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CHAMPIONS LEAGUE: FOLLONICA CAMPIONE

Il Consorzio Etruria Follonica e' campione d’Europa di hockey su pista. Piu' forte di tutto e di tutti ha portato per la prima volta in Italia la Champions League, guadagnandosi con una giornata d’anticipo il matematico primo posto nella final four in corso di svolgimento (oggi le ultime due inutili partite) a Torres Novas in Portogallo. Dopo il successo della prima giornata contro il Porto per 9-4, padroni di casa surclassati dall’inizio alla fine, ieri pomeriggio la vittoria in extremis contro il Reus (spagnoli in vantagio 2-1 a meta' gara e fino a 3’ dalla fine prima della doppietta di Sergio Silva) per 3-2 ha messo gli azzurri nella possibilita' di chiudere il discorso vittoria ben prima dell’ultima giornata. Bastava che il Porto battesse nella sfida di ieri sera il Noia per consegnare matematicamente al Follonica la Champions League: detto fatto, lusitani che portano a casa la vittoria per 4-1 e regalano all’Etruria il primo successo di una italiana nella massima competizione continentale. I piu' forti dall’inizio alla fine della Champions League: prima l’eliminazione del Barcellona nel turno preliminare, poi il primo posto nel girone di semifinale da imbattuti battendo il Porto a Follonica e pareggiando in Portogallo il ritorno ormai inutile. Infine la final four, con la nuova formula del girone all’italiana con tempi di 25 minuti, sulla carta un regalo a spagnoli e portoghesi ma che alla fine si e' rivelata la migliore alleata del Follonica che in due partite porta a casa il risultato pieno. Di Mirko Bertolucci e Sergio Silva le giocate piu' belle e decisive delle due sfide: il bomber viareggio fa il bello e il cattivo tempo contro il Porto tanto che il portiere Edo Bosch se lo sognera' di notte per molti anni; Silva, gia' meraviglioso contro i lusitani, si carica sulle spalle l’onere della rimonta contro il Reus segnando due splendide reti negli ultimi 5 minuti facendo esplodere di gioia i 200 tifosi giunti dall’Italia. Ma e' stata anche la vittoria di Massimo Mariotti, coach che ci ha creduto sempre e comunque; di Guillerme Silva, muro invalicabile per tutti e 100 i minuti giocati; dei gemelli Michielon che hanno garantito anche in Portogallo il loro enorme e potente contributo. Oggi si chiude con le inutili sfide fra Follonica-Noia e Reus-Porto, poi la consegna della coppa e il ritorno in Italia. Dove la festa continuera' per molto tempo