto di certo a guardare e con un'idea del tutto innovativa direttamente dalla mente del CT della Nazionale, Luca Rigoni, fa partire proprio in questo lunedì di riaperture un nuovo progetto, inclusivo e rivolto ad un importante numero di atleti di interesse nazionale (suddivisi in sei distinte categorie).

Si tratta di un programma di allenamento a distanza di 6 settimane, rivolto praticamente ad hockeysti di ogni regione ed età, con sedute individuali dalla durata di circa un'ora e mezza. Lo staff del Blue Team mette a disposizione le sue competenze attraverso la piattaforma digitale Zoom, in modo tale da poterne fruire con estrema facilità a casa propria. “Distanti ma uniti”, lo si è sentito molto in questa quarantena, ebbene, un progetto simile sembra ispirarsi proprio a tale motto, facendolo evolvere in un più consono #DistantiMaInForma visto che non sono del tutto scemate le speranze di poter gareggiare in qualche competizione internazionale (Mondiali e/o Europei).

Siamo andati dunque a sentire il tecnico degli azzurri, Luca Rigoni, che così ci racconta la mission della sua proposta: << Mi è venuta l'idea di fare una preparazione atletica e di allargarla a tutte le altre categorie. Mi sembrava giusto far vedere che ci siamo in un momento di estrema difficoltà come questo. Bisognava dare uno stimolo ai ragazzi e questo è un modo per stare insieme, non scordiamoci in fondo che il nostro è uno sport di squadra e che quando non entri nello spogliatoio da un po' la mancanza del gruppo si sente. Ho coinvolto alcuni preparatori atletici professionisti e abbiamo lavorato quindi per produrre un lavoro che abbia "un senso" dal primo all'ultimo giorno. Sono sei settimane di programma con 4, 5 o 6 sedute di allenamento settimanale (a seconda dell’intensità del programma e dell’età degli atleti/atlete a cui è proposto, ndr) di un'ora, massimo un'ora e mezza al giorno. Diciamo che è impegnativo ma non ruba troppo tempo, così i ragazzi possono dedicarsi anche ad altre cose della vita: lavoro, studio, affetti e passatempi vari. Gli esercizi proposti sono praticamente tutti a corpo libero: sono infatti pochissimi quelli che possono permettersi una palestra in casa e non volevamo “tagliar fuori” nessuno. Gli atleti avranno un controllo a cadenza settimanale per valutare i miglioramenti e per ricevere consigli da parte nostra. Ci troveremo in chat per allenarci insieme seppur a distanza, magari divertendoci con qualche battuta. Il nostro programma prevede il riscaldamento, lo stretching, la mobilità articolare ed esercizi più specifici per finire ogni allenamento con corsa e allunghi. È completo quindi ed è strutturato proprio per rimettere tutti in forma o migliorarne la condizione attuale in quanto sono convinto che nessun atleta si sia fermato durante il lock-down. Nel nostro movimento in pochi, soprattutto fra i più giovani, hanno idea di cosa sia una preparazione atletica, quindi questo è un regalo che può essere utile per il futuro >>. A proposito del futuro, si è espresso anche su che risvolti possa avere un'idea simile per il movimento: << Oltre a sottolineare l'importanza della preparazione atletica, con questi allenamenti creiamo uno spirito collaborativo su scala nazionale, essendo rivolto a tutti. Sono fiducioso, ho riscontrato molta disponibilità nei colleghi (sono direttamente coinvolte una quindicina di persone di Staff fra allenatori e preparatori altetici, ndr) . Spero quindi ora aderiscano anche i ragazzi. Oggi è infatti differente rispetto a prima. I più giovani hanno bisogno di maggiori stimoli per divertirsi e noi, invece di criticarli, dovremmo andar loro incontro, facendo del nostro meglio per comprenderli e per adattarci alle loro richieste confrontandoci continuamente; per fare ciò la collaborazione e l'innovazione sono la chiave di tutto >>. Ha infine concluso con un appello: << Può essere che si sbagli qualcosa, in corsa verranno magari rivisti alcuni aspetti, ma solamente chi non fa non sbaglia. Sperimentiamo e cerchiamo di rendere partecipi tutti. Spero che le società capiscano a fondo il progetto per aderirvi. Noi lo facciamo per loro >>.

Abbiamo raccolto ovviamente anche il pensiero di Gianluca Tomasello, Responsabile del Settore Squadre Nazionali: << Dopo la “mazzata” dell'annullamento dei campionati abbiamo detto: diamo un segno di positività, di vicinanza agli atleti. Ad esempio per i più giovani (le categorie 2004-2005 e 2006-2007) gireremo a tutte le società il programma ideato per gli atleti di interesse nazionale proprio per rimarcare che vogliamo includere e dare la giusta importanza a tutto il movimento. Sarà quindi poi “onere ed onore” delle società farlo girare in modo capillare e coinvolgere i propri tesserati. Con queste nuove piattaforme ci collegheremo con gli atleti non per controllarli, ma per aiutarli e incoraggiarli con la speranza di tornare in pista non appena possibile. Il programma durerà fino al 30 giugno proprio in vista di qualche possibile successivo raduno o allenamento collettivo man mano che, speriamo, si allenteranno anche le restrizioni e gli obblighi imposti dal Governo. Abbiamo studiato tutto al dettaglio, interpellando anche professionisti nonchè atleti olimpici come Nicola Fontanive (ora stabilmente negli USA, al servizio di atleti di indiscussa fama). Ne è uscito un programma ad hoc per mettere i ragazzi in primo piano, sarei sinceramente deluso se i più giovani rinunciassero a tale opportunità >>. Anche Tomasello, ha voluto sottolineare l'innovazione in questo progetto: << Potrebbe essere l'inizio di un inserimento di allenamento costante al di fuori delle piste. So che è complicato, tante società hanno un organico ridotto, strutture non adeguate, non hanno tempo: gli sforzi che fanno sono già enormi. Altrettanto evidente è, però, che tutti gli atleti che si sono affacciati a palcoscenici europei e mondiali si sono resi conto che la preparazione atletica fa poi la differenza. Tutti i club potranno ora usufruirne. È gratuito e gli allenamenti sono a corpo libero, così anche chi non ha palestre o staff dedicati potrà farne uso. Vogliamo condividere con tutti le informazioni. La digitalizzazione degli allenamenti può continuare anche dopo il Covid, con Skype o Zoom, grazie anche a precisi investimenti federali. Possiamo metterci in contatto con tutti in qualsiasi momento. I ragazzi più giovani sono inclini a queste tecnologie. Possono essere strumenti davvero utili alla nostra causa! >>.

Oggi si inizia quindi. A fine giugno si trarranno le prime conclusioni vedendo quanto efficace si sarà rivelato il nuovo motto #distantimainforma! Gambe in spalla e sotto con gli allenamenti ragazzi, c’è una maglia azzurra da conquistare (e sudare…).