L’epilogo è crudele e fa doppiamente male, ma la sostanza è corretta, pure se il pari non avrebbe certamente fatto scandalo e nessuno si sarebbe inorridito. Il patròn Fabio Spallanzani con la consueta schiettezza e franchezza che lo contraddistingue non usa perifrasi e non fa giri di parole. La sua sintesi è mirabile. “Noi siamo stati polli e il Follonica non ha rubato nulla. Ci siamo complicati maledettamente la vita in classifica – il pensiero realista di Mr. Ubroker – ma adesso rialziamoci subito a Monza e lavoriamo duro per costruire un playoff vigoroso e orgoglioso”.
Vigoroso ed orgoglioso lo è stato anche il suo Bassano sino al 4-3 in cui conduceva, quando ha sfiorato ripetutamente il break del 5-3 che avrebbe ipotecato la faccenda. Poi, invece di gestire il vantaggio, congelare il gioco e rallentare sagacemente i ritmi, in perfetto stile Crudeli, amministrando tatticamente il match, la squadra si è immolata invece in precipitose ripartenze trancianti a tutto campo mostrando fatalmente il fianco alle ripartenze letali e mortali del Follonica, un maestro nell’arte del controtempo spinto al massimo. Una frenesia incomprensibile per una formazione di veterani che è entrata nell’ultimo quarto di gara avanti di un gol e che anzi, nonostante i reiterati richiami a gran voce di coach Crudeli, avrebbe dovuto governare il tesoro del vantaggio e non metterlo a repentaglio su ogni azione. Nel dopo gara i visi parlavano da soli, lo spogliatoio per primo ha compreso l’occasione sfumata, l’amarezza, lo sconforto e la delusione affioravano tangibili nei prolungati silenzi della squadra. Non ci sono né superficialità né leggerezza in questo gruppo, piuttosto il desiderio di strafare è persino controproducente quando semmai bisognerebbe fare, ma con più ordine e discernimento.
Eppure la partenza era stata nel rispetto del piano partita e una rubata di Cancela propiziava l’uno contro uno dell’1-0 vinto su Barozzi. Pol’ex Montigel di destrezza sfuggiva alla marcatura diretta e sottomisura fulminava Pertegato con la pallina della parità. Una sassata da centrocampo ancora di Cancela stampava il nuovo vantaggio giallorosso e una conclusione dalla lunga distanza dell’emergente Cabella (sporcata da un difensore) ingannava Pertegato per il nuovo 2-2. Quindi un diagonale mortifero di Marco Pagnini sul secondo palo fissava il primo vantaggio ospite del 2-3, Barozzi murava dal dischettp Cancela negandogli il riaggancio e allora ci pensava Marc Coy con un siluro in girata a inchiodare il giusto 3-3 della pausa. Nella ripresa Bassano alzava i giri e una percussione con finta incorporata di Samuel Amato regalava il 4-3 interno all’Ubroker che nel suo momento migliore sfiorava ripetutamente il 5-3 che un paio di paratone di Barozzi e taluni errori di precisione del quintetto di casa non concretizzavano. Poi il match si trasformava in un corri e tira senza padrone con Follonica che prima impattava sul penalty dello specialista Francesco Banini, eppoi aumentava il suo volume di gioco esaltando Pertegato con due o tre interventi da copertina. Bassano arrivava in fondo con 9 falli, obbligato ad allentare la pressione difensiva. A 48” dal gong Sergio Silva chiamava timeout per disegnare l’ultimo attacco, ma al netto della perfetta esecuzione maremmana, di sicuro non era così che Crudeli aveva comandato l’assetto di retroguardia, troppo molle e inconsistente sull’ultimo possesso tirrenico con Marco Pagnini, mvp della serata, libero di slalomeggiare in area e depositare nel sacco il 4-5 con 29” sul cronometro. La panchina di Bassano allora si giocava il portiere di movimento e all’ultimo respiro andava a tanto così dal clamoroso 5-5. Resta nell’habitat giallorosso la sensazione di una formazione a cui manchi sempre un centesimo per fare l’euro, pronta a deflagrare in ogni istante ma che ancora non lo fa. L’auspicio dei tifosi giallorossi è ovviamente che possa recitare da mina vagante nei playoff a prescindere dal piazzamento. Perché d’accordo la meticolosa programmazione in atto per l’anno venturo, ma c’è ancora la fase calda della stagione attuale da vivere e giocare. E qui hanno ancora voglia di essere protagonisti.
SERIE A2
Con un rigore di giustezza di Edo Pilati a 53” dalla fine, il Bassano 54 ha conquistato una vittoria di capitale importanza nello scontro salvezza col Pordenone (domato 4-3 al PalaUbroker) ipotecando la permanenza in categoria che però non è ancora sancita dalla matematica e dunque bisognerà tenere gli occhi bene aperti, senza arrivare all’ultimo turno col Montebello senza la garanzia dell’aritmetica.
Ufficio Stampa Hockey Bassano
Foto Marzia Cattini