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Il giocatore di Hockey più longevo d’Italia si ritira ma resta vicino allo Scandiano.

Roberto Crudeli, un mostro sacro del Hockey su Pista italiano si è ritirato, chiudendo cosi una grandiosa carriera, dopo 38 anni di vittorie in tutta Europa. Crudeli, infatti, che era in forze al Hockey Roller Scandiano ha appeso i pattini al chiodo dopo la partita del 13/03 contro l’Amatori Wasken Lodi. Amatori Wasken Lodi dove Roberto Crudeli, allenatore/giocatore del Hockey Roller Scandiano, ha giocato e al quale è rimasto molto legato. Proprio in quell'occasione Crudeli ha deciso di disputare, in una serata bellissima, che rimarrà negli annali del Hockey su pista, la sua ultima partita da giocatore (ora si dedicherà esclusivamente all'attività di allenatore).

In una dichiarazione pre-partita ha dichiarato: “dovremo essere al 100 per cento e pensare solo alla partita, non al contesto particolare. Io voglio giocare una partita vera, di quelle che piacciono a me. L’ultima di tante”.

E tutto è stato come lui aveva desiderato. La squadra era unita e gli spalti pieni di entusiasmo, ma il momento più toccante è stato il finale di partita, quando, Roberto Crudeli ha dedicato due parole improvvisate al suo addio al Hockey su Pista giocato, lasciandosi guidare dall’emozione del momento.

Il 13/03 sera, quindi, dopo la sua ultima partita con il Hockey Roller Scandiano, a cui è tanto affezionato, ha appeso i pattini al chiodo per dedicarsi anima e corpo alla crescita della squadra, allenandola come ha imparato a fare, perché ha ancora molto da dare.

Il risveglio, invece, dopo la serata di festa per la sua ultima partita da giocatore è stato molto dolce: "Quella di martedì – ha dichiarato Crudeli – è stata una magnifica serata. Vedere e ricevere tutte quelle manifestazioni di stima, di affetto e riconoscimento di una carriera è stato bellissimo, mi hanno fatto sentire molto bene. Per me è stato qualcosa di importante, sono le cose per le quali credo che un atleta debba vivere: il riconoscimento prima di tutto verso la persona, verso un lavoro e una dedizione che si è sempre portato avanti".

L’incredibile carriera di Crudeli
Il film della sua vita sportiva nasce nella squadra della sua città, dove entra in Serie A1 ancora minorenne, il B&B Service Hockey Forte. Qui le sue abilità tecniche e fisiche si fanno notare e dopo soli 4 anni viene convocato in Nazionale. L’anno dopo lascia il B&B Service Hockey Forte ed entra, con entusiasmo, nel H.C. Amatori Vercelli dove la sua carriera spicca il volo. Da lì vince 6 scudetti, 3 Coppe Italia, 2 Supercoppe Nazionali (una in Italia e una in Portogallo), 3 coppe CERS Europee, un Campionato Europeo e, soprattutto, due volte il Campionato Mondiale, prima nel ’86 e successivamente nel ’88, rendendo onore alla patria sportiva.
Nel suo primo periodo iberico tra Portogallo e Spagna partecipa anche alle Olimpiadi di Barcellona del ’92 dove vince la medaglia di Bronzo con la maglia portoghese. Nel ’93 partecipa ancora al Campionato del Mondo, questa volta con l’Italia con cui arriva in finale dove viene sconfitta dal Portogallo perdendo la possibilità di fare il Tris. Successivamente torna a vestire la maglia de H.C. Amatori Vercelli e subito dopo inizia il suo secondo periodo iberico durante il quale gioca prima nel Barcelos (Portogallo, stagione ’98/’99) e poi nel Reus (Spagna, stagione ’99/2000), per tornare, infine, di nuovo a casa d’estate, dove tutto era iniziato. Ma l’Highlander del Hockey su pista è solo a metà carriera. Dopo B&B Service Hockey Forte fa una stagione per anno a Bassano, Novara, di nuovo Forte dei Marmi, due anni a Prato, ancora Novara, due anni a Lodi e ancora una volta a Forte dei Marmi. Qui si ferma 6 anni e accetta il ruolo di giocatore-allenatore della squadra, per poi spostarsi nell’Hockey Scandiano con lo stesso ruolo nella stagione 2015/2016. All’età di 51 anni, quindi, si mette in gioco e accetta una nuova sfida, che vince con successo, portando la squadra dalla Serie A2 alla Serie A1 con il doppio ruolo di allenatore-giocatore. Un risultato che si affianca agli altri per importanza, determinato da un grande cuore.

 

Roma, 18 Marzo 2018