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Serie A. Milano e Vicenza devono sudare, Torre Pellice supera ai rigori Edera, Ferrara, vita dura contro i Tigers.

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La giornata dimostra una volta di più che non ci sono squadre cuscinetto in questo campionato. Nel master Round, con Asiago a riposo vincono sia Vicenza che Milano, ma che fatica! I veneti vanno sotto di due gol a Verona con il CUS che gioca a viso aperto e ne prende sei, ma ha anche tante occasioni, a Milano i padroni di casa hanno ragione di misura su un indomito Cittadella che forte di un Belloni in stato di grazia e un Calore scatenato si arrendono solo in finale di partita.
Nel Qualification Round fermo Monleale la capolista Edera viene trascinata fino ai rigori da Torre Pellice, che alla fine la spunta e guadagna due punti importanti e meritati. Ottima figura di Tergeste, che ce la sta mettendo tutta per risalire la china e impensierisce il Ferrara, che va a vincere ai supplementari dopo aver recuperato un cospicuo svantaggio.

MASTER ROUND
Milano House@Quanta – HP Cittadella 3 - 2
Milano la spunta a fatica. Un Cittadella in ottima forma e reduce dalle vittorie con Asiago e Verona si presenta a Milano per una partita difficilissima. I padroni di casa devono faticare, comunque, non poco per portare a casa la vittoria che le permette di non perdere punti importanti nei confronti di Vicenza. La partita sembra mettersi subito nel verso giusto per il Quanta che a sei minuti dall’inizio si porta in vantaggio con Fiala (1 – 0). Però gli ospiti hanno una giornata strepitosa. Giocano e pattinano con grande ordine e tranquillità e si presentano spesso davanti alla porta di Mai. Passano circa due minuti quando Calore segna il gol del pareggio (1 – 1) con una splendida azione che si candida per la giocata della settimana. Milano gioca bene e si presenta spesso davanti alla porta di Belloni in vantaggio numerico. Ma il portiere veneto è in giornata straordinaria e vanifica le speranze di vantaggio. Vantaggio che arriva, invece a metà del primo tempo per il Cittadella grazie al prezioso Baldan (1 – 2), autore di una partita di grande sacrificio. Passano due minuti e Milano raggiunge il pareggio con Fiala, anche stasera decisivo, per il 2 – 2 che chiude la prima frazione.
Nella ripresa Milano imbastisce il suo gioco, ma non riesce a finalizzare (complice anche qualche palo), mentre Cittadella si affida alle rapide ripartenze e impensierisce a più riprese la difesa meneghina. Bisognerà comunque aspettare tre minuti dal termine della gara per il gol di Bernad in power play (anche stavolta gli ospiti sono vittime di qualche fallo di troppo) per il definitivo 3 – 2. Un Cittadella di grande spessore rende la vita difficile al Quanta, autore di una prestazione meno brillante di altre volte, ma come sempre cinica nei momenti che contano.

Brianzoni (Milano): "Partita che si è rivelata fin da subito molto complicata, non siamo riusciti a giocare di squadra come è nostro solito fare e, infatti, siamo andati sotto nel punteggio. Nel secondo tempo siamo entrati più decisi facendo più passaggi e giocando meglio, anche se abbiamo fatto fatica a concretizzare, colpendo numerose volte il palo. Alla fine,però, siamo riusciti a portare a casa i tre punti. Ora abbiamo una settimana senza partite in cui possiamo e dobbiamo schiarirci le idee per prepararci al meglio per le prossime partite che saranno molto importanti".

Fior (Cittadella): "È stata una delle nostre migliori sconfitte. Perdere con i Campioni d'Italia per un solo gol di scarto a 3 minuti dalla fine ci ha fatto capire che siamo una squadra che non deve aver paura di nessuno. Siamo stati in vantaggio, abbiamo segnato un penalty killing, abbiamo resistito a 2 penalty senza subire gol. Probabilmente Milano ci ha sottovalutato, dopo averci sempre battuto con più di 7 gol di scarto, ma l'hockey ci piace anche per questo e noi non diamo mai nessuna partita per scontata. Abbiamo fatto un errore di troppo che ci è costato la vittoria, ma ora abbiamo la consapevolezza di quale sia il nostro valore, in campo fuori".

 

CUS Verona – Diavoli Vicenza 2 - 6
Verona spaventa Vicenza, poi crolla. Il risultato non rispecchia a pieno una partita bella e combattuta, con tante occasioni da una parte e dall’altra. Gli ospiti le sfruttano, Verona no. Questo nulla toglie al fatto che i padroni di casa ritrovano gioco e grinta dopo la prestazione un po' opaca contro il Cittadella, Vicenza, orfana di Sigmund scalda i motori per i play off e dimostra di avere il carattere per uscire da situazioni spinose. Si perché il Verona ci crede, ci prova e passa subito in doppio vantaggio grazie alle reti di Raccanelli e Magnabosco (2 - 0). Gli ospiti, dopo la doccia fredda, iniziano a macinare il loro gioco fatto di possesso e tecnica e, sebbene Verona continui ad essere pericolosa con sortite offensive frequenti, inizia anche il recupero di Vicenza. Prima della metà del primo tempo i Diavoli hanno già rimesso a posto le cose grazie ai gol di Hodge e Lorenzo Campulla (2 - 2). E' ancora Lorenzo Campulla (in giornata di grazia) che sigla la rete del sorpasso, portando il risultato sul 2 - 3, col quale si chiude il primo tempo.

Nella ripresa la musica non cambia, con Vicenza che macina gioco e i padroni di casa pericolosi in contropiede, ma che non riescono più a finalizzare. Cosa che invece riesce benissimo a Vicenza, che ne approfitta per allungare gradualmente il distacco. Va in gol prima Pace (2 - 4), poi Dal Sasso che sfrutta una superiorità numerica (2 - 5). A un minuto dalla fine arriva il gol del definitivo 2 - 6 targato Delfino. Una partita combattuta, al di là del risultato con un Verona che ha onorato il campo e Vicenza cinico in grado di uscire alla svelta da una situazione delicata.

Pernigo (Verona): "E' stata una partita dura. All'inizio siamo riusciti a prenderli su un paio di contropiedi, ma il Vicenza spinge tanto e ha tanto talento. E' difficile con loro fare risultato, ma abbiamo fatto una bella prestazione".

Lorenzo Campulla (Vicenza): "La partita non è iniziata con il piede giusto e siamo entranti in pista poco concentrati.  Poi siamo riusciti ad imporre il nostro gioco e a metterli in difficoltà anche se abbiamo ancora molto lavoro da fare e non possiamo essere soddisfatti solo per la vittoria”.

 

La Classifica

1 Milano House@Quanta 41
2 Diavoli Vicenza 39
3 Asiago Vipers 26
4 HP Cittadella 23
5 CUS Verona 14

riposo: Asiago Vipers

 

QUALIFICATION ROUND

Old Style Torre Pellice - Edera Trieste 5 - 4 d.t.r.

Torre Pellice la spunta ai rigori. Partita vibrante quella tra la capolista di girone Edera e il Torre Pellice, che sta raccogliendo in questo campionato una figura più che dignitosa, mettendo in difficoltà squadre ben più blasonate. E qualche volta riesce anche nello sgambetto, come in questo caso. L'Edera soffre e va sotto, ma nel finale di gara ha comunque la forza per recuperare una partita che si metteva parecchio male. Sono gli ospiti, comunque a passare in vantaggio con Delpiano (0 - 1) dopo cinque minuti di gioco. Quattro minuti dopo Penna sigla il gol del pareggio (1 - 1), tutto da rifare. Ma c'è ancora spazio per le emozioni in questa prima frazione. Trieste passa di nuovo in vantaggio con Leben (1 - 2) e ancora una volta i padroni di casa trovano la forza di impattare il match con Rocca (2 - 2), autore di un acrobatico gol su ingaggio. Sulle ali dell'entusiasmo i ragazzi di Torre Pellice ci credono e se la giocano, raggiungendo il doppio vantaggio prima grazie a Ihnacak (3 - 2), poi con Rocca (4 - 2).

Nella ripresa Trieste scende in campo decisa a non lasciare scivolare l'inerzia della partita. A metà del secondo tempo un uno due micidiale a distanza di pochi secondi riporta sotto gli ospiti (4 - 4), grazie ai gol di Sindici e Cocozza. Nulla di fatto nei tempi supplementari, quindi le sorti del match vengono affidate ai rigori. Trieste non riesce a superare l'estremo difensore piemontese, dal canto loro i padroni di casa segnano con Inhacak e Zorloni e portano a casa una vittoria sofferta e meritata. 

Russo (Torre Pellice): "Finalmente per la prima volta nella stagione giochiamo con la rosa al completo, si vedeva dai primi minuti che la partita sarebbe stata aperta a qualsiasi risultato, orgoglioso dei miei ragazzi che hanno saputo restare concentrati durante overtime e rigori, con questa vittoria ci avviciniamo a grandi passi alla salvezza".

Cocozza (Trieste): "Partita sicuramente giocata male da parte nostra. Come spesso sta succedendo in queste ultime uscite, gli avversari arrivano al sabato sempre più carichi di noi, con più voglia di fare punti e fare risultato, e ieri si è visto. Il primo tempo ci siamo completamente addormentati, subendo ben quattro gol, tutti evitabili. C'è senza dubbio da cambiare marcia se vogliamo riuscire a ottenere risultati soddisfacenti. L’unica consolazione è che comunque avremmo dovuto vincere contro Ferrara per assicurarci il primo posto. Ricordiamoci dunque il nostro dovere, nella partita di sabato e in quella successiva in campo estense. È forse meglio aver fatto una prestazione di questo livello adesso, proprio per darci uno scossone in vista delle due settimane che precedono le concitate fasi finali del campionato".

 

Tergeste Tigers - Ferrara Warriors 4 - 5 d.t.s.

Tergeste vende cara la pelle contro Ferrara. Tergeste ce la sta mettendo veramente tutta per terminare il campionato nel migliore modo possibile e e allontanare lo spauraccio retrocessione. Raccogliere punti contro Ferrara non era cosa semplice, ma gli ospiti ci hanno abituato a prestazioni da montagne russe e questa partita è il concentrato della discontinuità di Ferrara. Bene i padroni di casa, che ci provano, per poco non ci riescono e comunque guadagnano un punto importante. Bisogna aspettare comunque la fine del primo tempo per vedere il primo gol dei padroni di casa che si portano in vantaggio con Nahtigal (1 - 0). Un  minuto dopo arriva addirittura il raddoppio grazie a Pittani (2 - 0).

Nella ripresa Ferrara accorcia le distanze con Holding (2 - 1). Sempbra il preludio della rimonta, invece Trieste gioca bene e con la giusta dose di cattiveria, al dire il vero sfruttando una giornata non particolarmente brillante di Ferrara. A distanza di 12' Mariotto mette a segno la doppietta che sembra mettere l'ipoteca sulla partita in favore di Trieste (4 - 1) quando mancano tre minuti e mezzo alla fine del match. Ma le sorprese nello sport non finiscono mai così Ferrara si scrolla dal torpore e inizia a macinare gioco. Vanno in gol Ballarin quando manca 1' dalla fine (4 - 2), Carboncini a 45" dal fischio finale (4 - 3), ancora Ballarin a soli 23" dalla sirena (4 - 4). Doccia gelata per il Tergeste, iniezione di fiducia per Ferrara, che sull'onda della trance agonistica, trova anche il gol della vittoria nel supplementare ad opera di Wakefield, per il definitivo 4 - 5. Ferrara rosicchia un punto su Edera, Tergeste uno su Monleale. 

Fabietti (Tergeste): "Abbiamo giocato una delle migliori partite del nostro campionato, non ho nulla da recriminare ai miei compagni di squadra, siamo stati molto attenti in fase difensiva concedendo poche occasioni ai nostri avversari e contemporaneamente abbiamo sfruttato quelle capitate sulle nostre stecche.
Purtroppo ad un minuto e mezzo dalla fine abbiamo commesso dei gravi errori tattici e abbiamo permesso ai nostri avversari di chiudere i tempi regolamentari in parità e poi aggiudicarsi la gara all’overtime. Questo risultato adesso fa sicuramente male, ma dobbiamo tenere quanto di buono fatto e continuare a lottare per il nostro obiettivo fino alla fine.  Un plauso ai nostri avversari per averci creduto fino alla fine e aver recuperato una gara che sembrava chiusa".

Strada (Ferrara): "Difficile commentare una partita del genere dove a 1 minuto e 30 sec dalla fine sei sotto 4 a 1. Penso che come diceva la canzone Uno su mille ce la fa possa accadere una volta su mille vincere nel modo in cui si è vinto questa sera. Guardiamo al bicchiere mezzo pieno e andiamo avanti, i conti si fanno alla fine vediamo come andrà a finire questo campionato che continua ad essere vissuto tra alti e bassi senza una vera continuità di concentrazione e di risultati".

 

La Classifica

1 Edera Trieste 26
2 Ferrara Warriors 23
3 Old Style Torre Pellice 12
4 Monleale Sportleale 10
5 Tergeste Tigers 8

riposo: Monleale Sportleale

 

foto: Cristelle Long