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Lettera aperta delle Federazioni sportive al Ministro dello Sport Spadafora e al Presidente del CONI Malagò

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FISR e Federazioni Sportive Nazionali scrivono chiedendo spiegazioni sulla mancata differenziazione tra sport agonistico e promozione sportiva e correttezza da parte degli Enti di Promozione sportiva circa la situazione venutasi a creare dopo l’ultimo DPCM del 3 dicembre

 Il Presidente della FISR Sabatino Aracu, congiuntamente ai Presidenti di Federazioni Sportive Nazionali, ha inviato alle due massime Autorità dello Sport italiano, il Ministro Spadafora ed il Presidente del Coni Malagò, una lettera aperta, esternando disappunto e preoccupazione per la paradossale situazione che vede gli Enti di Promozione Sportiva perseverare nel considerare attività di natura squisitamente promozionale o, al più, di carattere amatoriale al pari di eventi e competizioni di interesse nazionale, al fine di eludere le vigenti prescrizioni normative e continuare a fare allenamenti e gare.

In un momento di grande apprensione per lo Sport ed il Paese ci si aspetterebbe una maggiore linearità da parte degli EPS che sono associazioni che hanno per fine istituzionale la promozione e la organizzazione di attività fisico-sportive con finalità ricreative e formative, e non si comprende come tale Enti possano organizzare eventi agonistici “di preminente interesse nazionale” e consentire di allenarsi, mentre gli atleti tesserati in ambito federale partecipanti a Campionati Italiani hanno sospeso ogni attività agonistica.

Le Federazioni sportive nazionali e la FISR, nella consapevolezza che la responsabilità ed i corretti comportamenti individuali potranno consentire al Paese ed allo Sport di ripartire gradatamente e con maggiore sicurezza, continuano la propria attività, tenendo bene a mente il “preminente interesse nazionale”, e sollecitano con altrettanta fermezza un deciso intervento per mettere fine all’incresciosa situazione.