Iniziamo dalla fine. Appena finita la prima partita ufficiale degli azzurri prima della partenza per l’Europeo di Charleroi; di fronte i fortissimi francesi che sono qui a Roana da un paio di giorni e hanno almeno due allenamenti di vantaggio sui nostri ragazzi, che arrivano poco prima della partita, molti direttamente dal posto di lavoro. Certo non le migliori premesse per i vice campioni del mondo, che tra defezioni e infortuni non riescono a schierare la migliore formazione possibile. Uno stoico Emanuele Ferrari, pur con un dito fuori uso si presenta lo stesso all’appuntamento, si allena solo in campo prima dell’arrivo dei compagni, tanta è la voglia di esserci. Perchè l’esordio, pur in una partita che si preannuncia difficilissima, è una sfida che tutti vogliono giocare.
E al di là di tutto ne esce una gran bella partita, con i Transalpini più arrembanti all’inizio, atteggiamento che garantisce ai colori francesi il doppio vantaggio. Poi Francesco Campulla accorcia le distanze. Ancora in gol gli ospiti, ma ormai i nostri ragazzi hanno preso le misure. La ripresa è una rincorsa premiata dai due gol di Lettera e Ederle, che suggellano una prestazione azzurra superiore alle aspettative, il pareggio e il conseguente overtime. Che nessuno voglia perdere questa partita lo dimostra il nervosismo transalpino nel supplementare, con qualche colpo che si poteva evitare (come il fallo insensato su Lettera). Nulla di fatto e rigori. Poca la lucidità da entrambe le parti, si segna poco e si sbaglia tanto. Si va ad oltranza e alla fine i francesi imbroccano il rigore giusto. Poco rammarico per questa sconfitta che sancisce soprattutto che l’Italia c’è e si può guardare con fiducia all’Europeo.
Già nel pomeriggio il Responsabile Squadre Nazionali, Gianluca Tomasello aveva anticipato questo ottimismo rispondendo a qualche domanda sulle sponde dell’assolato (finalmente) laghetto di Roana.
Come vedi l’ambiente delle Nazionali alla vigilia dell’Europeo?
Vedo un ambiente sereno, per quanto possa esserlo in una situazione come questa, alla vigilia di una manifestazione importante e con ancora delle scelte da prendere con tanto agonismo, competizione e voglia di mettersi in mostra. Abbiamo visto buoni raduni, in un ottimo ambiente, segno che il CT ha fatto un eccellente lavoro con la sua costante presenza e supervisione a tutti i livelli.
La grande novità nello staff è l'inserimento di Andrea Bellini come allenatore della Nazionale Junior, sembra essersi inserito molto bene nell'organico, non credi?
Sono molto contento che Andrea abbia accettato la mia proposta; stiamo parlando sicuramente di uno dei migliori giocatori al mondo di questa disciplina, in grado di essere allenatore già in campo. Ha esperienza da vendere pur essendo molto giovane e nei primi raduni ha fatto molto bene. Certo adesso viene la parte difficile, quella delle scelte, ma sono sicuro che saprà portare a termine egregiamente il suo lavoro. Come per Marco Grigoletto siamo avidi nella ricerca di allenatori giovani che sappiano dare nuova linfa alla Nazionale. Ad Andrea abbiamo pensato di affidare una categoria particolarmente delicata, perchè le competizioni juniores sono ad un livello pazzesco che cresce di anno in anno.
Che tipo di europei ti aspetti?
Sinceramente non ne ho idea. L'ultima manifestazione di questo tipo a Valladolid è stata organizzata molto bene ed è stata anche una competizione di altissimo livello. Sono felice che abbiano tenuto le stesse classi di età dello scorso anno, perchè molti dei ragazzi con il Covid hanno perso un anno. In questa manifestazione lo scoglio più importante da superare sarà quello dell'emozione. Indossare la maglia azzurra, sentire l'inno che parte e vedere la gente sugli spalti è sempre un'emozione impagabile, ma anche a volte non scontata da gestire.
Gira voce che in questo periodo c'è un pò di malcontento nell'ambiente della Nazionale per il ranking europeo della categoria Senior, quanto c'è di vero?
C'è del vero nel senso che l'ultimo bollettino della World Skate Europe assegna una posizione all'Italia nel ranking senza spiegare (a differenza delle altre categorie) come sia stato calcolato. La posizione che ci è stata assegnata, facendo i dovuti calcoli, non ci sembra corretta. Fortunatamente nella commissione tecnica di World Skate Europe c'è un membro italiano che sicuramente si sta già adoperando per fare la dovuta chiarezza. Non tanto per l'Italia, ma per la correttezza della manifestazione in generale.
Come vedi il movimento femminile?
Abbiamo buoni numeri che devono sicuramente crescere e che cercheremo certamente di aumentare. Sotto l'aspetto del valore mi sento di dire che la Nazionale Senior l'anno scorso in Argentina se ci avesse creduto un pò di più e non avesse avuto un pò di sfortuna (vedi l'infortunio al leader della squadra Linda De Rocco) potevamo sicuramente puntare ancora più in alto. La squadra è composta da buoni elementi, quest'anno purtroppo con qualche defezione, ma possiamo sicuramente fare bene. La junior è sempre un punto interrogativo e basta pochissimo per passare da prestazioni sopra le righe a figure non proprio invidiabili. Molto dipende dalle annate e dal valore delle avversarie che in questa categoria è particolarmente soggetto a oscillazioni e sorprese. Per alcune sarà la prima esperienza internazionale, altre ragazze sono già "veterane", ma comunque per tutte le nostre Nazionali giovanili la nostra priorità è riportare in evidenza il valore e l'importanza di indossare la maglia azzurra.