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L’Italia domina i mondiali Inline Downhill di Bettola

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En plein degli azzurri che conquistano tre dei quattro titoli iridati in palio e 8 medaglie su 12 

Ieri i pendii di Bettola in provincia di Piacenza hanno ospitato i Campionati mondiali di Inline Downhill 2021 con gli azzurri della nazionale Downhill che firmano un capolavoro tecnico e sbaragliano le rappresentanze degli altri paesi, aggiudicandosi 3 ori, 2 argenti e 3 bronzi e collezionando ben 8 medaglie tra le 12 in palio.
Doppio oro per Renato Pennuti nella cronometro e nel cross e oro e argento per Martina Paciolla che con una magistrale prestazione sul bagnato, si lascia dietro nella cronometro la fortissima avversaria svizzera Romane Favia, che aveva dominato l'ultima gara di Coppa del Mondo.
Anche negli altri gradini del podio tanta Italia con gli azzurri a farla da padroni: bellissima prestazione di Tiziano Ferrari, sempre alle "costole" del due volte campione del mondo Pennuti, che si conferma come atleta di punta della nazionale e nuova garanzia per il futuro.
In campo femminile bravissime anche le ragazze, Sofia Dalla Vecchia e la giovanissima Sabrina Vitarelli, che, con l'eccezione dell'imprendibile Favia, e di Boutillo nel cross, hanno tenuto lontano dal podio e dalle prime posizioni tutte le altre concorrenti.
Il tracciato di Bettola si è rivelato tutt'altro che banale, con curve condotte e tratti poco pendenti da spingere nella parte alta, curve molto tecniche, secche e veloci in basso e frequenti cambi di asfalto: un percorso in cui la "completezza" dell'atleta risultava fondamentale. Inoltre, nonostante tutti gli sforzi dell'organizzazione e del gruppo arbitrale, volti a consentire lo svolgimento di una gara già molto complessa in condizioni di asfalto asciutto onde garantire la sicurezza di tutti (sforzi duramente contestati e osteggiati dalle rappresentative svizzere e francesi che si ritengono imbattibili sul bagnato) la finale ed il cross si sono svolti comunque sotto la pioggia, aumentandone ulteriormente le difficoltà.
Ciononostante gli azzurri hanno primeggiato tanto sull'asciutto quanto sul bagnato, assestando a svizzeri e francesi un sonoro "schiaffo morale".
Un plauso all'organizzazione che ha saputo far fronte prontamente a tutte le variazioni e gli imprevisti creati dalle condizioni atmosferiche estremamente instabili e alle conseguenti inevitabili tensioni degli atleti.