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Finale scudetto, gara 2: Milano s'è desta. Vicenza battuta 5 - 3

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Milano House@Quanta - Diavoli Vicenza 5 - 3

Una sola missione per Milano in casa: buttarsi alle spalle gara 1 nella quale Vicenza aveva stradominato vincendo con un pesante 6 - 1, passivo che poteva essere ancora più pesante se i Diavoli avessero voluto spingere sull'acceleratore. Soprattutto dimenticare l'atteggiamento remissivo col quale erano scesi in campo e dimostrare di non essere mentalmente scarichi come erano apparsi a Vicenza. In gioco non soltanto la partita in sè, ma anche la possibilità di allungare la serie e soprattutto di rialzare la testa dopo la prestazione deludente di mercoledì scorso. E il Quanta di sabato sera è tornato ad essere quello che conosciamo, capace di tirare fuori il meglio di sè nelle partite sofferte e in bilico. E di sofferenza ce n'è stata, perchè Vicenza è venuto a Milano per vincere e si è visto dall'atteggiamento sempre offensivo e grintoso. Ne è uscita una partita avvincente, mai scontata e sempre combattuta. Una partita degna di una serie scudetto tra due formazioni che hanno classe e tecnica da vendere. Una cosa è chiara, comunque, i Diavoli soffrono il campo di Milano e al Quanta Village hanno lasciato tanto durante la stagione, compresa questa fondamentale gara 2.

I padroni di casa non dominano, anzi, per lunghi tratti la partita sembra nelle mani di Vicenza che fa del possesso disco e della velocità delle fiammate offensive la sua arma vincente. Milano però parte bene e si vede subito che qualcosa negli occhi dei meneghini è cambiato. Dopo meno di quattro minuti Bernad prende disco nella sua metà campo e con un'azione personale taglia di netto tutto il campo, tenta un primo assist che non riesce, ma in seconda battuta trova Banchero davanti porta che non sbaglia per l' 1 - 0 del Quanta. Ma Vicenza non è venuta per guardare la partita, nemmeno il tempo per Milano di festeggiare che dopo dieci secondi arriva il pareggio grazie a Delfino, abile a ribattere in rete un rimbalzo corto davanti a Mai (1 - 1). Qui inizia il momento migliore dei Diavoli, che costruiscono gioco e aggrediscono gli avversari a tutto campo. Milano sembra in difficoltà a portare dalle parti di Frigo azioni veramente pericolose e gli ospiti ne approfittano a cinque minuti dal termine per capitalizzare un power play e portare in gol ancora Delfino, stavolta con un preciso tiro dalla media distanza (1 - 2). La reazione di Milano è affidata troppo spesso ai singoli, con i Diavoli che comunque coprono benissimo gli spazi e interpretano in maniera molto attenta la fase difensiva. La prima frazione si chiude con gli ospiti in vantaggio di un gol e questo è un dato significativo, perchè Milano ha dimostrato che diventa tanto più pericolosa tanto più il risultato è in bilico. 

Nella ripresa il Quanta torna in campo ricompattato e dopo tre minuti si trova per le mani un power play che Bellini realizza per il gol del pareggio (2 - 2). Risultato di nuovo in parità e tutto da rifare. Gli ospiti ricominciano a macinare gioco, Milano attende al varco l'errore di Vicenza, ma sono propio i padroni di casa a commettere l'errore su un lancio lungo fuori misura per Lettera, Vicenza riconquista il disco e arriva  una superba giocata del solito Pace che si incunea nella difesa meneghina driblando tutti e deposita comodamente alle spalle di Mai per il nuovo vantaggio dei Diavoli (2 - 3). Qui potrebbe esserci il tracollo milanese ed infatti è ancora Vicenza a fare la partita, senza però riuscire ad assestare il colpo di grazia. E come sempre Milano è bravissimo a sfruttare gli episodi. Un nuovo power play regala a Fiala l'occasione per la stoccata al volo che inganna Frigo e si infila in rete per il niovo pareggio dei padroni di casa (3 - 3). Il Quanta prende coraggio e mentre a 4:38 Vicenza beneficia di una superiorità numerica che non riesce a sfruttare, pochi minuti dopo un tiro dalla distanza di Hodge ribattuto fa capitare il disco sulla stecca di Lettera, che lancia il contropiede solitario e fulminante del cobra Ferrari bravo a  depositare in rete il gol del 3 - 4. Mancano meno di due minuti alla fine e i padroni di casa trovano il guizzo del sorpasso. Doccia scozzese per Vicenza che passa da un possibile vantaggio a dover recuperare in poco tempo. La mossa è scontata, togliere il portiere. Gli ospiti non mollano e continuano a macinare gioco con la stessa forza mentale, si rendono pericolosi e rischiano di impattare, ma si espongono ovviamente alle pericolose ripartenze dil Quanta, che sbaglia un primo gol a porta vuota con Ferrari, per poi realizzare la seconda chance con Barsanti(5 - 3). La mischia che si accende sul finale partita e che si trasforma in un corpo a corpo tra Lettera e Delfino non è che la dimostrazione di quanto fosse sentita la sfida e di quanto, con questa vittoria di Milano, la serie si sia accesa e prometta almeno altre due partite di fuoco. Gli ingredienti ci sono tutti: tecnica, tattica, agonismo e scontri fisici. In fondo tutto quello che rende questo sport entusuasmante!

Barsanti (Milano): "Era fondamentale vincere in casa, ci voleva soprattutto per la squadra ed infatti è stata una vittoria della squadra. Dovevamo riscattarci e stasera abbiamo trovato le motivazioni giuste, continuiamo così".

Sommadossi (Vicenza): “Abbiamo tenuto il disco, abbiamo fatto il nostro gioco, ma loro si sono difesi bene a box ed è stato più difficile entrare e trovare gli spazi giusti. Purtroppo però hanno vinto perché abbiamo commesso due errori sul terzo e sul quarto gol loro e ovviamente con una squadra così se sbagli ti punisce”.

Mercoledì 24 maggio alle ore 20,30 si torna a Vicenza per gara 3 e sarà ancora spettacolo. Segui la diretta

 

Le partite della Serie Scudetto

giorno  ora partita  
17 maggio 20,30 Diavoli Vicenza - Milano House@Quanta 6 - 1
20 maggio 18,00  Milano House@Quanta -  Diavoli Vicenza 5 - 3
24 maggio  20,30 Diavoli Vicenza - Milano House@Quanta  
27 maggio 18,00 Milano House@Quanta -  Diavoli Vicenza  
31 maggio 20,30 eventuale gara 5  

 

foto: Serena Fantini