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Serie A - Semifinali scudetto: I Diavoli vincono Gara 4 contro un generoso Asiago e volano in finale. Il tricolore sarà ancora una questione tra Vicenza e Milano

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Certe sfide non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano. Apriamo così, con una (semi) citazione al termine di quella che è stata una serie di semifinali scudetto che ha riempito le nostre serate e i nostri occhi di sport e spettacolo. Alla fine della contesa contro gli Asiago Vipers, sono i Diavoli Vicenza ad aver staccato il biglietto per il giro sulla giostra delle Finali. Una serie terminata 3-1 che porta la formazione berica al cospetto del Milano e così, per l’ennesima volta in questa stagione, per non dire negli ultimi tre anni (stop per la pandemia a parte) saranno queste due corazzate a contendersi il tricolore. Ferrara aveva provato a frenare l’avanzata meneghina, ma sono stati i ragazzi dell’altopiano a far ipotizzare una Finale meno scontata, facendo intravedere una minima possibilità di cambiamento. Non è andata come loro stessi speravano, ma noi ci siamo comunque divertiti e usciamo da questo penultimo atto con la concreta speranza che forse il futuro ci regalerà più competizione ed finali di stagione sempre più incerti nell’esito e nelle protagoniste.

Sogno di una notte di metà primavera - Terminano così, a Gara 4, le speranze di toccare con mano un risultato che sull’altopiano manca da anni: la Finale scudetto. Eppure gli Asiago Vipers, dopo le semifinali dello scorso anno contro Milano, stavolta ci sono andati più vicino ed hanno fatto sudare e stancare i Diavoli Vicenza più di quanto ci si potesse immaginare. I ragazzi di Maran infatti si sono dovuti meritare questo passaggio del turno e chissà, forse ringrazieranno proprio Asiago per essere stati costretti ad alzare il livello (già ottimo) in vista del rush finale. La gara di ieri sera era un’ultima chiamata per entrambe ed il Vicenza aveva più volte dichiarato che avrebbe voluto chiudere i conti ed evitare altri rischi, per non dire errori. Sigmund e compagni hanno centrato l'obiettivo anche se i brividi non sono mancati neanche stavolta, come il palo colpito da Basso al terzo minuto. Vicenza cerca di tenere il disco ed impostare il gioco, ma soprattutto di tenere a bada i bollenti spiriti dell’Asiago che vuole giocarsi a tutti i costi le chance per allungare la serie fino a Gara 5. I padroni di casa, per mano di Lievore e di Basso, si rendono pericolosi e testano i riflessi del goalie Michele Frigo, ma il risultato lo sbloccano i Diavoli a 7’13” trovando il pertugio tra i gambali di Facchinetti. Ad andare a segno è Delfino, bravo (e fortunato visto che l’ultimo a rendersi conto di aver segnato è proprio il bomber dei Diavoli) a chiudere il dialogo offensivo con Sigmund. I primi dieci minuti sono una guerra ad armi pari e le due non se le mandano a dire. E’ un batti e ribatti che coinvolge ogni fibra muscolare, anche per chi sta a vedere. L’equilibrio in pista viene rotto da due power play, uno per ciascuno, ma sono occasioni che non fanno altro che aumentare l’intensità del gioco. Gli spazi in Via Cinque si allargano e anche chi sta in inferiorità ha la possibilità di far paura, come gli ospiti con Sigmund, e successivamente i padroni di casa con Lievore. Il pareggio arriva a 12’47”, con il secondo power play di serata a favore dell’Asiago, grazie al guizzo di Rodeghiero che sfrutta sottoporta un rebound scaturito dal tiro al volo di Rossetto su imbeccata di Chelodi. Ma se da una parte sembra riaprirsi la gara, dall’altra si apre un corridoio che Sigmund, su assist di Delfino, imbocca per sorprendere tutti, Facchinetti compreso (nell’occasione non impeccabile), per la rete del nuovo sorpasso dei Diavoli. Una botta al cerchio (tabellino) e una alla botte (morale) che spinge il Vicenza fino al riposo. Negli spogliatoi coach Rigoni ha il suo bel da fare, anche per organizzare la propria squadra che al rientro in pista dovrà affrontare una inferiorità confezionata in chiusura di tempo per uno sciagurato fallo di Basso, a disco lontano, proprio sulla sirena. C’è poco da fare però per riparare all’errore perché Delfino (doppietta), su suggerimento di Sigmund, ci mette poco più di un minuto a prendere la mira e far partire un tiro teso che si trasforma nel “classico” palo-goal che sancisce l’1-3 sul tabellone di via Cinque. I campioni d’Italia prendono le distanze e guadagnano sicurezza, sanno che senza errori sarà difficile farsi sfuggire di mano la vittoria e il passaggio del turno. Asiago ci mette del suo per agevolare la cosa commettendo nuovamente fallo, ma gli avversari non sono da meno e benevolmente concedono il 3vs3. Le occasioni per i padroni di casa di tornare in partita ci sono, si vedono e vengono sentite da Michele Frigo, ma l’estremo difensore della formazione vicentina si supera più volte e viene “graziato” da Rodeghiero al quale non riesce il tap-in a porta praticamente vuota su assist di Chelodi. A mettere fine alla serata e alle residue speranze di Lievore e compagni è Dal Sasso che, ancora con la complicità di Sigmund bravo ad intercettare una azione manovrata degli avversari, entra in area ed a otto minuti dal termine appoggia in rete il definitivo 1-4. La parte finale di gara è una scossa di adrenalina che a fatica viene trattenuta dai giocatori in pista i quali si lasciano andare in qualche scambio di opinioni poco amichevole, ma in un derby di semifinale scudetto sarebbe strano il contrario. Vicenza vince Gara 4 e può così iniziare a pensare a difendere il tricolore cucito sul petto dagli attacchi del Milano. Asiago invece si congeda tra gli applausi e, a differenza della scorsa stagione, ha fatto un passo avanti. Che sia un preludio per tornare ai fasti di un tempo? Non lo sappiamo ma avremo tempo per scoprirlo. Soddisfatto comunque il presidente dei Vipers Fabio Forte: <<Abbiamo fatto un ottimo finale di stagione che ci ha, almeno in parte, ripagato dalla amarissima eliminazione in Coppa Italia. Personalmente sono orgoglioso di quanto visto in questa semifinale ma se posso essere onesto fino in fondo non posso nascondere un po’ di “mal di pancia” per quanto accaduto sul finire di primo tempo di Gara 2. Senza quegli abbagli che ci hanno portato dal possibile 3-0 all’effettivo 2-2 credo non si sarebbe mai persa quella partita. Gli errori, vero, sono parte integrante di qualsiasi prestazione, sia che siano di un giocatore sia che siano di un arbitro. Non per questo però si devono accettare senza evidenziare che si possa far meglio. Ora un po’ di meritato riposo per i ragazzi e poi ci metteremo al lavoro per programmare la stagione futura!>>

Le semifinali, tra gare e colpi alle nostre coronarie, sono scivolate via in un batter d’occhio. Adesso ci godiamo una settimana di riposo per poi lanciarci in quello che sarà il culmine della stagione: la Finale Scudetto! Avete capito bene, il momento è arrivato e noi già sentiamo salire la tensione.

Serie A - Play Off Scudetto, il risultato di Gara 4 delle semifinali scudetto (sabato 07 maggio)
Asiago Vipers - Diavoli Vicenza 1-4


Vicenza vince la serie 3-1 ed accede alle Finali scudetto contro Milano

Prossimi appuntamenti - Finali scudetto (serie best of 5):

Gara 1: 14 maggio (Diavoli Vicenza - HC Milano)
Gara 2: 18 maggio (HC Milano - Diavoli Vicenza)
Gara 3: 21 maggio (Diavoli Vicenza - HC Milano)
Ev. Gara 4: 25 maggio (HC Milano - Diavoli Vicenza)
Ev. Gara 5: 28 maggio (Diavoli Vicenza - HC Milano)

 

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Credit foto Vanessa Zenobini