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Serie A. Ad Asiago gara 2 di finale. La serie torna in parità

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Asiago Vipers – Milano House@Quanta 6 - 4
C’è il pubblico delle grandi sfide in via Cinque. C’è rumore e vociare, urlare e soffrire. Ci sono mani che battono sul plexiglass in un atto scaramantico e liberatorio. C’è l’atmosfera dell’occasione che non può essere lasciata ad aspettare, da ora o mai più. Perché mandare Milano sul 2 – 0 nella serie e giocarsi la partita della vita al Quanta Village sarebbe stata dura. C’era soprattutto bisogno di morale e coraggio, nella squadra per capire che si, si può fare anche dopo tanti anni fuori dal palco che conta, morale e coraggio nel pubblico, forse il più caldo d’Italia, che aspettava da tempo di tornare a spellarsi le mani tra le grandi. E alla fine la vittoria è arrivata, contornata da un’irresistibile esplosione di clamore e gioia. Non che gli ospiti non abbiano venduto cara la pelle, anzi. Da squadra di grandissima esperienza e spessore non ha mai mollato, fino alla fine, fino agli ultimi secondi. Però gara 2 è stata vinta con merito dalla squadra che è entrata in campo con la cattiveria e la determinazione giusta. Una partita bellissima sul fronte delle emozioni, forse un po' meno del gioco (merito di due formazioni capaci di rompere la costruzione delle azioni avversarie), con passaggi e tiri sempre sporcati da entrambi i lati e reti quasi mai cristalline. Ed in questa foresta di stecche sempre pronte a ribattere e deviare, alla fine sono i Vipers ad essere più cinici e a capitalizzare meglio le occasioni arrivate. Ritmo da subito molto alto, con i padroni di casa che fanno la partita e spingono forte. Loro hanno meno da perdere, essere qui a giocarsi lo Scudetto e spolverare la Coppa Italia in bacheca è già un trionfo, mentre Milano ha tutta la pressione di chi parte da favorita. Capitalizzare le occasioni, dicevamo, come a metà del primo tempo, quando un tiro senza tantissime pretese di Matteo Rossetto scivola beffardo sotto i gambali di Mai e incrocia a pochi centimetri dalla linea di porta il fratello Alessandro Rossetto, che lesto insacca il gol del vantaggio asiaghese (1 – 0). Appena sei minuti dopo Milano, in powerplay, smarca perfettamente Bellini sulla destra che trafigge l’estremo difensore di casa dove non può arrivare (1 – 1). La prima frazione sta per terminare, quando è Asiago a trovarsi in superiorità numerica. Lorenzo Campulla lascia partire un tiro dalla lunga distanza; davanti la porta di mai è appostato Tessari, che tocca il disco quel tanto per mettere fuori gioco l’estremo difensore meneghino e riportare in vantaggio Asiago (2 – 1).
Nella ripresa gli ospiti provano a ripartire forte come in gara 1 ed arrivano nuovamente al pareggio grazie alla rete di Bernad che risolve una mischia davanti porta e insacca il gol del 2 – 2. Ma i ragazzi di Asiago non vogliono proprio perderla questa partita e sorretti dal tifo assordante che scardina (involontariamente) le protezioni sulla curva, assesta un uno – due che atterra (almeno sembra) Milano. Un uno due servito proprio dai giovanissimi terribili che stanno regalando tantie soddisfazioni a coach Rigoni. Prima è Vellar a chiudere in rete un’azione velocissima e ben orchestrata (3 – 2), poi è il turno di Lorenzo Campulla tirare fuori il coniglio dal cilindro, partendo dalla propria metà campo e andando a concludere alle spalle di Mai con una stupenda azione solitaria il gol del 4 – 2. Milano prova a reagire ma non punge. Bernad e Berthod, si fanno qualche gentilezza dietro porta e prendono due minuti per uno mentre la partita scivola verso la fine. Quando mancano due minuti Milano toglie il portiere e viene di nuovo purgato dalla rete di Dal Sasso che porta a spasso tutta la squadra avversaria prima di depositare il gol del 5 – 2. Partita finita? Ma neanche per sogno. I padroni di casa calano di tensione sul finale, ma Milano non è squadra da accettare passivamente la sconfitta. In un minuto di furia cieca, prima Ferrari spinge in rete un disco da distanza ravvicinata (5 – 3), poi lo stesso Ferrari scherma un tiro dalla lunga di Bellini ingannando Stevan che non trattiene con la pinza il disco che carambola alle sue spalle (5 – 4). Un brivido finale per Asiago, che adesso ha paura. Ci pensa ancora Dal Sasso a nove secondi dalla sirena a far esplodere via Cinque con la rete a porta vuota del 6 – 4 finale, che consegna gara 2 ad Asiago e porta la serie in parità. Mercoledì a Milano sarà di nuovo battaglia, ne possiamo essere certi, perché adesso Asiago ci crede e Milano, col fattore campo dalla sua, proverà a ripetere la prestazione solida di gara 1.
Alessandro Rossetto (Asiago): “Abbiamo reagito bene alla sconfitta di gara 1, disputando un’ottima partita. Una vittoria fondamentale per affrontare la prossima sfida a Milano con maggior consapevolezza.”
Milano House@Quanta: “Partita combattuta in cui abbiamo fatto un paio di errori che ci sono costati, grande prestazione di Mattia, e,forse qualche svista che ci ha penalizzato. Ma con i se e con i ma non si vincono le partite, quindi, testa e gambe a gara 3.”

 

Mercoledì 10 aprile:

   finali scudetto   gara 3
 ore 20,30 Milano House@Quanta Asiago Vipers la diretta

 

foto: Vanessa Zenobini