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STOP ABUSE: Anche gli sport rotellistici in campo contro gli abusi nello sport

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Il Parco Martesana di Milano sarà il luogo principale delle riprese di “Stop Abuse” la campagna sociale per la lotta contro gli abusi nello sport.
Decine di ragazzi che praticano sport rotellistici, baseball, calcio, basket, rugby, pallavolo, sotball, calcio integrato, e arrampicata sportiva saranno i protagonisti dello spot che sarà realizzato da Claudio Casazza e Insolito Cinema per conto dell'associazione Cavallo Rosa - Change the Game. Un video con immagini di sport che non parleranno di agonismo ma veicoleranno l’idea dello sport non competitivo dove prevalgono l’amicizia, la comunanza, la passione. Lo sport come gioco e stare insieme non vincolato al solo risultato.
Gli atleti provengono dalle squadre appartenenti ad alcune Federazioni sportive, tra le quali la FISR, sempre in prima linea nel contrasto e nella prevenzione degli abusi nello sport.
I ragazzi, oltre che nelle attività sportive svolte sia in strada che in campi veri e propri, saranno impegnati anche nella realizzazione di un "murale" sulla parete esterna della Cascina Martesana che porterà proprio la scritta “Stop Abuse in Sport”. Sarà una scritta gigantesca su un muro che servirà a stimolare la riflessione collettiva sul problema per essere un punto di riferimento della città nella lotta contro gli abusi sui minori in ambito sportivo, per l’inclusione e contro ogni forma di discriminazione.
Lo spot sarà poi accompagnato nelle diverse versioni, da Instagram alla televisione, da un brano di Giovanni Faggionato, ex rugbista, adesso musicista ispirato. Un brano hip hop con la musica e testo creati esclusivamente per questo spot.
Il progetto è l’ultima tappa di un percorso importante di Cavallo Rosa - ChangeTheGame, realizzato insieme al CIPM (Centro Italiano per la promozione della Mediazione), con il sostegno del Dipartimento della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri nell’ambito della campagna nazionale Giochiamo d’Anticipo, tesa a proteggere i bambini e le bambine da ogni forma di abuso nello sport.

 

LL