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Serie A ottava giornata: Asiago agguanta il secondo posto, Milano stenta ma supera Padova, Ferrara e Verona tornano alla vittoria

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Dieci partecipanti, otto giornate, cinque gare di giornata e una squadra al comando. No, non stiamo dando i numeri, è solamente una piccola sintesi di quello che è stato il sabato di Serie A. Inevitabilmente però i numeri fanno parte del nostro gioco perché con essi definiamo il punteggio, i punti che si conquistano e le varie classifiche, e noi ci divertiamo a districarci in questa rete matematica che rende ancora più intrigante il gioco. Ieri abbiamo assistito alle gare, oggi con più calma ci dilettiamo a fare un po’ di conti e: Milano è primo in classifica e continua a guardare dall’alto tutte le altre pretendenti nonostante abbia perso per strada un punticino contro Ferrara, Padova resta secondo nonostante la sconfitta con la capolista, ed Asiago invece scala la vetta e, nonostante la gara da recuperare contro Vicenza, fa i fari ai Ghosts e agguanta anch’essa la seconda posizione ma piazzandosi davanti a loro per differenza reti. Come vedete è sempre una questioni di numeri.

Emozioni e numeri - Più che ottava giornata è stata un ottovolante che con le sue andirivieni di adrenaliniche emozioni ci ha incollato sulla sedia di casa, o per i più fortunati su quelle degli spalti. Non possiamo che iniziare con la gara clou della giornata, quella tra HC Milano e Ghosts Padova. Era forse la più attesa, tra le prime due della classe, quaranta muniti da brivido che hanno messo a dura prova i nervi dei giocatori. A Milano spettava il compito di confermare il proprio stato di forma, nonché il primo posto, a Padova invece confermare di essere una squadra senza freni inibitori che non ha paura di nessuno. Se qualcuno pensava di rimanere deluso si sbagliava di grosso. Le conferme sono arrivate a suon di azioni e gol in una gara da pallottoliere. I meneghini partono forte e vanno in vantaggio con Fiala, ma è solo il primo di una lunga serie di reti che si susseguono fino all’intervallo. Al vantaggio del talento ceco arriva infatti la repentina risposta di Masiero, ma immediatamente il Milano più internazionale che mai, torna in vantaggio con lo statunitense Hodge. Padova però è giovane e frizzante e lo dimostra con Elia Calore in grado di sorprendere tutti e rimettere in parità il match. La gara è divertente e tirata, Masiero commette fallo quando da poco è passata la metà del primo tempo e capitan Banchero, furbo ed esperto, non si fa pregare per siglare il 3-2 e addirittura mettere a segno la doppietta personale che vuol dire doppio vantaggio. Neppure questo scossone sembra far tremare i “fantasmi” che dopo trenta secondi, e quando mancano solo due minuti al fischio dell’intervallo, accorciano 4-3 con il giovanissimo Lorenzo Campulla. La seconda parte di gara riprende da dove era finita, tra i colpi di scena, e con Masiero che sfrutta il power play conquistato sullo scadere del primo tempo per pareggiare nuovamente. Ora sembra davvero tutto possibile e Milano ha bisogno della sua artiglieria pesante per uscire da questa “imboscata” patavina. Arrivano così in soccorso i gol di Fiala (tripletta) al 14’25” e 6’38” e subito dopo il sigillo di Vendrame. A nulla serve la fiammata di capitan Francesco Campulla se non a far capire che Padova può anche perdere ma esce a testa alta in una sfida tra grandi che termina 7-5. Ottima prestazione per i Ghosts, ma non basta per tornare a casa con il sorriso come ammette il goalie Ermanno Laner: <<Partita rocambolesca in cui, con un pizzico di esperienza e sangue freddo in più nei momenti chiave, avremmo potuto sicuramente aspirare ad un risultato che ci consentisse di portare a casa punti preziosi. Non è cosa di tutti i giorni andare a segno con ben 5 gol a Milano, motivo per cui torniamo a casa ancora più consapevoli delle nostre potenzialità ma decisamente amareggiati per quella che è stata una grande occasione persa. Personalmente c'è il dispiacere di non aver giocato una partita all'altezza, avendo subito qualche gol tranquillamente evitabile. Adesso è importante resettare il tutto e concentrarci per la prossima partita casalinga con Vicenza, in cui possiamo dimostrare ancora tanto>>. Di diversa opinione ed umore l’autore della tripletta milanese Martin Fiala: <<Non siamo entrati bene in pista. Di fatto abbiamo ‘buttato via’ il primo tempo pattinando poco e non giocando come una squadra. Non eravamo il Milano di sabato scorso e dobbiamo continuare a lavorare per trovare la necessaria continuità. La cosa molto positiva è che stiamo trovando sempre un modo per vincere anche in serate non al top>>.
Di numeri ne ha fatti anche il Cittadella che, nonostante la sconfitta, riesce a contenere il passivo e i Diavoli Vicenza. Eppure non era facile in casa dei campioni d’Italia in carica, difronte il loro pubblico e sopratutto in una gara dove la squadra berica doveva dare subito un segnale di ripresa dopo la brutta trasferta di Milano. Cittadella non aveva molte chance di portare a casa il risultato, non sono certo questi gli appuntamenti dove fare punti, ma sono invece quelli dove fare bella figura e migliorare il morale. I granata non si sbilanciano e cercano di tenere testa ai più quotati avversari e ci riescono anche bene infatti per vedere rompere gli equilibri bisogna attendere gli ultimi tre giri di orologio del primo tempo, ma sopratutto un power play. Sigmund serve e Francon segna l’1-0. Il Vicenza sembra aver trovato lo spiraglio giusto, quello che fa vacillare la tranquillità del Cittadella che poco dopo concede il raddoppio, quando mancano una manciata di secondi alla sirena, confezionato da Dal Sasso e concretizzato da Delfino. Chiudere 2-0 la prima frazione di gioco contro una formazione come quella vicentina non è cosa da poco ed il Cittadella lo sa e non vuole rovinarsi la serata. Ci sono ancora venti minuti, sono tanti, ma bisogna stringere i denti se si vuole tornare a casa con la consapevolezza di aver disputato una partita senza rammarichi. Sembrerebbe si siano detti questo i ragazzi di Marobin negli spogliatoi perché nella ripresa, grazie anche ad un Belloni che tiene in piedi la difesa parando ben 41 tiri totali, il risultato non cambia se non al 25’53” per mano di Dal Sasso. Il Cittadella prova a recuperare idee ed energie per i minuti finali chiamando un time out, ma poco dopo arriva anche la rete di Cantele che ringrazia Baldan per l’invito. 4-0 il risultato finale che regala ad entrambe qualcosa: al Vicenza tre punti importanti per rimanere aggrappata al treno della prime ed al Cittadella una prestazione che dovrà essere da motore per le prossime gare. A commentare la gara per i Diavoli ci pensa invece il portiere Filippo Olando, giunto in prestito da Asiago e all’esordio in maglia biancorossa: <<La partita di stasera è stata sicuramente più dura del previsto. Merito anche di un buon Cittadella e di un buonissimo Belloni tra i pali che si è superato, quindi complimenti. Noi abbiamo improntato uno stile di gioco diverso rispetto alle ultime gare e questo si è un po’ visto, ma tutto sommato abbiamo giocato una buona partita. Siamo stati ordinati in difesa, abbiamo difeso bene in tre, i gol sono arrivati, la vittoria è arrivata ed era quello l’importante, quindi ora testa ad Asiago>>.
Dopo due sconfitte consecutive, che di certo non avevano fatto bene all’umore, il Ferrara era chiamato al riscatto contro il Monleale. I sei punti lasciati per strada contro Padova e Asiago hanno fatto perdere leggermente il passo con le prime, ma sarebbe stato peggio se questi avessero fatto perdere la testa agli estensi. Così non è stato e la formazione di Crivellari è riuscita a vincere ed a tenere a casa tre punti che fanno bene alla classifica e al morale. Già, perché serviva ritrovare il sorriso anche dopo l’infortunio occorso nella gara di recupero sull’altopiano ad uno dei migliori giocatori a roster che risponde al nome di Alessio Lettera. La gara prende il via e dopo cinque minuti arriva il gol che sblocca la gara ed i padroni di casa grazie all’asse transalpino: Duchemin appoggia e Gaboriau segna l’1-0. Passano solo due minuti e Monleale ha un’altro problema da affrontare, una condizione di inferiorità dovuta ad una fallo per sgambetto fischiata a Riccardo Oddone. L’occasione è troppo ghiotta per il Ferrara che raddoppia con Crivellari su assist di Gaboriau. La gara si mette sui binari giusti per gli emiliani che ora possono giocare con più tranquillità tenendo a distanza un avversario che comunque resta pericoloso e non da sottovalutare. Ormai si contano i battiti delle lancette che separano dal fischio che manderà tutti negli spogliatoi, ma c’è ancora lavoro al banco cronometro dove si mette a referto la terza rete ferrarese. Cambia il realizzatore, questa volta è il momento di Andrea Bellini, ma non l’assist man che risulta essere sempre Gaboriau. Nel secondo tempo la gara si fa più tirata e non si risparmiano i colpi, ma anche i favori dato che per entrambe, in condizione di power play, maturano le reti del 4-0 a firma di Duchemin grazie all’assist, tanto per cambiare di Gaboriau e la rete di Novelli del definitivo 4-1. Ferrara con questa vittoria tiene il passo delle altre big e sopratutto tiene a distanza proprio i “Falchi” piemontesi che però non si perdono d’animo, anzi guardano fiduciosi al futuro come dichiara Lamberto Cantarutti: <<Penso che tutti abbiano visto la nostra combattività, non abbiamo mai mollato, nemmeno negli ultimi secondi e questo è un ottimo punto di partenza per il girone di ritorno che arriverà a breve>>.
Sostituendo le squadre il risultato non cambia. Matematica? No, Cus Verona - Edera Trieste. Dopo una serie di gare positive e fruttuose a livello di risultati e classifica i giuliani si presentano al Pala Avesani con roster ridotto e privi del loro miglior giocare: lo sloveno Sodrznik. Ad attenderli ci sono i gialloblu, anch’essi con qualche assenza ma non in pista bensì in panchina. In settimana erano infatti giunte le dimissioni del coach Angelo Roffo, che lasciava però la guida della squadra in famiglia e precisamente a Luca Roffo che finché non ci sarà un alternativa valida vestirà il doppio ruolo di giocare-allenatore. Un periodo decisamente delicato in casa scaligera e non sappiamo cosa possa aver detto ai propri compagni il neo allenatore, ma sappiamo per certo che ha funzionato. I ragazzi di Florean hanno una caratteristica, pattinano e aggrediscono il gioco avversario e questo deve aver messo in difficoltà i gialloblu almeno nei primi minuti. L’Edera si difende bene e cerca di filtrare gli attacchi ma dopo dodici minuti nulla può sull’assist di Gruber che consente a Sabaini di sbloccare il risultato. Verona festeggia ma non può sedersi sugli allori, serve di più per non rischiare e chiudere al meglio il primo tempo così prima Sabaini (doppietta) e Carrer poi, fruttano e ringraziano rispettivamente Raccanelli e Frizzera per il temporaneo 3-0. Al rientro in pista c’è la curiosità nel sapere come le due squadre affronteranno la ripresa e l’Edera, squadra mai doma, dopo poco riesce con Axel Cocozza ad accendere una flebile speranza di rimonta. Il Verona si ferma subito chiedendo un time out, capisce che un errore può capitare, ma non si deve perseverare e così, sfruttando la pista più grande, il roster più ampio e anche l’esperienza porta avanti la gara senza troppi pericoli. Verso la fine arriva il sospiro di sollievo per i padroni di casa che siglano, grazie all’assist di un Sabaini nel vesti del protagonista della serata, la rete del 4-1 con Gruber. Prima nota positiva per Verona dopo settimane non proprio brillanti e scivolata da parte di Trieste che però mantiene il vantaggio in classifica proprio sui gialloblu. L’analisi della gara ci arriva dalle parole di Mattia Milanese: <<Trasferta complicata in sette giocatori di movimento e senza Klemen Sodrznik non siamo riusciti ad esprimere un gioco convincente. Sapevamo che il Verona a pieni ranghi avrebbe potuto metterci in difficoltà. Abbiamo perso con un punteggio dignitoso, complimenti al Verona>>.
Game-set-match! Ad Asiago nulla può la Lepis Piacenza che trova nei Vipers un avversario deciso e determinato che non lascia scampo. I ragazzi di coach Rigoni stanno vivendo un periodo positivo e non potevano permettersi di perdere la concentrazione, anche questa gara era importante per continuare la cavalcata verso la vetta della classifica. I punti delle ultime due gare avevano concesso alla formazione dell’altopiano di acquisire posizioni e consapevolezza sulle proprie capacità, ma si sa proprio questi sono i momenti delicati nei quali si può abbassare la tensione. Così non è stato e con tre gol per tempo è stato archiviato anche questo turno. Ad aprire le danze ci pensa Lievore che intuisce l’esitazione delle difesa avversaria, va a recuperare il disco all’angolo di sinistra, e tutto da solo punta la porta per l’1-0. Subito dopo è Munari a servire Valente per il raddoppio che lancia la formazione di casa e fa stemperare gli animi degli emiliani. La gara si mette in salita per gli ospiti, ma bisogna comunque provarci. La reazione c’è ma Asiago, quando mancano poco più di quattro minuti alla pausa, ritrova con Munari e Valente la via del gol. 3-0 e tutti negli spogliatoi a pianificare la seconda frazione di gioco. Tempo di rimettere i pattini in pista e Lievore, stavolta imbeccato da Rossetto, riesce nel tap-in sotto porta che spinge i suoi verso una ripresa senza ansie. Le azioni si susseguono ed anche i tiri, che risulteranno essere quasi identici a fine gara, ma Asiago sa essere più precisa e cinica sia con Martello, bravo ad attendere davanti porta un passaggio di Frigo, e proprio all’ultimo secondo con un incontenibile Lievore (tripletta), che non si lascia scappare il servizio di Pannozzo e vola diretto per il definitivo 6-0 che chiude le ostilità.

I numeri regnano nell’universo come disse Pitagora, ma a quanto pare sono anche padroni del campionato e delle classifiche. Chissà se i giocatori saranno in grado di domarli? Aspetteremo con ansia il prossimo turno e lo sapremo.

 

Serie A- Il risultati dell’8a giornata (sabato 13 novembre 2021)
Diavoli Vicenza - Cittadella Hockey 4-0
HC Milano - Ghosts Padova 7-5
Ferrara Warriors - Monleale Sportleale 4-1
Cus Verona - Edera Trieste 4-1
Asiago Vipers - Lepis Piacenza 6-0



La classifica dopo sette giornate: HC Milano punti 23, Asiago Vipers*, Ghosts Padova punti 18, Diavoli Vicenza* punti 16, Ferrara Warriors* punti 15, Monleale Sportleale, Edera Trieste punti 9, Cus Verona punti 6, Cittadella Hockey punti 3, Lepis Piacenza punti 0
*una gara in meno

 

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Credit Foto Vanessa Zenobini