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Serie A settima giornata: Milano schiaccia Vicenza, Padova sorprende Ferrara e Asiago fa punti importanti a Trieste. Primo sorriso per Cittadella

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Si dice che quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare, qui invece ci sembra che i duri stiano rendendo il gioco ancora più duro. Già, perché dopo aver assistito all’ultimo turno di massima serie non riusciamo a pensare ad altro. Alla vigilia vi avevamo presentato le gare che avrebbero animato il sabato, scontri diretti che percorrevano tutta la classifica dalle alte sfere a quelle più basse, ma davvero ci siamo stropicciati gli occhi. Milano è forse la formazione che ha brillato di più e che ha fatto impallidire gli avversari e sobbalzare gli spettatori, ma non sono gli unici ad aver reso emozionante il fine settimana. Facciamoci un giro dettagliato nelle piste che hanno accolto queste sfide.


Tra le mura del Quanta era attesa il big match di giornata tra le due grandi del campionato: Milano e Vicenza. Inutile dire le aspettative che si avevano su questa sfida, già soltanto a leggere i nomi delle squadre coinvolte faceva salire i brividi. Un'emozione a quanto pare condivisa anche dai Diavoli che forse non si aspettavano un Milano così devastante come è apparso ieri sera. I riflettori erano puntati lì, su queste protagoniste, ma i meneghini hanno rubato la scena agli avversari mettendo in scena uno spettacolo solista nella quale hanno brillato come la stella che vogliono a tutti i costi cucirsi sul petto. Lo slancio dei ragazzi di coach Sommadossi è fulmineo e inizia a pochi secondi dal via con una rete del talento ceco Martin Fiala che riceve da Vendrame e fa capire subito come andranno le cose. Un colpo ben assestato che il Vicenza subisce e neanche dieci minuti dopo si replica: Vendrame accomoda il disco e Fiala raddoppia. Il momento è propizio, Milano può mettere in pista tutta la fame che ha e saziare la propria voglia di vittoria e rivincita. In tre giri di orologio vola sul 4-0 grazie a Ronco e capitan Banchero (power play), assistiti alla perfezione da Belcastro e, ancora, Fiala. Tutti negli spogliatoi e Vicenza a provare a capire come arginare gli avversari, condizione non agevole dato che prima del fischio della sirena Simsic e Sigmund si andavano a sedere nel “penalty box”. La doppia inferiorità risulta decisiva al rientro in pista e così Milano non si lascia pregare e allunga ulteriormente con Banchero (doppietta), assistito da Vendrame e Fiala (tripletta) grazie all'assist di Belcastro. Il prosieguo della gara non lascia spazio a fantasia se non ad una serie di falli che animano la gara ed il via vai nel “corridoio” verso la panca puniti. Alla fine della gara il Milano esce dalla pista con la fierezza di chi sa di aver messo in atto una prestazione mostruosa e questo non può che soddisfare anche il coach Sommadossi che ammette: << Partita perfetta dove abbiamo saputo punire ogni loro disattenzione. Sul livello del primo tempo contro Ferrara, ma senza commettere lo stesso errore nella ripresa. Gestita benissimo, faccio i complimenti ai ragazzi. Ma niente voli pindarici: lo sbaglio più grande ora sarebbe di crederci già arrivati. Il campionato è iniziato da poco e le sfide che contano devono ancora arrivare. Di certo questo successo accresce la nostra fiducia e ci fa lavorare in serenità >>. Non cerca giustificazioni, ma prova a cancellare subito la gara Nicola Frigo, espulso a metà ripresa assieme al compagno Pace e all’avversario Ronco: << C’è poco da commentare al termine di una partita così, dove tutto quello che poteva andar storto è andato storto. Alla fine il risultato parla da solo e se proprio dovevamo perdere una partita in questo modo meglio adesso che più avanti. Sicuramente sarebbe meglio non perderne neanche una, ma fa parte del percorso di crescita del nuovo gruppo; da adesso in poi però non dobbiamo più sbagliare. Dobbiamo solo abbassare la testa, lavorare duro e farci trovare pronti ai prossimi impegni importanti che andremo ad affrontare >>.
Dimostra di essere a pieno titolo fra le grandi, il Padova che conquista tre punti importantissimi, quanto sorprendenti, contro il Ferrara. L'incontro era intrigante, tutti eravamo curiosi di vedere come sarebbe andata a finire, e non possiamo che ringraziare le due protagoniste di questa gara per lo spettacolo che ci hanno regalato. I fantasmi stavolta li hanno visti gli estensi, forse anche loro sorpresi dalla determinazione degli avversari, tenuti in gara da uno strabiliante Laner che ha parato tutto quello che c'era da parare e forse anche qualcosa in più. Lo dicevamo da tempo che ormai la squadra patavina, nonostante il roster giovane, non è più una sorpresa ma una fantastica realtà. Ad infiammare il Pala Raciti ci ha pensato Elia Calore mettendo a segno un gol per tempo sfruttando prima un assist dell’esperto Fabio Rigoni e successivamente quello del capitano Francesco Campulla (e una serata non perfetta del goalie avversario Cipriano). Eppure il Ferrara ha provato a tornare in partita, o per meglio dire recuperare il risultato e ci stava riuscendo con un guizzo di Andrea Bellini che è valso il 2-1 di Gaboriau. Come anticipato però i Warriors si sono trovati davanti un Laner in versione muro invalicabile e tutti i loro attacchi si sono infranti come onde contro uno scoglio senza riuscire a trovare il pareggio. Vittoria che lancia le quotazioni dei Ghosts sempre più saldi al secondo posto e lanciati verso un campionato da protagonisti. Al termine della gara queste le parole a caldo di un entusiasta Alberto Zanette<< L’approccio a questa partita ha influenzato il nostro morale e ci ha dato la giusta carica per entrare in campo concentrati. Questo ci ha permesso di guadagnare tre punti importanti. Un plauso al nostro portiere per una super prestazione, Laner rimane un giocatore indispensabile della nostra squadra >>. Una giornata storta invece per Ferrara che, dopo le prime ottime uscite, forse paga un po’ di stanchezza come ammette l'allenatore giocatore Alessio Crivellari<< Non siamo mai stati in partita se non in piccolissimi momenti. Sicuramente Padova ha preparato bene la partita e forse noi arrivavamo scarichi dal doppio incontro con Milano e Vicenza. A differenza delle scorse volte siamo stati poco cinici davanti porta anche grazie ad un ottimo Laner. Adesso mercoledì ci aspetta un altro duro match ad Asiago e sarà la prova del nove per capire di che pasta siamo fatti >>.
Torna a sorridere e a vincere il Monleale che contro Verona rischia ma trova la cattiveria giusta per recuperare. La gara parte in salita per i “Falchi” piemontesi che lasciano spazio a Raccanelli di servire il passaggio vincente a Frizzera. 1-0 che non dura neanche un minuto perché a rimettere in equilibrio il match è Novelli , sempre più a suo agio nel ruolo di top scorer del Monleale. Il Verona non ci sta, ha bisogno di gol e risultati per riprendere in mano un inizio di stagione in chiaroscuro. Sembra riuscirci con Roffo, ma in pista c'è gioco, vivacità e poco tempo di annoiarsi. Il primo tempo sta diventando ormai un ricordo, si pensa già al riposo, ma Perazzelli di rilassarsi ha ben poca voglia e raccoglie il servizio di Castagneri per il 2-2. Ora sì che si può andare negli spogliatoi. Nella seconda frazione si vede un gioco tutto a trazione Monleale che per la prima volta nella serata riesce a passare da inseguitore a inseguito. Zancanaro sigla il vantaggio e Castagneri e Crisci completano il lavoro. I piemontesi vengono premiati con tre punti a seguito di una prestazione tutta cuore che li porta a vincere una gara tutt'altro che scontata. Questo il commento dell’autore della rete del vantaggio biancoarancio Samuel Zancanaro: << Partita che dovevamo assolutamente portare a casa, sia per il morale che per la classifica, siamo scesi in campo con diverse assenze, ma con la voglia di portare a casa il risultato. Nonostante lo svantaggio iniziale siamo riusciti a recuperare e portarci avanti sul tabellone. Sono contento della prestazione di tutta la squadra, ma in particolare vorrei sottolineare la prestazione di Rivoira che ci ha salvato in diverse occasioni. Abbiamo fatto vedere che se giochiamo con grinta e concentrazione possiamo giocarcela con tutti. Volevo fare gli auguri di pronta guarigione a Ghiglione e a Pagani, abbiamo bisogno anche di loro per mostrare il nostro valore in campo. Ora non ci resta che prepararci per la difficile trasferta a Ferrara e continuare a fare vedere quanto di buono fatto nell'ultima partita >>.
Si ferma contro gli  Asiago Vipers la galoppata dell’Edera Trieste che, dopo tre grandiose vittorie che le hanno concesso un notevole balzo in classifica, devono cedere il passo. Sulla pista di Opicina tutto prende forma e si concretizza nel primo tempo. Entrambe le squadre sentivano l'appuntamento, vuoi per i pensieri che riportavano al passato, vuoi perché i punti in palio erano “pesanti” per entrambe. Edera deve portarsi avanti il più possibile per tenere stretta la zona salvezza, Asiago per mettere in tasca punti prima dei recuperi con i ”mostri” Ferrara e Vicenza. Questo lo sanno sia Schivo che Rossetto che, dopo aver preso confidenza con la pista non molto congeniale alle ”vipere”, ringraziano gli assist-man Pertile e Munari per andare sullo 0-2. Un risultato che mette in sicurezza i ragazzi di coach Rigoni, ma non basta, non ci si può fidare dell’Edera che nelle ultime gare ha dimostrato di saper essere velenosa. Passa da poco la metà del secondo tempo e Basso imbecca nel migliore dei modi Frigo che “spizza” il disco per il 3-0 che sembra lanciare gli ospiti, ma neanche il tempo di scambiarsi i complimenti che Jacopo Degano raccoglie un disco comodo uscito dalla balaustra su conclusione di Milanese e accorcia a porta vuota. Ci si aspetta un secondo tempo al fulmicotone, ma il risultato e le sorti della gara non cambiano. Stavolta le reti restano inviolate con Facchinetti e Fink a rispondere presente alle (varie) conclusioni degli avversari. Asiago ritorna sull’altopiano con tre punti grazie ad un primo tempo cinico ed un secondo tempo attento ed intelligente. Archiviata questa gara si pensa già al futuro come si capisce dalla parole del giovanissimo Mattia Vellar, all’esordio stagionale in prima squadra: << E’ stata una partita strana, a ritmi lenti. Con un campo così grande è stata difficile anche da interpretare. A noi importava vincere e soprattutto per quello che stiamo costruendo mattone dopo mattone. Ora l’attenzione è già catapultata a mercoledì per il recupero contro il Ferrara e sarà sicuramente difficile. Noi ce la metteremo tutta perché saremo nel nostro campo e venderemo cara la pelle >>. Dal fronte Edera arriva invece la dichiarazione del goalie sloveno Fink che ammette: << Nel primo tempo abbiamo subito la pressione dell’Asiago e non siamo riusciti a reagire. Nel secondo tempo invece siamo scesi in campo determinati ed avremmo potuto cambiare il risultato, ma non sono arrivati i gol. In ogni caso siamo riusciti ad arginare uno dei team più forti del campionato e piano piano stiamo assimilando gli schemi di coach Florean. Avanti tutta ora verso Verona >>.
Non è decisamente l'anno del Piacenza che ancora una volta tocca con mano la possibilità di ottenere vittoria, ma deve rimandare. A festeggiare la conquista dei primi tre punti e lasciare l'ultimo posto in classifica è il Cittadella. Se infatti a Milano c'era uno scontro diretto importante ai fini della classifica, nemmeno sulla pista emiliana si scherzava. La gara era importante, in gioco c'era tanto, non solo la
 soddisfazione di prevaricare sulla l'altra. Le due squadre avevano questa occasione da sfruttare per rialzare la testa ed iniziare a dire la propria. Troppe delusioni finora, e di fronte una gara per intravedere la luce in fondo al tunnel. I granata partono bene ma dopo cinque minuti commettono fallo, una condizione di rischio che potrebbe essere fatale, ma Tombolan e compagni riescono a sventare il pericolo e non appena viene ristabilita la parità numerica trovano la rete con Vaglieri che fa esultare la panca del Cittadella. In pista però è ancora tutto da decidere e gli estremi difensori vengono chiamati agli straordinari. A sette minuti dalla fine arriva l'intuizione di Tiburtini che mette in condizione Rossetti di pareggiare facendo ululare i lupi dalla gioia. La gioia per i ragazzi di Turillo è effimera, perché non si fa in tempo a far riprendere i numeri a scorrere sul tabellone che Tiatto gonfia la rete. Un gol che pesa come un macigno sulle spalle del Piacenza che si vede scivolare come una saponetta dalle mani l'ennesima vittoria. Cittadella mette un piede avanti ma per continuare la sua avventura nella massima serie dovrà iniziare a camminare cercando di replicare il più possibile il risultato di sabato sera.

L'uomo è veramente uomo soltanto quando gioca, come disse Friedrich Shiller, figuratevi quando a giocare è un’intera squadra. Che campionato meraviglioso!

Serie A- I risultati della 7a giornata (sabato 06 novembre 2021)
HC Milano - Diavoli Vicenza 6-0
Ghosts Padova - Ferrara Warriors 2-1
Monleale Sportleale - Cus Verona 5-3
Edera Trieste - Asiago Vipers 1-3
Lepis Piacenza - Cittadella Hockey 1-2

La classifica dopo sette giornate: HC Milano punti 20, Ghosts Padova punti 18, Diavoli Vicenza* punti 13, Ferrara Warriors* e Asiago Vipers** punti 12, Monleale Sportleale ed Edera Trieste punti 9, Cittadella Hockey e Cus Verona punti 3, Lepis Piacenza punti 0
*una gara in meno
** due gare in meno

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Credit Foto Vanessa Zenobini