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Fihp lancia "Skateboarding no limits" per avvicinare alla pratica i disabili

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Skating in the Dark, il progetto ideato e condotto per l’insegnamento dello skateboard al disabile visivo con il Metodo Full Time, diventa il punto di partenza di SKATEBOARDING NO LIMITS, un progetto di ricerca della Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio nato allo scopo di avvicinare le persone diversamente abili alla pratica dello skateboard.
Il progetto patrocinato dal Comitato Italiano Paralimpico e diretto da Paolo Pica, responsabile del settore Ricerca della Commissione Italiana Skateboard, prevede la creazione di una metodologia d’insegnamento che adeguandosi ai diversi aspetti della disabilità, consenta un assimilazione graduale del gesto tecnico risolvendone di volta in volta le diverse problematiche.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono i contenuti e le finalità del progetto.
Se paragoniamo lo sport a una biblioteca, dove i libri che la compongono rappresentano dei mezzi per veicolare un insieme di messaggi che permettono all’essere umano di scoprire se stesso e il mondo che lo circonda, allora possiamo interpretarne la pratica come un viaggio spirituale alla scoperta di noi stessi, un sentiero che percorriamo e ripercorriamo nel tentativo di crescere interiormente, dove in ogni gesto possiamo scorgere mille domande alle quali dare una risposta per evolvere in persone migliori. Visto sotto quest’ottica, lo sport - al pari di una biblioteca - deve essere aggiornato e ampliato costantemente, così da veicolare in maniera “accessibile a tutti” nuove informazioni e lo skateboard, come l’e-book, un nuovo modo di diffonderle. Ma la pratica dello skateboard, intesa come sistema educativo aperto a tutti, va considerata nella sua accezione più ampia così da rivolgersi tanto alla realtà del normodotato quanto a quella del diversamente abile, integrandole. Scopo del progetto SKATEBOARDING NO LIMITS è quello di avvicinare le persone con disabilità alla pratica dello skateboard attraverso la creazione di una metodologia d’insegnamento adeguata alle necessità di chi apprende e che ne consenta un assimilazione graduale, risolvendo di volta in volta le problematiche relative all’acquisizione del gesto tecnico. Considerando i diversi aspetti della disabilità e le molteplici finalità di una disciplina sportiva, fermo restando come comune denominatore l’incolumità della persona, la didattica dovrà necessariamente essere creata o ricalibrata di volta in volta così da adattarsi alle diverse realtà. Partendo da questo presupposto SKATEBOARDING NO LIMITS si configura come un insieme di progetti specifici per ogni tipo di disabilità (visiva; cognitiva; ecc) di cui Skating in the Dark, relativo all’insegnamento dello skateboard al disabile visivo con il Metodo Full Time, ne rappresenta il punto di partenza. In relazione a quanto appena detto, le sedi dello svolgimento del progetto e i partnership cambieranno in relazione alla tipologia della disabilità considerata.