“È stato ed è un periodo davvero tragico per tutti - sono le prime parole del presidente del comitato regionale Fisr Sardegna, Mario Argiolas -. Prima della chiusura totale a livello nazionale eravamo riusciti a svolgere solamente il campionato provinciale di pattinaggio artistico; tutte le altre competizioni erano a calendario a partire da marzo. La ripresa qui in Sardegna è stata poi a macchia di leopardo: intendo dire che non tutti i comuni hanno gestito la riapertura nel medesimo modo. Le circa venti società presenti sul territorio si sono subito adoperate per permettere agli atleti di allenarsi in condizioni di totale sicurezza, ma l’attività non è ancora ripartita normalmente”. Dopo il lockdown in Sardegna non si sono svolti trofei o campionati. L’isola, infatti, si è trovata a fare i conti con un innalzarsi di casi di Covid-19 dovuti al turismo di massa. “Prima della pandemia il movimento sardo legato alla Federazione italiana sport rotellistici era in crescita - chiude Mario Argiolas -. Adesso speriamo che anche i club più piccoli possano sopravvivere. L’obiettivo è riprendere quanto prima l’attività, agonistica e non, in tutta sicurezza. Speriamo di lasciarci alle spalle questa stagione da dimenticare”.