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Serie A. Verona vicina all’impresa a Milano. A Torre Pellice riesce l’impresa a Cittadella, Asiago allunga. All’Edera il derby

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Tutto come da programma al riavvio della seconda fase? Beh non proprio. In questo momento di assetto dopo la Coppa Italia, rimane solo una certezza: Asiago seguita a vincere e convincere, pur non giocando la miglior partita della stagione senza apparentemente subire i postumi della sbornia di emozioni dovuta alla vittoria di domenica scorsa. I Vipers battono un Legnaro meno incisivo e combattivo del solito, vittima del ritmo dato alla partita dai padroni di casa. Non possiamo certo dire lo stesso di Milano, evidentemente incappata nel pieno di un momentaccio proprio quando il gioco si fa duro e così anche sabato fatica e non poco ad avere ragione di un Verona in crescita esponenziale, che trascina i padroni di casa fino ai rigori ad oltranza (rischiano anche di chiudere a suo favore il match) e facendo perdere per strada un altro punto casalingo al Quanta (durante la regular season erano stati i Fox a giocare il tiro mancino), che permette ad Asiago di allungare portandosi a più tre lunghezze, ma soprattutto gettando Milano nel baratro di una mini-crisi che coach Tessari dovrà affrontare e subito, perché siamo in dirittura d’arrivo. Nel Qualification Round, mentre Torre Pellice fa il colpaccio a Cittadella con una prestazione finalmente maiuscola ed espugna per la seconda volta il campo dei veneti, sempre più sulle montagne russe per prestazioni, risultati, atteggiamento, a Trieste si consuma l’ennesimo atto del derby, anche stavolta appannaggio di Edera, ma anche stavolta bello e combattuto come (quasi) sempre in questa stagione. Non manca molto a sciogliere i nodi delle griglie dei playoff e molto ancora è da decidere, innanzi tutto chi sarà la capolista di stagione.

MASTER ROUND
Milano House@Quanta – CUS Verona 2 – 1 (d.t.r.)
Stava crescendo, Verona e incontra il Milano in un momento di difficoltà dopo le due sconfitte contro i Vipers. Poteva essere l’occasione giusta per giocare ai padroni di casa un brutto scherzo; ed infatti i gialloblù ci provano a portare a casa la partita e lo sgambetto per metà riesce: trascinano Milano ai rigori ad oltranza (mettendogli una gran paura), gli fanno perdere un punto per strada, ne mettono in tasca uno quantomeno inaspettato. Il primo tempo passa via con un Quanta irriconoscibile, ancora sotto shock per non vedere a bordo campo del Quanta Club la Coppa Italia e poco, pochissimo da raccontare, mentre Verona tiene botta e porta a reti inviolate Milano all’intervallo.
Nel secondo tempo Milano sembra dare segni di risveglio. Passa in vantaggio grazie ad Alessio Lettera (1 – 0) e tutto sembra far presagire il solito cambio di marcia dei meneghini. Cambio di marcia che non arriva, anzi, arriva il pareggio del Verona con una bellissima azione solitaria dell’ex Ederle (1 – 1). La partita si trascina fino alle battute finali, quando subito prima della sirena Banchero becca una penalità e lascia in due i compagni ad inizio overtime. Ma Verona non ne approfitta e si arriva così ai rigori, sbagliano in tanti, ma a tirare più di tutti sono Dal Ben e Bellini. Ed è proprio la vittoria di questa personalissima sfida tra i due da parte di Bellini che regala due punti a Milano (2 – 1), e uno a Verona, in una partita che lascia sicuramente più soddisfatti gli ospiti, ad un passo dal colpaccio, che i padroni di casa, che vedono Asiago allontanarsi e una settimana difficile avvicinarsi.
Pignatti (Milano): “Sicuramente abbiamo dominato la partita però ci sono mancate le soluzioni in fase offensiva. Abbiamo pagato, abbiamo pagato un punto e speriamo che sia solo una brutta prestazione e di ricominciare settimana prossima meglio”.
Pierobon (Verona): “Abbiamo giocato una bella partita, tenendo testa fino alla fine ad una squadra molto forte e preparata. la squadra ha girato bene e abbiamo commesso pochi errori. questa partita ci ha dato quella motivazione in più che ci mancava. I prossimi incontri del MR ci serviranno sicuramente per capire se siamo nella giusta direzione che abbiamo voluto darci”.

Asiago Vipers – Fox Hockey 6 – 2
Entrando in via dei Cinque, accanto all’ingresso e subito prima di accedere al campo troneggia, come un monito la Coppa Italia appena conquistata. E’ un messaggio per chiunque passi da lì: tutti devono fare i conti con noi. E sabato non è andata diversamente.
Risultato severo, per quanto visto in campo, dove Legnaro va sotto, ha la forza di recuperare parzialmente, ma non ha l’incisività per essere mai veramente al pari di un Asiago in stato di grazia, talmente accorto nello sfruttare le occasioni, da mettere punti pesanti in tasca anche quando non gioca al top. Partono subito forte i padroni di casa e per gran parte del primo tempo incrementano il vantaggio fino al 3 – 0, grazie ai gol di Lorenzo Campulla, Francesco Campulla, Matteo Rossetto. Legnaro, pur non giocando la partita più intensa della stagione riesce ad accorciare a fine primo tempo con Masiero (3 – 1).
Nella ripresa gli ospiti tornano a spingere nel tentativo di rimettere in sesto la partita. Arriva il 3 - 2 targato Daniele Carron a mettere sul chi vive i padroni di casa. Ma i Fox non mordono abbastanza e inevitabilmente si espongono al ritorno di Asiago, che gioca a tante linee e porta sempre la partita ad un ritmo sfiancante. E’ ancora Lorenzo Campulla ad allungare (4 – 2), seguito da Dal Sasso (5 – 2). A pochi secondi dalla sirena, Lorenzo Campulla sigla il 6 – 2 e la sua tripletta personale. Asiago allunga ancora sulla rivale Milano e da come si sono messe le cose si presenta al campionato come la squadra da battere. I ragazzi di coach Rigoni, rinforzati, ma soprattutto maturati possono mettere in scena una battaglia bellissima con il Quanta da protagonisti.
Alessandro Rossetto (Asiago): “sicuramente non abbiamo espresso il nostro miglior gioco, c'erano anche alcune assenze importanti e giocare una partita dopo aver vinto un trofeo non è sempre facile però noi siamo stati bravi a "colpirli" quando abbiamo avuto le nostre occasioni e portare a casa i 3 punti che sono importantissimo per il proseguo del master round”.
Vaglieri (Legnaro): “Partita sottotono che non abbiamo saputo interpretare nel modo giusto. Abbiamo faticato a gestire il disco come siamo capaci di fare, ma siamo una squadra unita e di sicuro ci rifaremo la prossima partita”.

QUALIFICATION ROUND
Cittadella HP – Old Style Torre Pellice 0 – 3
E’ sempre difficile descrivere le prestazioni del Cittadella. Unica squadra ad aver battuto i momentaneamente imbattibili Vipers in Coppa Italia, capaci di alternare prestazioni eccellenti e cadute rovinose. Stavolta è stata una caduta rovinosa. Merito anche di Torre Pellice, che ce la mette tutta e gioca una partita finalmente alla sua altezza, segnando sempre poco, ma concedendo anche meno all’avversario. Partenza con doccia scozzese per i padroni di casa che vanno subito sotto per mano di Albis (0 – 1). Inizia la lunga sequela di penalità reciproche che nessuno sfrutta.
La ripresa si avvia con una nuova inferiorità per i padroni di casa, ma stavolta Torre Pellice ne approfitta eccome, andando sullo 0 – 2 grazie alla rete di Penna. Sul finire della partita, ancora fallo di Panozzo e di nuovo gli ospiti che sfruttano la superiorità, di nuovo con Penna per lo 0 – 3. Mentre Cittadella si arena inesorabilmente sullo scoglio della sesta posizione e abbandona la lotta per la leadership del Master Round, Torre Pellice prende il largo dall’ultima posizione e si attesta settima, a sei lughezze proprio dal Cittadella.
Roffo (Cittadella): “Partita difficile da commentare, un risultato che per noi deve suonare come un forte campanello d’allarme. Ci avviciniamo alle partite veramente importanti e al momento siamo distanti dalla condizione che ci consentirebbe di andare avanti. Resta poco tempo per lavorare, sta tutto a noi”.
Montanari (Torre Pellice): “Partita stupenda quella di ieri a Cittadella, affrontata con una grinta, intelligenza tattica e una lucidità da grande squadra. Cittadella è un ottima squadra, ma abbiam dimostrato che lo siamo anche noi e che possiamo giocare al livello delle grandi”.

Edera Trieste – Tergeste Tigers 6 – 3
Il sentitissimo derby di Trieste ha finito per regalare ancora emozioni, sancendo il primato di girone per Edera e allontanando i Tigers dal miraggio della penultima posizione. I padroni di casa partono subito forte nella prima metà della prima frazione e a metà primo tempo sono già sopra di tre gol, grazie alle reti di Cocozza e Sindici (2) per il 3 – 0. Tergeste punta sull’orgoglio e con una reazione di cuore si porta fino al 3 – 2, con Tkalec e Pittani. Ma Edera è una squadra ordinata e compatta e impiega poco a riprendere il bandolo della matassa. Sul finire del primo tempo allungano ancora prima con Demartin (4 – 2), poi con Vigini (5 – 2).
Nella ripresa Tergeste accorcia ancora grazie alla rete di Nicholas Angeli per il momentaneo 5 – 3, ribattuto, due minuti dopo da Demartin che segna la rete del definitivo 6 – 3, il finale di tempo è una girandola di penalità infruttuose da entrambe le parti. Edera ribadisce il primato nel Qualification Round e si propone come una delle protagoniste dei playoff, Tergeste scivola sempre più inesorabilmente nell’ultima posizione, pur continuando a dare segnali di crescita in termini di gioco.
Battisti (Tergeste): “Un derby è sempre un derby e purtroppo siamo entrati un po’ contratti e poco concentrati in difesa e questo ha fatto sì che il primo tempo finisca 5 a 2 complici molto moltissimi errori nostri .nella ripresa abbiamo cercato più volte di riportarci sotto senza trovare il gol. Un plauso al nostro portiere che ci ha tenuti in gara fino a fine partita. Ora testa alla prossima”.

 

  Master Round   
1 Asiago Vipers 31
2 Milano House@Quanta 28
3  Fox Hockey 18
4 CUS Verona 11
  Qualification Round  
1 Edera Trieste 20
2 Cittadella HP 14
3 Old Style Torre Pellice 8
4 Tergeste Tigers 4

 

 

foto: Vanessa Zenobini