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Serie A decima giornata: Ferrara e Vicenza travolgenti, Asiago cala il poker e Cittadella fa suo il derby veneto contro Padova

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Quaranta minuti. Questo è il tempo che solitamente dura una gara e questo è il tempo nel quale dovremmo concentrarci per raccontare i nostri resoconti settimanali. Quaranta minuti, lunghi, impegnativi e stancanti, ma non sono nulla in confronto ad un minuto. Soprattutto se quel giro di orologio avviene prima della gara, prima del saluto. Sappiamo tutti cosa vuol dire, e non vorremmo mai affrontare quel momento, quasi mai si è pronti a salutare un conoscente, un amico, una bella persona. Nuovamente il mondo dell'hockey si ferma, stavolta la grande famiglia rotellistica rende omaggio a Nicola Funari, dirigente della società Pattinatori Sambenedettesi, voce di tanti tornei estivi e non, ma prima di tutto appassionato amante di hockey inline. I nostri fine settimana stentano a colorarsi, non per mancanza di gare, di gioco o spettacolo. Avevamo appena salutato un ragazzo giovanissimo venuto a mancare troppo presto, sottratto all'affetto dei suoi cari, che torniamo a fare i conti con la parte più dura della vita, quella che non guarda in faccia a nessuno e se ne frega di chi sei e cosa fai. Il decimo turno di Serie A lo vogliamo dedicare a Nicola, lo abbiamo ricordato con un minuto di silenzio ma sappiamo che lui avrebbe preferito un minuto di cori, festa e colore: quello che riusciva a regalare lui in ogni occasione che gli si presentava. Beh! Proprio per questo noi gli dedichiamo anche il grido di ogni singolo gol della giornata. Ciao Nicola!

Dopo gli applausi, l'inizio -  Vogliamo pensare che proprio Ferrara, società nella quale Nicola aveva collaborato quando il figlio Andrea vestiva la maglia estense della U18 Elite, in occasione della gara contro Piacenza abbia strillato più forte che mai per festeggiare le proprie reti. La formazione romagnola ha infatti messo in pista una prestazione maiuscola che non ha lasciato dubbi sui valori in campo e sulle ambizioni di Crivellari e compagni. La partita sulla carta era sicuramente a favore dei Warriors, e Piacenza alla vigilia aveva dichiarato che avrebbe provato in tutti i modi ad impensierire gli avversari, ma di fronte una squadra del genere il compito risulta essere arduo. Ferrara parte subito alla carica, forza fin da subito il ritmo e in meno di sette minuti è già sul 5-0 grazie alle reti di Andrea Bellini, Nicola Lettera, Gaboriau e alla doppietta di Zabbari. Un colpo all'umore dei ospiti i quali forse non si aspettavano un'accoglienza così “calorosa” e che vedono diventare ripida la strada davanti a loro e chiedono un time out per riordinare le idee. Nulla da fare perché Ferrara riprende da dove aveva cominciato e torna a far male con Duchemin e Andrea Bellini (doppietta e ben cinque assist al temine della gara). Il Piacenza prova a correre ai ripari e sostituisce Cusin lasciando spazio tra i pali a Paul Jonathan Taylor, ma l'avvicendamento non cambia le sorti della gara e non ferma la veemenza estense che allunga con Gaboriau e Zabbari (tripletta) fino al 9-0. Solo prima dell'intervallo Cristian Sironi riesce a raccogliere da Pagani e siglare la rete che cancella lo zero dal tabellone. Nella ripresa ci si potrebbe aspettare uno slancio di orgoglio da parte dei ragazzi di Turillo, ma la voglia e l'orgoglio non bastano: non contro Ferrara che nuovamente con Gaboriau (poker per lui), il giovanissimo Artioli, Nicola Lettera e Matteo Bellini porta a 14 il bottino di reti giornaliero. Come nel primo tempo la rete del Piacenza arriva allo scadere, stavolta per opera di Milani assistito da Fusco. 14-2 ed estensi che possono festeggiare con soddisfazione la goleada e i tre punti, come si intuisce dalle parole di Nicola Lettera: <<Siamo entrati in campo concentrati e con un ottimo atteggiamento, non ci siamo mai accontentati, anzi abbiamo cercato di dare il massimo fino all'ultimo secondo. Il risultato parla chiaro, abbiamo giocato di squadra creando occasioni e aiutandoci a vicenda. Siamo sulla strada giusta. Un complimento particolare anche ai due giovanissimi (Artioli e Bolognesi n.d.r.) chiamati in causa nel secondo tempo, si sono fatti trovare pronti ed hanno davvero meritato un riconoscimento in questa partita>>. Per la Lepis Piacenza una gara da dimenticare, ma un'occasione in più per farsi le ossa e riprovarci quanto prima come ammette Mauro Milani: <<Divario troppo marcato tra le due formazioni. Anche il fondo della pista ci ha dato tanti problemi e non siamo riusciti a trovare il ritmo per contrastare al meglio la formazione estense. Dobbiamo continuare a lavorare se vogliamo farci trovare pronti quando incontreremo formazioni più alla nostra portata>>.

E’ stata forse la sorpresa dalla serata. Il derby veneto tra Cittadella Hockey e Ghosts Padova non ha fatto mancare nulla, in pista si è visto campanilismo, decisione, sacrificio e tante scintille. I granata in questa stagione stanno faticando molto a trovare la loro strada, i risultati non sono arrivati come sperati. Ciononostante non sono di certo una squadra che si lascia scoraggiare facilmente. Ecco infatti che quando meno te lo aspetti, anche quando non ci sono i favori del pronostico, arriva la prestazione che ti rilancia. Il divario in classifica c’è, ma in pista non ci si fa caso e Cittadella vuole sfruttare la propria casa per giocarsi tutto contro i patavini. Per due volte i Ghosts vanno in superiorità numerica ma non riescono a sfruttare la situazione, a differenza dei ragazzi di coach Marobin che appena gli si presenta la possibilità sono bravi ad andare a segno su assist di Tonin a favore di Grigoletto. Si capisce che la gara è tirata e che ogni singolo episodio può fare la differenza. Si va negli spogliatoi sull’1-0 e con la consapevolezza che tutto è ancora aperto. I pattini tornano a solcare la pista e Tiatto raddoppia ringraziando Vaglieri per l'assistenza e il palazzetto si infiamma, tutti sperano nella serata giusta per festeggiare. Il derby è pur sempre una partita a sé e gli animi si accendono, soprattutto quelli di Elia Calore che più volte va a sedersi in panca puniti fino ad essere costretto a scontare 10’ per cattiva condotta. Siamo a sei minuti dal termine e l'occasione è una di quelle che capita poche volte, va colta al volo, e così Tonin serve a Sambugaro un assist che non può essere sprecato. 3-0 e Cittadella inizia a sognare. Il disco impatta a terra per l'ingaggio che dà nuovamente vita al gioco e Masiero raccoglie da capitan Francesco Campulla per il 3-1, mancano cinque minuti per provare a recuperare una gara ormai andata sui binari sbagliati, ma le speranze si infrangono ad ogni giro di orologio. Cittadella porta a casa il derby e tre punti che possono fare davvero la differenza in chiave salvezza. La gioia per questa vittoria sta tutta nelle parole di Marco Grigoletto, autore del gol che ha sbloccato la gara: <<Ero fermo per infortunio e questa è stata la mia prima partita dell'anno. Sono contento di aver dato il mio contributo con il primo gol. Vincere un derby non può che far bene, e in questo momento ancora di più. La squadra c'è, doveva solo trovare fiducia in se stessa. Da qui ripartiamo per fare la seconda parte del campionato in crescita. Oggi è venuto fuori il cuore granata e abbiamo portato a casa un risultato che dà morale a noi e ai nostri tifosi, che era da tempo che non vedevano una partita così>>. L'analisi della sconfitta di Padova è invece nella dichiarazione di Daniele Carron che non ha dubbi: <<Partita dominata dal punto di vista della creazione del gioco ma molto carenti, a differenza del Cittadella, nella fase realizzativa. Ora testa bassa e ci si concentra per l'appuntamento di Coppa Italia>>.

Primo tempo da brividi e spettacolo nella gara tra Monleale Sportleale e Diavoli Vicenza. Alla vigilia i piemontesi avevano fatto capire che avrebbero dato tutto cercando di essere ordinati e concentrati nel gioco cercando di sfruttare ogni occasione che si sarebbe presentata. In effetti questo è accaduto, ma come abbiamo spoilerato solo per i primi venti minuti. Ovviamente ci si aspettava che l’incontro lo gestisse il Vicenza, squadra che punta a non perdere né ritmo né punti rispetto alla capolista Milano. I padroni di casa però tengono bene e si difendono dagli attacchi di Sigmund e compagni, ma commettono l'ingenuità di andare in doppia inferiorità a sette minuti dal riposo. Errore che risulta fatale perché Cantele non aspetta e mette in condizione Delfino di sbloccare il risultato. La pausa che manda tutti negli spogliatoi arriva ed il Monleale pensa a come recuperare lo svantaggio e soprattutto sfruttare il power play conquistato poco prima della sirena. Riprende la seconda frazione di gioco e gli ospiti commettono nuovamente fallo, una doppia inferiorità che fa fregare le mani alla formazione di coach Cintori che riesce a pareggiare i conti con Pagani, bravissimo a capitalizzare il passaggio di Oddone. E’ passato solo un minuto e con un tempo ancora davanti da giocare si pensa ad una giornata difficile per il Vicenza che invece più che sorpresa sembra infastidita dal pareggio. Delfino torna ad essere protagonista e firma il raddoppio lanciando i suoi verso una crescita esponenziale che travolge il Monleale. Ad intervalli ben cadenzati arrivano infatti le reti di Dal Sasso, Sigmund, Baldan, Tabanelli, le doppiette di Nicola Frigo e capitan Ustignani, e altri tre sigilli da parte di Delfino che chiude la gara da vero trascinatore collezionando cinque gol e due assist. Un 1-13 che si concretizza tutto nel secondo tempo e che rovina il buon lavoro fatto dai falchi di Monleale, costretti a mandare giù una sconfitta fin troppo severa come ammette il goalie Andrea Rivoria: <<Risultato forse un po' bugiardo. Abbiamo retto bene l'urto nel primo tempo e forse con qualche penalità in meno avremmo fatto anche meglio. Nel secondo tempo, dopo il pareggio, abbiamo avuto un calo improvviso sia fisico, ma penso più mentale e la loro maggior esperienza ha fatto sì che avessero il sopravvento su di noi>>. A fine gara è Claudio Tabanelli ad essere la voce per il Vicenza che dichiara quanto segue: <<Il fattore campo non ha aiutato molto e nel primo tempo abbiamo avuto un po’ di difficoltà. Appena però abbiamo preso confidenza abbiamo giocato come sappiamo fare e si è visto nel secondo tempo. La squadra si è dimostrata comunque unita anche quando andava male, sempre positivi e alla fine è andata bene>>.

Era una vigilia da Davide contro Golia lo scontro tra Edera Trieste e HC Milano, una lotta che sembrava impari, anche perché nella prima gara di stagione i meneghini non furono clementi con i nuovi arrivati. Di tempo e di gare però ne sono passati e stavolta i ragazzi di Florean avevano la possibilità di giocare a casa e con un po’ di esperienza in più nel proprio bagaglio. Milano dal canto proprio è la capolista, formazione con talenti indiscussi che dopo cinque minuti passa in vantaggio: Banchero appoggia e Fiala, sempre lui, va a segno. Tutti pensano al monologo degli ospiti, ma l'Edera si piega senza spezzarsi e dopo qualche minuto Sindici inventa due assist, per Degano prima e Delpiano poi, che li porta sorprendentemente in vantaggio. La risposta non tarda ad arrivare e Vendrame e Fiala si scambiano i ruoli ed i favori per firmare il sorpasso milanese. Si va dunque a riposo sul 2-3 e per Trieste si preannuncia un secondo tempo molto impegnativo. In apertura è ancora il duo Vendrame-Fiala a dare spettacolo con il talento ceco che esulta e poco dopo accomoda per il 2-5 di capitan Banchero. I padroni ci casa chiedono il time out cercando di frenare l'ascesa degli avversari, ma Vendrame è incontenibile e lancia Gambin a rete, e subito dopo Banchero ha il guizzo giusto per servire quello che risulterà essere il poker di reti di Fiala. La gara scorre via senza ormai mettere in discussione il risultato, ma l'Edera ha ancora la forza e l'orgoglio per provarci. Sodrznik prima accorcia su assist di Degano e poi lui stesso serve Ovsec per le reti che comunque regalano tanta soddisfazione ad un gruppo giovane e determinato. In chiusura c'è spazio anche per Ederle che mette definitivamente fine all'incontro fissando il risultato sul 4-8. A confermare che il morale in casa ederina sia alto sono le parole di Jacopo Degano: <<Sapevamo che gli avversari erano imbattibili, tuttavia abbiamo deciso di giocare a testa alta e senza timori reverenziali. Oggi siamo felici perché due giovani del vivaio hanno trovato la via del gol. Siamo cresciuti dall'inizio del campionato ad oggi e non possiamo che guardare avanti>>. Milano che affronta un'altra gara con assenze importanti, ma il coach rossoblu Sommadossi sembra comunque soddisfatto: <<La partita è stata in bilico nel risultato nella prima parte perché loro sono stati bravi nel chiudersi "a scatola" e ripartire, potendo anche contare su un ottimo portiere al quale faccio i complimenti. Il gioco l'abbiamo sempre condotto noi e una volta preso il largo nel punteggio è stato tutto più facile. Peccato per il calo di concentrazione nel finale. È stata un'altra chance per i nostri giovani anche vista l'assenza dell'ultima ora di Hodge che mi ha costretto a rimescolare le rotazioni.>>

In chiusura di serata c'è stato spazio per gustarsi l’altro derby veneto tra Asiago Vipers e Cus Verona. All'andata i ragazzi di coach Rigoni la spuntarono grazie ad una gara impostata nel migliore dei modi dove l’organizzazione di gioco ed il cinismo davanti porta furono l’ago della bilancia che regalò loro la vittoria. Ci si aspettava molto da quest’incontro: il Cus si presentava motivato dalle ultime vittorie, l'arrivo del nuovo coach Alessandro Corso e soprattutto con un roster di tutto rispetto. Asiago invece doveva dimostrare che la prova opaca vista a Cittadella fosse solo un momento passeggero. La gara si sblocca dopo sei minuti, Perini commette fallo e neanche il tempo di organizzarsi Basso serve Rodeghiero per l'1-0 che porta in vantaggio i padroni di casa. Il Verona è costretto a rincorrere ma non resta a guardare e cerca di forzare per raggiungere il pareggio che però stenta ad arrivare e così si va negli spogliatoi per il riposo. Più che ristorarsi gli scaligeri cercano le parole giuste per motivarsi e tornare in pista più carichi e determinati. La seconda metà però sembra più animata che mai e i cancelletti delle panche punti si aprono e si chiudono come le porte di un saloon. A 28’24” però sono ancora le vipere a non perdonare e in superiorità siglano il raddoppio con Berthod imbeccato ottimamente da Basso. Il doppio vantaggio stempera gli animi degli ospiti che vedono complicarsi la situazione e per la foga di recuperare commettono nuovamente l'errore di lasciare Asiago in superiorità. Così, proprio allo scadere della penalità quando il pericolo sembrava scampato, Rodeghiero serve Chelodi per lanciare definitivamente le quotazioni dei bianco-arancio. Lo stesso Chelodi, prima di esultare per la vittoria, regala l'assist per Rossetto che segna a porta vuota ad una manciata di secondi dal fischio finale. Un poker per Asiago che conquista tre punti e consolida un terzo posto più che meritato al termine di una gara tutt'altro che semplice come dichiara al termine della gara Enrico Chelodi: <<Partita difficile. Verona è arrivato galvanizzato dall'ultima partita vinta, erano carichi e con un nuovo allenatore. Noi siamo stati bravi in fase difensiva: abbiamo concretizzato i power-play, ma abbiamo vinto perché abbiamo giocato tutti insieme. Loro sono una una squadra ostica, con giocatori di esperienza, e i giovani che pattinano tanto; per questo sono molto soddisfatto per questa vittoria>>. Dallo spogliatoio veronese arriva invece la sintesi di Simone Battistella che sostiene quanto segue: <<Avere coach Corso è un punto di riferimento e ci sta facendo girare in un modo completamente diverso. Con l’esperienza e con la voglia che avevamo di giocare potevamo anche vince la gara, ma purtroppo ci manca la via del gol. In più ci sono stati tanti falli da entrambe le parti e questo ha rovinato il gioco.>>

Tanti gol, derby entusiasmanti e gare imprevedibili. Nicola si sarebbe divertito e si sarebbe emozionato come al suo solito. Noi speriamo solo che abbia apprezzato le nostre dediche ed ogni volta che ci sarà da intonare un coro lo faremo anche per lui.


Serie A- I risultati della 10a giornata (sabato 27 novembre 2021)
Ferrara Warriors - Lepis Piacenza 14-2
Cittadella Hockey - Ghosts Padova 3-1
Monleale Sportleale - Diavoli Vicenza 1-13
Edera Trieste - HC Milano 4-8
Asiago Vipers - Cus Verona 4-0

 
La classifica dopo dieci giornate: HC Milano punti 29, Diavoli Vicenza punti 25, Asiago Vipers punti 23, Ferrara Warriors punti 21, Ghosts Padova punti 18, Cus Verona, Monleale Sportleale e Edera Trieste punti 9, Cittadella Hockey punti 7,  Lepis Piacenza punti 0


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Credit Foto Vanessa Zenobini