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WSG, hockey in line: è argento! Finale mondiale alla Repubblica Ceca

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Finisce 7 - 3 per la Repubblica Ceca.

Un mondiale strepitoso quello degli azzurri, che riescono a farci gioire contro Canada, Spagna, USA e che si arresta stasera al cospetto di una Repubblica Ceca cinica e fortunata. Ancora un secondo posto che ci proietta, comunque di nuovo nell’Olimpo dell’hockey in line, nella consapevolezza che prima o poi arriverà questo primo oro. Paghiamo (e tanto) emozione e stanchezza, perché in questo mondiale non siamo andati sul velluto e abbiamo dovuto combattere su ogni disco con avversari sulla carta ben più quotati. Il sogno azzurro che sembra infrangersi ancora una volta sulla Repubblica Ceca, in realtà non fa che dimostrare che siamo lì. Se stanotte abbiamo ancora sperato e sfiorato questo sogno è stato per merito di un gruppo meraviglioso, di uno staff incredibile. Certo il rammarico di una partita che ha girato storto (ne abbiamo avute parecchie di finali su cui recriminare) c’è tutto, ma l’appuntamento con l’oro è solo rimandato. Dicendo questo penso ai giovanissimo come Alessandro Rossetto e Lorenzo Campulla, ma anche a chi, dall’altro lato all’argento si è un po' assuefatto, come (ad esempio) Daniele Facchinetti. Rammarico per una partita che è andata storta (comunque meglio questa che il quarto di finale con la Spagna), come ha giustamente sottolineato il CT Luca Rigoni: “non tanto per la sconfitta, ma per come è avvenuta, perché questi ragazzi hanno dato il massimo e meritavano molto di più”.
La partita non ha avuto storia. O meglio, fino al minuto 17:56, quando Andrea Bellini insacca il gol del 6 – 2, la differenza era sostanzialmente una: loro segnavano, noi no. Perché il risultato era ampiamente bugiardo e la Repubblica Ceca non aveva stradominato, ma mentre gli azzurri sprecavano occasioni, i nostri avversari ci punivano con precisione chirurgica. Forse lo spartiacque di questa partita si ha intorno al minuto 10:50. La Repubblica Ceca è avanti 2 – 0. Alessio Lettera inventa un passaggio incredibile che smarca davanti porta Fabrizio Pace che non sbaglia e porta il risultato sul 2 -1. In quel momento sembra ancora tutto possibile. Un momento che dura sette secondi, perché sull’ingaggio successivo (vinto), un errore nella gestione del disco mette Skoloud solo davanti alla porta. E’ 3 – 1 con doccia gelata per le speranze azzurre. Il resto lo fa la gran classe dei nostri avversari. Bravi, anzi, bravissimi gli azzurri a non mollare fino alla fine e a portare il risultato dal 6 – 1 al 7 – 3 finale, grazie ai gol di Andrea Bellini e Emanuele Ferrari.

Grazie ragazzi per averci regalato ancora una volta questo sogno, perché oggi c’è l’amaro in bocca per questa partita. Domani penseremo al mondiale strepitoso che abbiamo giocato e alla medaglia d’argento che i nostri azzurri riportano in Italia.

 

Foto: Marco Guariglia