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Semifinali playoff, Milano e Vicenza vanno sul 2 - 0

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Pronostici rispettati anche per gara 2, ma che belle partite! Le favorite vincono entrambe fuori casa, ma Asiago e Verona non ci stanno a fare la parte delle cenerentole e sfoderano due prestazioni che intimoriscono gli avversari. Soprattutto gli scaligeri, vera rivelazione del campionato riescono ad impensierire non poco Vicenza che deve far appello a tutto il talento che può mettere in campo per portare a casa il match. Asiago si trova in via Cinque un Quanta fortemente rimaneggiato e con panchina cortissima, ma non riesce a sfruttare l'occasione e, pur giocando una partita alla pari con gli avversari, manca della giusta cattiveria per portare a termine il colpaccio. A questo punto gara 3 di sabato prossimo diventa l'ultima spiaggia per le due sconfitte, mentre Milano e Vicenza si giocano il primo match point e la possibilità di andare dritti dritti in finale. Ma non saranno partite semplici, per quanto visto finora, con Verona e Asiago pronte a sfidare le superpotenze dell'hockey italiano senza timori reverenziali.

 

Asiago Vipers - Milano House@Quanta 3 - 5

Milano espugna via Cinque. Le premesse non erano delle più rosee per il Quanta. Una gara 2 nel campo che probabilmente Milano soffre maggiormente (qui aveva lasciato tre punti durante la stagione regolare), una formazione d'emergenza a causa delle tante assenze, un Asiago pronto a giocarsi la possibilità di impattare la serie. Ma l'impresa stavolta non riesce alle vipere che perdono la ghiottissima occasione e si mettono nella posizione di giocare gara 3 a milano come ultima spiaggia. La differenza, come spesso succede la fa la cinicità del Quanta, che soffre, gioca a tratti malino, subisce anche per alcuni frangenti, ma riesce sempre a capitalizzare le occasioni che capitano sotto mano. I padroni di casa iniziano bene con l'aggressività giusta e vanno in vantaggio con Nicola Munari (1 - 0). Partita abbastanza equilibrata con bei cambiamenti di fronte. Proprio su uno di questi arriva a metà del primo tempo il pareggio di Riccardo Sica (1 - 1). Asiago gioca una buona partita, ma è poco deciso sotto rete, mentre gli ospiti concretizzano a 2' dall'intervallo con un bel gol di Martin Fiala (1 - 2).

Nella ripresa Milano parte decisamente meglio e il pallino del gioco passa con più continuità nelle mani della squadra di coach Tomasello. A metà della ripresa ancora Martin Fiala trova la rete con cui Milano allunga il passo (1 - 3). Poco dopo la reazione dei Vipers porta in rete Matteo Tessari che insacca dalla media distanza il gol che riapre la partita (2 - 3). Milano sbanda pericolosamente e  a 7 minuti dal termine arriva il pareggio firmato Matteo Rossetto (3 - 3) in power play. La gioia dei padroni di casa dura un minuto. Alessio Lettera sfodera tutta la sua classe e insacca il gol del 3 - 4 che taglia le gambe alla formazione di Luca Rigoni. I ragazzi di via Cinque non si riprendono dal colpo. A fine gara, con la porta sguarnita è Gabriel Spimpolo a firmare il gol del definitivo 3 - 5 col quale si chiude la partita. 

Forte (Asiago): "Abbiamo gettato alle ortiche una occasione davvero ghiotta. Un Milano così decimato erano anni che non si vedeva in via Cinque ma noi abbiamo giocato male e, soprattutto, senza il “fuoco dentro” che deve essere di base in una gara di playoff. Purtroppo è sempre più evidente che per alcuni elementi della nostra rosa lo scatto mentale che serve quando si alza il livello…non arriva mai. Quindi dato per assodato che noi vogliamo tornare a competere per vincere, se non cambia l’attitudine, dovremo banalmente cambiare (alcuni) giocatori anche se dovessero essere potenzialmente fra i più forti che abbiamo adesso in rosa".

Sica (Milano): "Abbiamo dato dimostrazione di essere una squadra compatta anche con tante assenze importanti. Però, questi sono i playoff e tutto può accadere, perciò ora dobbiamo essere concentrati più che mai senza guardarci indietro."

 

 

CUS Verona - Diavoli Vicenza 2 - 5

Verona ci prova, ma vince Vicenza. Il derby veneto di semifinale poteva sembrare una partita scontata e invece ha regalato sorprese, se non nel risultato, almeno nel gioco e nell'andamento del match. Bella prestazione della squadra scaligera che si presentava come la cenerentola delle semifinali e si sta facendo valere con bel gioco, velocità e contropiedi molto ben orchestrati. Sul terreno di casa il CUS riesce a mettere seriamente in difficoltà Vicenza, che a dispetto di quanto dice il risultato non ha avuto affatto vita facile per aver ragione di una formazione solida e efficace soprattutto nelle ripartenze. A fare la differenza, soprattutto la netta superiorità in termini di qualità del roster che i vicentini possono mettere in campo. I padroni di casa vanno subito sotto a seguito di un power play sfruttato magistralmente da Tobia Vendrame (0  - 1). Verona è però brava a rimettersi in carreggiata e non lasciarsi abbattere dallo svantaggio. Inizia, anzi col suo gioco ordinato e pungente che permette a metà del primo tempo di arrivare al pareggio con Giacomo Masiero (1 - 1).  A perdere un pò lucidità sono gli ospiti, che a sei minuti dall'intervallo subiscono il gol del 2 - 1 siglato da Luca Perini. Ma come abbiamo detto il Vicenza può contare su un roster gremito di fenomeni. e proprio dal cilindro di uno di questi, al secolo Lorenzo Campulla arriva il pareggio vicentino a meno di due minuti dall'intervallo (2 - 2).

Nella ripresa la differenza tra le due formazioni inizia a farsi sentire e Verona, pur seguitando a giocare e lottare, è costretta a cedere il campo agli avversari. A metà ripresa Tobia Vendrame sigla il sorpasso (2 - 3). Qualche minuto dopo è Nathan Sigmund a mettere distanza tra le due formazioni con la rete del 2 - 4. Verso la fine del match qualche fallo reciproco genera una situazione di confusione su una penalità differita fischiata a Verona, da cui scaturisce il gol di Andrea Delfino (2 - 5) che chiude la partita e regala a Vicenza un (sudato) primo match point per uccidere la serie. 

Carrer (Verona): “Resta un po’ l’amaro in bocca per non essere riusciti a portare alla fine quel 2-2 che a 10 minuti dalla fine stava lì sul tabellone. Vicenza ha avuto tantissime occasioni, e qualcuna la abbiamo avuta anche noi, ma per vincere una partita del genere è vietato sbagliare. È stata complessivamente una bella partita,con ripetute occasioni da goal per entrambe le due compagini. La nostra squadra è giovane nel complesso e presupposti ci sono, bisogna lavorare ed allenarsi con la medesima determinazione. Sabato giochiamo a Vicenza, probabilmente il campo più difficile d’Italia da espugnare, ma noi ovviamente daremo tutto per farlo e non finire qui la serie.”

Sommadossi (Vicenza): "Siamo partiti abbastanza bene.  Abbiamo giocato bene a tratti, sicuramente i primi dieci minuti, con un buon ritmo e buone occasioni. Poi ci siamo un po’ spenti, complice anche la pista che non consente un gran gioco. Loro poi hanno fatto la loro partita, ci hanno messo un po’ in difficoltà, hanno aggredito come in gara 1, e pattinano tutti bene. Noi dovevamo e potevamo chiuderla prima, se avessimo sfruttato le occasioni da gol avute. Su questo piano dobbiamo sicuramente migliorare, così come dal punto di vista delle penalità. Siamo caduti in alcuni falli un po’ sciocchi soprattutto verso la fine, ma la partita non è mai stata in discussione”.

 

Il programma di gara 3 (6 maggio):

ore  partita arbitri
 18,00 Diavoli Vicenza - CUS Verona   Slaviero,Rigoni
 18,00  Milano House@Quanta -  Asiago Vipers   Lottaroli, Zatta

 

 

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foto: Vanessa Zenobini