Se la massima serie chiude la regular season, in questo fine settimana il campionato cadetto invece inizia il suo girone di ritorno. Qualche assenza, Torre Pellice e Castelli Romani per rinvio gara, ma anche qualche piacevole ritorno come quello dei Fox Legnaro che finalmente rivediamo in pista dopo lo sfortunato periodo (causa Covid) che li aveva costretti al riposo per oltre un mese. Un primo turno che ha subito regalato qualche sorpresa ed ha risvegliato da un leggero torpore la classifica dandole una piccola scossa. Non un semplice giro di boa insomma: da adesso in poi ogni partita ed ogni punto saranno indispensabili per il miglior piazzamento nei play off, ma sopratutto per accedere agli stessi. E come abbiamo visto in questo fine settima, tutto può succedere.
B come Bentornati - Lo diciamo ai Fox Legnaro che riescono a far coincidere il loro ritorno con la gara contro i Corsari Riccione. I veneti, lontani dalla pista da inizio anno, avevano qualche perplessità sul loro stato fisico e di allenamento e quest’incontro era un ottimo test per ottenere delle risposte. A quanto pare, le settimane di stop non hanno scalfito il loro smalto, o forse la voglia di tornare a giocare era tale da sopperire alla mancanza di allenamento. I ragazzi di coach Buzzo partono benissimo e nei primi minuti sono già in doppio vantaggio grazie a Ometto e Carron, serviti rispettivamente da Zanon e dal nuovo arrivato Pistellato. Uno sprint iniziale che dà morale e concede loro la tranquillità di gestire la situazione. I Corsari provano a riordinare le idee, nonostante una penalità che li costringe a chiudersi in difesa, ma reggono e contengono per gran parte del primo tempo. Il riposo è vicino, sul tabellone si contano i minuti mancanti ma risultano fatali alla formazione romagnola che concede a Pietrobon, servito prima da Pistellato e poi da Carron, un uno-due che fa balzare a +4 il Legnaro. La cosa non deve aver fatto bene all’umore dei Corsari che negli spogliatoi avranno avuto il loro che dire, mentre dal canto loro, i Fox sfruttano al meglio la giornata e le occasioni che si presentano loro. Ne è la prova il fatto che non passano trenta secondi dall’inizio della ripresa che Pistellato trova il passaggio giusto per Carron; ma c’è di più, i veneti commettono fallo e invece di subire trovano lo spunto per andare comunque a rete con Pietrobon. Riccione capisce che deve fermarsi un attimo e riorganizzare le idee, così chiama un time out, una soluzione che si rivela necessaria e positiva in quanto prima dello scadere del power play frutta la rete di Giacobone, su assist di Muro, che porta il risultato sul momentaneo 6-1. I veneti però hanno quel qualcosa in più ed allungano immediatamente il passo: prima in superiorità con Ometto, su assist -neanche a dirlo- di Pistellato (quattro al termine della gara), e poi con Pietrobon (poker di reti). I giocatori in pista non se le mandano a dire e qualche fallo continua ad essere fischiato per entrambe le parti, l’ultimo di questa serie viene fruttato proprio dagli ospiti che trovano la seconda soddisfazione della giornata con Eraldo Zamagni, pronto sull’appoggio di Fabrizioli. La gara volge al termine ma c’è ancora tempo per far esultare i padroni di casa con Saretta, che strizza l’occhio a Zanon, e per chiudere con Ometto (tripletta) che fissa il risultato sul definitivo 10-2. Nulla da fare per il Riccione che si trova difronte un Legnaro in grande spolvero e più agguerrito che mai. A parlare per loro è il capitano Giacomo Voltan che dichiara: <<Partita difficile, poiché siamo rientrati in campo dopo più di un mese di inattività e lontani dalla forma fisica ottimale. Nonostante ciò siamo riusciti a creare il nostro gioco attraverso una buona circolazione del disco. Il risultato ci dà grande fiducia in vista delle prossime partite>>.
In apertura vi parlavamo di sorprese e nella gara tra Invicta Modena e Libertas Forlì, il derby dell’Emilia Romagna, ce n’è stata più di una. Forse la gara più bella della giornata che ha regalato gioco, gol e molto altro. I padroni di casa ricoprono il quarto posto in classifica ed inseguono, distanziati di sei lunghezze, gli avversari, privi di Stricker, che vogliono continuare a seguire la scia delle prime due: Tergeste e Torre Pellice (che in questo fine settimana resterà a guardare). I “canarini” si presentano al gran completo con una panchina piena e fa intendere che non risparmierà energie. Astolfi e compagni partono decisi ed a testa bassa e trovano subito il vantaggio con un passaggio di Sala che manda a rete Giannatempo. Il Forlì incassa e prova a cercare gli spazi in una pista non congeniale per il proprio gioco, ma arriva un power play che gli regala la possibilità di pareggiare con Pazzaglia, servito per l’occasione da Carboncini. La serata però non è facile per i romagnoli che trovano difronte un Modena a trazione anteriore che passa nuovamente in vantaggio con Bortolai, come a far capire che per portare via punti dal Pala Sacca bisognerà sudare parecchio. Le squadre provano a tenersi a distanza, capiscono che ogni disattenzione può essere pagata cara: Forli esce indenne da una penalità e tiene duro fino ad agguantare il pareggio al 18' del primo tempo. Stavolta a mettere il suo nome sul referto è Mazzoni che ringrazia Yahyaoui per l'assist. Neanche il tempo di smettere di complimentarsi che i gialloblu mettono nuovamente la freccia per il sorpasso, 3-2 a firma di Idrizosky assisto di Cipriano e tutti a risposo. Il primo tempo regala continui colpi di scena degni di un vero derby, e nella ripresa ci si aspetta altrettanto. L’inizio è incandescente, i romagnoli partono in inferiorità a causa di una penalità maturata sulla sirena, e poco dopo passano in 4vs2. Resistono e gli emiliani invece di approfittare commettono fallo a loro volta. Le palpitazioni aumentano, si ripristina la parità numerica e in un batter d'occhio si ribalta la situazione, stavolta è Modena ad andare in inferiorità. Per la legge dei grandi numeri deve succede qualcosa e così il Forlì con Yahyaoui trova l’assist giusto per il pareggio di Cimatti. Ah! Sono solo passati quattro minuti di gioco. Tante energie che se ne vanno e adrenalina che scorre come il tempo: arrivano i minuti finali. Si pensa già all’over time quando a 3' dalla fine Sala riesce ad imbroccare il tiro giusto per l’ennesimo sorpasso modenese. Sembra ormai fatta, si deve gestire il gioco, difendere un risultato frutto di una prestazione con la P maiuscola ma Mazzoni non è d’accordo e serve Carboncini per il definitivo 4-4 che saluta i tempi regolamentari. L’over time sembrava un destino già segnato, ma a quanto pare non l’unico, perché anche i minuti addizionali non bastano per incoronare un vincitore. Ed allora cosa può suggellare un derby se non i rigori? Modena sbaglia il primo ed insacca il secondo, mentre Forlì fa centro tutte tre le volte, l’ultima e definitiva con Carboncini e dunque si porta a casa due punti da brividi. A parlare per i romagnoli è Mattia Pazzaglia che non nasconde una felicità a metà: <<Partita intensa e combattuta fin da subito, giocata con continui ribaltamenti di fronte. Siamo stati un po’ sfortunati in alcune occasioni ma alla fine abbiamo vinto anche se con un po’ di rammarico per il punto perso. Complimenti a Modena che ci ha dato un bel po’ di filo da torcere>>. Da Modena invece giunge il commento di Giulia Cipriano: <<Il derby emiliano romagnolo è sempre molto sentito. Durante tutto l'incontro non c'è mai stata una predominanza di una squadra rispetto all'altra, infatti la differenza reti è stata al massimo di un gol. Ci sono state numerose situazioni di power play per entrambe le squadre, ma Forlì è stata decisamente più concreta nello sfruttarle. Credo che in questa partita i dettagli abbiano fatto nettamente la differenza, si sarebbe potuta concludere molto prima, se fossimo stati più lucidi e avessimo gestito meglio alcune situazioni>>.
Tutto da copione a Roma dove la capolista Tergeste ha strappato altri tre punti importanti per difendere il primato in classifica. Capitolini in piena emergenza, costretti all’ultimo a dover fare a meno dell’infortunato Mendes, che si accoda ad altre assenze importanti che vanno a falcidiare il roster giallorosso. Triestini che invece, nonostante le assenze, prima su tutte quella di Leben, si presentano con una squadra più strutturata. La gara inizia ed i giuliani passano subito in vantaggio con Nicholas Angeli, sembra una storia già vista e si pensa ad un monologo della capolista, ma qualche minuto dopo capitan Rossi imbecca Trinetti per il pareggio. I Mammuth ci provano, non hanno nulla da perdere e non si tirano indietro, andando più volte a fare visita al goalie triestino. Si arriva a metà del primo tempo e gli ospiti, dopo diverse prove generali, trovano il raddoppio e successivamente l’allungo con l’asse Pittani-De Vonderweid e capitan Fabietti. Padroni di casa che capiscono che devono fermarsi un attimo e chiedono il time out, ma gli ospiti restano concentrati sull’obbiettivo e allungano il passo con Grusovin su assist di Nathan Angeli. 1-4 che in vista della pausa deve comunque essere difeso, ma i giallorossi commettono fallo ad un giro di orologio dalla sirena ed in venti secondi, sfruttando un rebound fortunoso in balaustra Fabietti (doppietta) è il più lesto ad appoggiare a rete. Nei minuti di sosta Rossi e compagni cercano di recuperare prima di tutto le energie spese, ma anche come arginare gli attacchi del Tergeste, nonostante il risultato la gara non sta andando malissimo. Al rientro è però Nicholas Angeli a colpire nuovamente, raccogliendo un rimbalzo sotto porta che gela i Mammuth. Mancheranno i giocatori, ma non l’orgoglio ed i padroni di casa giocano a viso aperto: e così con il duo Arcese-Trinetti siglano la seconda rete della serata. La gara è comunque divertente e da fuori apprezzano. La risposta delle tigri però è duplice con Nicholas Angeli (tripletta) e Cavalieri su appoggio di De Vonderweid, ma i Mammuth non guardano più al risultato e pensano a giocare ed a godersi l’ultima metà del secondo tempo che non è avaro di occasioni per entrambe le formazioni. I titoli di coda iniziano a scorrere, ed a 26 secondi dal fischio finale Pittani porta a nove le reti ospiti, ma non è l’ultimo sussulto della serata. I Mammuth non vogliono uscire dalla pista prima di aver detto la propria e quasi sul filo della sirena Gobbi trova il passaggio, giusto ed angolassimo, per il colpo secco di Arcese. 3-9, una sconfitta per Roma che però esce a testa alta al temine di una gara giocata in emergenza ma con tanto sacrificio ed orgoglio come ammette anche Lorenzo Pieralli: <<Alla vigilia non potevamo sperare diversamente, anche stasera eravamo davvero troppo pochi e la sfortuna non ci sta aiutando. Perdere per infortunio un altro compagno prima di questa sfida poteva abbatterci, ma non abbiamo guardato ai numeri e ci siamo rimboccati le maniche. Potevamo evitare due o tre reti, ma con i se e con i ma non si va da nessuna parte, abbiamo dato il massimo e siamo comunque orgogliosi del carattere che abbiamo messo in pista. Speriamo in futuro di poter affrontare le altre gare con un numero maggiore di giocatori>>. A commentare per Tergeste è invece Paolo Cavalieri: <<Una partita difficile a ranghi ridotti per entrambe le formazioni. Siamo riusciti a portarci in vantaggio ed a controllore il gioco lungo tutto il corso della partita concludendo con un 9 a 3. Adesso testa alla prossima gara>>.
La vittoria era nell’aria - A Viareggio, dopo le belle prestazioni delle ultime gare, si attendeva l’arrivo della CV Skating. Anche la squadra di Civitavecchia però, come Roma, non sta godendo di un periodo fortunato sotto il punto di vista del roster. Anche loro infatti faticano ad uscire da questo stato di emergenza che li sta colpendo da qualche settimana. Ecco dunque che ad approfittare è la squadra di casa che invece sembra rinvigorirsi gara dopo gara nonostante la panchina ridotta. Dopo un inizio a singhiozzo, e dopo i problemi a carattere sanitario che hanno colpito i toscani, si stanno raccogliendo i frutti del duro lavoro. Le due formazioni si affrontano alla pari, anche sotto il punto di vista dei giocatori: sette per parte. La gara è quindi equilibrata, fin da subito è un braccio di ferro che fa capire che fino all’ultimo ci sarà da soffrire. I viareggini non hanno il viaggio nelle gambe e possono sfruttare a loro favore la pista di casa, cosa da non sottovalutare, e la rete che sblocca il risultato arriva proprio per i padroni di casa quando è da poco passata la metà del primo tempo. A rompere gli equilibri ci pensa l’esperto Podda che raccoglie da Lucchesi e fa 1-0. L’occasione del raddoppio si presenta qualche minuto sotto forma di power play ma il Civitavecchia si chiude bene e non lascia spazi, anzi poco dopo sono gli Snipers a poter usufruire della stessa opportunità, ma nulla di fatto. Si va negli spogliatoi con i padroni di casa in vantaggio. Si riprende il gioco e i ragazzi di coach Bellini spalancano le porte ai laziali concedendo un’altra superiorità che stavolta non si lasciano scappare e la confezionano tutta in casa Tranquilli: Elia appoggia e Luca segna. La domenica si ravviva, tutto può accadere, anche lo spostamento degli equilibri che passano nelle mani degli ospiti grazie al gol a metà ripresa di Elia Tranquilli. Sembrano cambiare le sorti del match, ma il Viareggio ha nelle sue file un Podda irrefrenabile che nel giro di trenta secondi pareggia su assist di Guidotti e poi firma il sorpasso tutto da solo. Episodio che risulta essere la chiave di volta della gara perché nonostante i toscani siano costretti per ben due volte in inferiorità, sono altrettanto bravi a difendere in tutti i modi il risultato e la vittoria che finalmente cancella lo zero in classifica e fa abbandonale l’ultima posizione. Tanta comprensibile gioia nelle parole di Federico Cecchini che si gode il momento e ci tiene a fare qualche dedica: <<Una partita dura e molto fisica da entrambe le parti, il risultato è sempre stato in bilico e credo che chi ha visto la partita si sia divertito. Nonostante le numerose assenze, iniziano finalmente a vedersi i risultati degli allenamenti. Sapevamo che la prima parte della stagione sarebbe stata di rodaggio, soprattutto per i più giovani che affrontavano per la prima volta il campionato di serie B e che nel girone di ritorno avremmo potuto toglierci qualche soddisfazione. In casa nostra venderemo sempre più cara la pelle. Questa vittoria la dedichiamo ai nostri compagni di squadra che non hanno potuto giocare, ai nostri tifosi, ma soprattutto a tutto lo staff che indubbiamente sta facendo un lavoro eccezionale nonostante le numerose difficoltà>>. L’analisi della sconfitta spetta invece ad un rammaricato Luca Tranquilli che ammette: <<Una sconfitta che brucia perché nonostante le tante assenze ed una pista in cemento a noi non congeniale eravamo riusciti a portarci in vantaggio, prima di dilapidarlo con due errori sciocchi. Nel finale ci è mancato un pizzico di fortuna per raggiungere un pareggio che sarebbe stato meritato. Speriamo di recuperare alcuni degli assenti con la sosta e guardiamo avanti>>.
Se il buongiorno si vede dal mattino allora possiamo esser certi che questo girone di ritorno ci farà divertire parecchio. Ora per la Serie B osserverà un turno di riposo per dare spazio alla Coppa Italia, ma sarà anche un’occasione per far recuperare al Legnaro le due gare rimaste in sospeso contro Viareggio e Modena. Poi si riparte di slancio verso i prossimi impegni.
Serie B – I risultati della 10a giornata (sabato 29 gennaio 2022)
Fox Legnaro - Corsari Riccione 10-2
Invicta Modena - Libertas Forlì 4-5 (dopo rigori)
Mammuth Roma - Tergeste Tigers 3-9
Il risultato di domenica 30 gennaio 2022
SPV Viareggio - CV Skating 3-2
La classifica Serie B dopo nove giornate: Tigers Tergeste punti 30, Torre Pellice punti 24, Libertas Forlì punti 23, Invicta Modena* punti 16, Fox Legnaro** punti 15, CV Skating punti 12, Castelli Romani e Mammuth Roma punti 6, SPV Viareggio* e Corsari Riccione punti 3
*una gara in meno
** due gare in meno
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Credit foto Marco Carron