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Tommaso Colamaria: "Non siamo quelli di Cerdanyola, a Paredes dimostreremo il nostro valore”

Tommaso Colamaria, responsabile delle squadre nazionali, dopo il quarto posto nella Goldencat: “Nessun dubbio sull’attaccamento alla maglia e sull’impegno di tutti, squadra e staff sono di qualità”.

Tommaso Colamaria, Responsabile delle squadre nazionali dell’Hockey Pista, ha fatto il punto al termine della competizione che si è svolta nei giorni scorsi a Cerdanyola del Valles con vista sull’Europeo in programma dall’1 al 6 settembre in Portogallo. L’ultimo posto degli azzurri in terra catalana, arrivato dopo quattro sconfitte in altrettante gare (due contro la Catalogna, una contro Francia e Portogallo), è stato analizzato dal dirigente ed ex campione del mondo con la Nazionale azzurra nel 1986. “Posso confermare che non vi è alcun dubbio sull’attaccamento e sull’impegno messo in pista dai ragazzi e dallo staff tecnico. E’ chiaro che queste prestazioni ci abbiano creato alcune preoccupazioni, però siamo consapevoli che non siamo questi e non possiamo permetterci di esserlo all’Europeo”.

A far rumore sono stati proprio i passivi delle prime due sfide contro Francia (9-0) e Portogallo (8-0).
“L’Italia hockeystica non ricorda scarti di questo genere, è inutile fare giri di parole. Sbaglieremmo e saremmo poco obiettivi se parlassimo di preparazione, se cercassimo alibi oppure se andassimo ad analizzare le situazioni tecniche dove si poteva rientrare in partita e cambiare il risultato. Con i se e con i ma non si vincono titoli e non si scrivono pagine di storia”.

Quindi che spiegazioni vi siete dati per questi risultati?
“Non c’è una spiegazione chiara, sono cose che possono capitare nello sport e nella vita. Ho imparato una cosa dalla mia esperienza: quando ci si agita perché bisogna cercare una soluzione a tutti i costi, non essendoci un problema vero, si rischia di fare peggio”.

L’Italia è ancora candidata per la vittoria dell’Europeo?
“Conosciamo il nostro valore, non abbiamo alcun timore di giocare questa competizione. Siamo tra le prime quattro e questa prestazione non altera il nostro valore e le nostre convinzioni”. 

La paura è che questa prestazione in Goldencat possa condizionare l’Europeo.
“Forse questo è l’aspetto su cui dobbiamo porre più attenzione. Sbagliare un Europeo in questo momento sarebbe negativo per tutto il movimento e sarebbe una responsabilità totalmente nostra”.

Usa il “noi”…
“Certo. Le responsabilità maggiori sono le mie e non mi nascondo. Ma sappiamo bene che siamo una squadra forte, di certo non manca la personalità e l’abitudine a sopportare certe pressioni per i nostri giocatori e lo staff tecnico. Sono convinto che dimostreremo il nostro valore. Mi permetto di aggiungere una cosa sugli atleti.
Sono proprio loro quelli più provati dalla situazione, sono i primi che stanno subendo di più l’andamento inspiegabile di questo torneo. Sono certo della loro reazione: loro sono i primi che hanno una gran voglia di dimostrare il proprio valore”.


Ha ribadito più volte la fiducia a staff e squadra.
“Lo ribadisco ancora se necessario. Così come può far clamore una prestazione di questo tipo, va ricordato il fatto che questo non è il nostro livello. Sono sicuro che emergeranno le reali qualità degli atleti e dello staff tecnico al prossimo campionato Europeo”.