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World Skate Games, Hockey in line. Junior e Femminile escono ai quarti. Ora lotta per il 5° posto

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Non riesce il miracolo alle ragazze che vengono liquidate da una Spagna veramente fuori portata, mentre i ragazzi della junior sprecano un doppio vantaggio e vanno fuori con la Namibia. E questo ci insegna quantomeno due cose: le manifestazioni degli ultimi anni stanno premiando le nazioni che hanno perseguito una politica di crescita lungimirante e puntato a programmi di sviluppo nel lungo periodo (Francia e Spagna in testa), il livello generale è cresciuto e nessuno può permettersi più di sbagliare con nessuno. Detto questo rimane il rammarico, soprattutto per la partita dei ragazzi, in gran parte dominata, quasi vinta, alla fine persa male. Ora testa al quinto posto, perché se è vero quanto detto poco sopra, sarà dura e bisognerà ritrovare in fretta gli stimoli giusti.

Senior Women
Spagna – Italia 5 - 0
Si infrange contro una Spagna troppo forte il sogno delle azzurre di accedere in semifinale. Le sconfitte d’esordio e di fine girone (soprattutto quella piena di rimpianti contro gli USA) ci mettono subito davanti una delle due squadre più quotate del torneo. E ne usciamo con le ossa rotte. La ragazze ce la mettono tutta, ma le iberiche si dimostrano da subito di un’altra categoria e impongono il loro ritmo alla partita. Difficile rendersi pericolosi contro una squadra che pattina forte e fa della precisione nei passaggi uno dei punti di forza. Qualche azione riusciamo a portarla a casa, ma per il resto è soprattutto Spagna. E tanto per far capire chi comanda dopo due minuti di gioco le nostre avversarie passano in vantaggio con Blanca Lopez. Maturano altri cinque minuti e assistiamo impotenti al raddoppio (2 – 0). C’è ancora Spagna prima del riposo con il 3 – 0 firmato Jana Reventos Presmanes. Nella seconda frazione tentiamo una reazione d’orgoglio, ma non sfondiamo. Sfondano invece ancora loro per due volte, giocando in velocità e precisione e assestando il risultato sul definitivo 5 – 0. Brave comunque le ragazze, soprattutto nell’atteggiamento mentale e le espressioni che abbiamo letto sul loro volto al suono della sirena la dicono lunga su quanto ci tenessero. Un lato positivo: lo ripetiamo dal primo raduno, questa è una nazionale in crescita, migliorata in modo evidente che fa ben sperare per il futuro. Domani alle 16,00 ora italiana ci aspetta la perdente tra USA e Colombia per iniziare la rincorsa al 5° posto.

Junior Man
Italia – Namibia 2 – 3 OT
Sarebbe stato meglio passare in svantaggio. Invece partiamo bene e andiamo sopra di due. Un primo tempo di grande spessore e due reti di vantaggio non bastano ai nostri ragazzi per accedere alle semifinali. Eppure le premesse per il la vittoria c’erano tutte. Nonostante l’assenza di Alessandro Rossetto, messo KO da un’infezione, giochiamo bene e soprattutto andiamo a rete a metà della prima frazione con Mattia Pietrobon. A 17:25 troviamo il raddoppio con una gran giocata di Lorenzo Campulla (che classe questo ragazzo); 2 - 0.
La ripresa vede, com’era lecito aspettarsi, la Namibia premere di più, anche se gli azzurrini sembrano riuscire a contenere gli attacchi avversari. E poi quando sei a meno di due minuti dalla fine e sei in vantaggio di due gol inizi a farci la bocca. E arriva la doccia scozzese. Prendiamo una penalità e  i namibiani ne approfittano per accorciare le distanze. Il tempo passa e quando una manciata di secondi ci dividono dalla gioia, gli azzurri perdono un ingaggio e un tiro un po' fortunoso di Coetzee si insacca alle spalle del nostro estremo difensore. Disco al centro e tutto da rifare e si va al secondo overtime in due giorni, che stavolta non ci è amico. La Namibia segna e afferra con i denti una partita ormai persa. In casa Italia tantissimo rammarico per l’occasione persa, soprattutto la considerazione che  il livello delle squadre negli ultimi anni è cresciuto tantissimo e una distrazione non è più concessa con nessuno. Adesso bisogna ritrovare la motivazione, perché c’è ancora un quinto posto da conquistare! Domani alle ore 19,00 italiane ce la vediamo con la  Francia.

 

Foto: Marco Guariglia