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EUROPEAN LEAGUE – Diavoli di bronzo nella European League mentre ai Ghosts Padova non riesce l’assalto alla President Cup

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Si chiude con il “prevedibile”, ma non facile successo del Rethel (3-0 a un ottimo Valladolid in finale) l’Eurolega svoltasi a Kaltbrunn in Svizzera. E c’è pure un po’ di Italia nel trionfo dei francesi, visto che nel roster dei “Diavoli” transalpini c’era pure Tobia Vendrame, prossimo comunque al rientro nella nostra Serie A con il “suo” Cittadella. Questo il commento del “Golden boy” subito dopo la cerimonia di chiusura dell’evento: << Dopo 8 mesi di stop siamo finalmente riusciti a giocare una competizione ufficiale, a mio parere la più importante. Siamo arrivati in Svizzera con la voglia di regalarci un momento di gioia dopo due stagioni di duro lavoro, ma nessuna possibilità di dimostrare e metterci alla prova. Penso che tutta Rethel abbia meritato la vittoria, la città, i tifosi ed il club, che ci hanno sempre sostenuto e dato la possibilità di allenarci nelle migliori condizioni, anche se non era affatto scontato. Sono davvero felice di aver fatto parte di questa Organizzazione. Sono stati tre anni  difficili, ma fantastici...conclusi nel migliore dei modi. Faccio i miei complimenti a tutti, ma soprattutto alle squadre Italiane che hanno fatto un’ottima figura durante il torneo! Auguro una buona estate a tutti e vi aspettiamo negli stadi a settembre>>.

L’hockey inline italiano, però, può festeggiare anche grazie ai campioni d’Italia della MC Control Diavoli Vicenza che, dopo l’amara eliminazione di sabato per mano del Valladolid, si mettono al collo il bronzo alla loro prima esperienza continentale. Capitan Luca Roffo e soci, infatti, nella finale per il terzo posto hanno sconfitto 6-3 i tedeschi dell’Hauptstadt Berlino, una delle sorprese del torneo. Partita che viaggia sui binari dell’equilibrio fino a circa metà secondo tempo; poi le reti di Mac Donald e Wennerström la mettono in discesa per i biancorossi. I tedeschi reclamano per un gol non assegnato a 3’ dal termine (un goal fantasma c’era già stato nel primo tempo); poi è Pace, a porta vuota, a resistere al “fallaccio” di Muller e sancire il definitivo 6-3. Ecco cosa ci ha detto proprio Fabrizio Pace a fine gara: << Il nostro approccio alla manifestazione, fin da subito, è stato quello di chi partecipa per provare a vincere, pur non conoscendo bene i valori delle avversarie. Nelle prime partite del girone abbiamo sofferto un po’ oltre le previsioni, in particolar modo nella seconda gara contro gli slovacchi del Dubnica. Nel secondo girone, abbiamo fatto una gran partita contro il Molina Sport, è stata una partita bellissima e durissima in cui siamo riusciti a spuntarla ai rigori. Contro il Valladolid poi eravamo belli carichi però loro sono stati tatticamente impeccabili e purtroppo non siamo riusciti a recuperare mancando l’accesso alla finalissima. Nell’ultima partita contro Berlino volevamo prendere una medaglia e credo che si sia giocato molto bene soprattutto con la seconda linea. Abbiamo un po’ sofferto le ripartenze dei tedeschi ma alla lunga ci siamo meritati il bronzo. C’è sicuramente  un po' di delusione per non essere riusciti a giocare la finale però tutto sommato una medaglia portata a casa a questi livelli credo che sia un ottimo risultato>> Complimenti, dunque, ai Diavoli per una stagione assolutamente da incorniciare dopo le vittorie in campionato e Coppa Italia. 

Quinto posto agli slovacchi Wild Kings Dubnica che completano una clamorosa rimonta nel finale e beffano 10-9 gli spagnoli del Molina Sport, probabilmente tra i più delusi della manifestazione.

Sfuma, invece, l’assalto alla “President Cup” dei Ghosts Padova che dopo un filotto di 3 vittorie, nel secondo tempo della finale, cedono 2-0 agli svizzeri Z-Fighters Oberrüti Sins, chiudendo così l’avventura in terra elvetica in 8a posizione. Per i ragazzi di coach Roberto Cantele, comunque, un’esperienza “formativa” importante che manda in archivio un’annata di notevole spessore culminata con la semifinale-playoff. Ecco come ha visto la competizione Francesco Campulla: << La nostra prima esperienza europea si conclude con un argento alla President Cup che lascia un po' di amaro in bocca per non essere riusciti a vincere una finale abbordabile. Nel complesso il torneo è stata una grande esperienza da ripetere da cui tutti abbiamo imparato qualcosa. Vedere e confrontarsi con alcune delle migliori squadre di Europa porta consapevolezza rispetto al tanto lavoro da fare per competere costantemente a certi livelli ma anche la carica e la fiducia necessaria per farlo. Dal prossimo anno ripartiremo da qui per migliorare ancora di più in modo da  partecipare e competere con costanza non solo in Italia ma anche in tornei di questo calibro >>

E per quest’anno, almeno a livello di club, è davvero finita, ma tra poco inizierà l’estate “azzurra”. L’hockey inline non si ferma mai!

 

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Credit foto Vanessa Zenobini