instagramyoutubetelegramlinkedin

Il Trentino-Alto Adige punta tutto sul 2021. Tanta la voglia di ripartire

images/FISR_interviste_SaraM_TRENTINO.jpg

“Quest’anno è stato surreale - sono le prime parole del delegato regionale Fisr Trentino-Alto Adige, Riccardo Franceschetti -. Poi però, una volta capita la realtà dei fatti, è subentrata la voglia di rimettersi in gioco e di ripartire”. La regione del Nord Italia ha dovuto fare i conti con la pandemia da Covid 19 soprattutto nel primo periodo, ossia tra marzo e aprile. “Una volta che le piste da sci sono state chiuse e che i turisti hanno lasciato gli impianti e le seconde case, l’emergenza è in parte rientrata - prosegue -. Ad ogni modo ci siamo rifatti alle direttive della Federazione italiana sport rotellistici e con i 6 club presenti sul territorio abbiamo ripreso le attività all’aperto solamente a maggio”. In modo particolare in Trentino-Alto Adige vi sono società di freestyle, inline alpine e pattinaggio artistico. Durante i mesi di lockdown Riccardo Franceschetti ha organizzato alcune videoconferenze con i dirigenti e non sono mancati i corsi di formazione on line per futuri allenatori. “Prima della pandemia un po’ d’attività era stata fatta - chiude il delegato regionale Fisr -, ma tutti gli eventi in programma nei mesi primaverili ed estivi sono stati sospesi. Sto parlando ad esempio del Campionato italiano di inline alpine. Al momento non abbiamo competizioni o trofei a calendario e questo per due motivi: il primo è che in Trentino-Alto Adige sta per iniziare la stagione invernale e con il freddo non è fattibile organizzare gare all’aperto e il secondo è perchè non sappiamo quale sarà l’evolversi del virus nei prossimi mesi. Restiamo comunque fiduciosi e positivi sul fatto che questa brutta situazione si risolva quanto prima”.