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Presentato a Bologna Skateboarding in Blue (SKIB), progetto per l’inclusione dei giovani autistici attraverso lo skateboard

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Il progetto, presentato il 9 marzo a Bologna in occasione del Kick off meeting, vede l’Unità Operativa Disturbi dello Spettro Autistico dell’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna in prima linea, insieme ai partner FISR, Bologna Skateschool e Rollerskate Carnaxide, con il sostegno dell’Unione europea.

Lo sport è riconosciuto dal mondo medico-scientifico come un efficace strumento riabilitativo e terapeutico per tutte le persone con disabilità psico-affettive e relazionali, e per i bambini con disturbo dello spettro autistico (ASD) esistono degli sport individuali per i quali la partecipazione alle attività avviene all’interno di un gruppo, favorendo così la partecipazione di bambini e ragazzi con Autismo senza che vengano penalizzati.

All’interno di questo contesto si è sviluppato il progetto Skateboarding in Blue (SKIB), che ha come obiettivo l’inclusione di ragazze e ragazzi affetti da Disturbo dello Spettro Autistico attraverso lo skateboarding.

La presentazione del progetto SKIB, realizzato con il contributo dell’Unione europea, si è tenuta sabato scorso, in occasione del Kick off meeting a Bologna, che rappresenta l’evento formale di avvio del progetto e della cooperazione internazionale tra i paesi partner, presso la Casa di quartiere Katia Bertasi alla presenza delle autorità del Comune e del Quartiere, e con i partner di progetto. A seguire, l’Area Skateboard ha ospitato una lezione dimostrativa di Skateboarding in Blue con i ragazzi coinvolti.

SKIB si propone di aiutare le persone con ASD a migliorare le loro skill motorie e sociali attraverso lo skateboard; creare le premesse affinché gli stessi possano fare attività con i coetanei; favorire il benessere psico-fisico attraverso l’attività motoria; creare percorsi di inclusione per ragazze e ragazzi autistici e per le loro famiglie nelle comunità di skater. Tutto questo con l’obiettivo finale di migliorare le opportunità e possibilità delle persone autistiche di costruire un progetto di vita indipendente: una condizione essenziale per partecipare pienamente alla società e sviluppare e utilizzare il proprio potenziale attraverso lo sport, come messo in luce dai Diritti delle persone con disabilità dell'Unione Europea.

Allo stesso tempo, il progetto mira a potenziare le capacità e le competenze delle associazioni di skateboard per includere i ragazzi autistici attraverso corsi ed eventi, formare istruttori di skateboard all’insegnamento alla disabilità, attraverso una metodologia basata sull'osservazione e sullo sviluppo di pratiche sperimentate sul campo, mettere in luce i valori positivi alla base della cultura dello skateboarding e sensibilizzare le comunità di skater sui temi della salute mentale e dell'autismo, responsabilizzare i giovani skater locali.

Il nucleo centrale di SKIB nasce dalla Federazione Italiana Sport Rotellistici, coordinatrice del progetto, dalla Bologna Skateschool e dall’Associação Desportiva Rollerskate Carnaxide, due associazioni sportive molto attive nel promuovere l’inclusione e l’aggregazione attraverso lo skateboard e la sua cultura, favorendo pratiche comunitarie e sviluppo sociale.

Partner scientifico del progetto è l’Unità Operativa Disturbi dello Spettro Autistico dell’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche dell’Azienda USL di Bologna, che porta a Skateboarding in Blue un importante contributo in termini di conoscenze e pratiche psico-pedagogiche sull’autismo per monitorare entrambi i progetti pilota, valutarne i risultati e fornire importanti input per la progettazione di kit di strumenti per l'insegnamento e per l'inclusione dei bambini autistici nelle scuole di skateboard.

Infine il Quartiere Navile del Comune di Bologna che mette a disposizione i propri spazi e canali di comunicazione affinché il progetto si svolga e sia adeguatamente diffuso alla comunità locale bolognese.

Alla fine di questo progetto verrà realizzato un documentario breve basato sulle due esperienze di Bologna e Lisbona, realizzato con il coinvolgimento attivo dei giovani skater locali.

LL