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Serie A. Milano torna a ruggire, Asiago fatica ma risponde. Cittadella espugna Trieste, Torre Pellice bene anche contro Edera

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Doveva rimettersi subito in carreggiata Milano, per non perdere faccia e punti preziosi in vista dello scontro per la testa della classifica di sabato prossimo e così è stato. Complice un Legnaro veramente sottotono e con evidenti segni di cedimento, il Quanta stravince con una prestazione che va via liscia come l’olio e consente alla squadra di Tessari di mantenere invariato il distacco con la capolista, ma soprattutto di riprendere fiato e morale. Per i padroni di casa un sabato da dimenticare, ma soprattutto un campanello d’allarme per una formazione che ha speso tanto e sembra in riserva. Chi cresce, invece, proprio nella seconda fase è il Verona, che nonostante il doppio impegno consecutivo quasi suicida contro Milano e Asiago riesce a fare di nuovo bella figura mettendo in seria difficoltà la capolista. Tra CUS e Vipers è stata battaglia vera. Avanti per gran parte della partita gli scaligeri giocano un match sopra le righe e solo caparbietà, cinismo e un pizzico di fortuna, permettono agli ospiti di ribaltare un risultato sempre in bilico, ma in cui Verona aveva sicuramente meritato di più.
Torna a sorridere Cittadella, che vince in trasferta contro il fanalino di coda Tergeste in modo netto e senza troppi patemi, partita con qualche momento di nervosismo che comunque racconta la storia di una prestazione finalmente coerente di Roffo & CO, con il capitano che festeggia compleanno, vittoria e tripletta personale. A sorpresa Torre Pellice conquista due meritatissimi punti contro la capolista di girone Edera, dopo una partita drammatica che non voleva saperne di finire decisa dal giovanissimo Cammarata al 17° rigore ad oltranza. Un punto che per gli ospiti significa comunque primato matematico nel Qualification Round.

MASTER ROUND
Fox Hockey – Milano House@Quanta 2 – 7
I ragazzi terribili di Buzzo incappano in una prestazione incolore contro la corazzata Milano. Corazzata a dire il vero un po' in panne dopo le ultime prestazioni e che doveva assolutamente uscire dalla palude nella quale si era cacciata con risultati e gioco opachi. Ma Milano si sa, ha sette vite e torna a giocare come sa, con compattezza, autorevolezza e la spietata capacità di far male nei momenti che servono. Poco, pochissimo carattere da parte di Legnaro e Milano ne approfitta, chiudendo un primo tempo a tinte rossoblu sullo 0 – 4 con i gol di Erman, Bellini, Ferrari e Gambin, in un match dal ritmo non altissimo in cui però Milano è ordinato e rapace al punto giusto.
Nella ripresa la reazione dei padroni di casa si fa attendere…. E in realtà non arriva, anzi, sono Ferrari e Brianzoni ad aumentare il bottino meneghino (0 – 6). Legnaro arriva al gol con una bella azione iniziata da Carron e finalizzata da Vaglieri (1 – 6), ma è troppo poco e troppo tardi. Una nuova incursione in area veneta permette a Ferrari di segnare il gol dell’1 – 7, infine a poco più di un minuto dalla fine arriva il definitivo 2 – 7 targato Daniele Carron.
Davide Carron (Legnaro): “Non è stata di certo una prestazione degna dei Fox visti finora. Tanta la confusione e tanti gli errori in campo che la corazzata milanese ci ha fatto pagare caro. Un risultato che, insieme a quello di sabato scorso contro Asiago, mette in evidenza la necessità di riflessioni in vista dei playoff. Fortunatamente per noi non era una partita importante dal punto di vista della classifica. Non lo sarà neanche quella di sabato prossimo contro Verona. Ne dovremo dunque approfittare per ritrovare il nostro gioco per farci arrivare preparati alla fase successiva”.
Brianzoni (Milano): “Dopo aver perso punti in casa contro Verona, siamo riusciti a darci una scossa giocando una partita, dominata per la maggior parte del tempo. Ci sono stati ancora minuti in cui abbiamo perso la concentrazione che avevamo mantenuto per praticamente tre quarti della partita. Comunque, siamo riusciti a portare a casa 3 punti ottimi per rimanere in corsa con Asiago contro il quale giocheremo la prossima settimana e, in quella situazione, errori non saranno ammessi”.

CUS Verona – Asiago Vipers 3 – 5
Dopo il mezzo sgambetto a Milano di sabato scorso Verona ci sta prendendo gusto e prova a giocare lo scherzo anche alla capolista Asiago in una partita che mostra la sorprendente crescita nel gioco e nei risultati dei padroni di casa, ma altrettanto mette in luce la capacità dei Vipers di saper girare partite difficili a loro favore con carattere e determinazione. Un paio di episodi arbitrali contestati dalla panchina scaligera nel secondo tempo cambiano un po' l’inerzia della partita, ma al di là del risultato, queste due formazioni hanno messo in campo una battaglia senza esclusione di colpi e una girandola di emozioni per cui non si può che fare un plauso ad entrambe. I padroni di casa mettono subito in chiaro che non sarà un sabato sera di struscio per Asiago andando in vantaggio con Crivellari (1 – 0). A metà del primo tempo arriva il pareggio ad opera di Francesco Campulla (1 - 1). Un fallo di Lupi permette ad Asiago di colpire in superiorità numerica con capitan Rodeghiero (1 – 2), che si fa trovare al posto giusto al momento giusto per la deviazione vincente. Sul finire del tempo lo stesso Lupi si fa perdonare impattando di nuovo il match (2 – 2).
Il secondo tempo è iniziato da pochi secondi quando ancora Lupi irrompe in area asiaghese e firma il nuovo vantaggio gialloblu (3 – 2). La partita si anima. Verona non riesce ad assestare il colpo del KO e inizia a trapelare un po' di nervosismo da entrambe le parti. Alcune chiamate arbitrali molto contestate da parte di entrambe le panchine non sortiscono effetto, poi una penalità di Perini permette a Lorenzo Campulla di trovare la rete del pareggio (3 - 3). In una partita ancora apertissima una nuova chiamata su Lupi spalanca la porta al vantaggio asiaghese, di nuovo con Lorenzo Campulla (3 – 4). Il finale è una girandola di penalità per cattiva condotta. Il CUS tenta il tutto per tutto, toglie il portiere e subisce il gol del definitivo 3 – 5 sempre con Lorenzo Campulla. Poco prima Lupi aveva preso 10’ per cattiva condotta. A fine partita è Berthod a chiudere il match con 10’, anche lui per cattiva condotta.
Perini (Verona): “È stata una bellissima partita, giocata alla pari e con ottime occasioni da ambedue le squadre,poi purtroppo,fattori esterni l’hanno fatta precipitosamente cambiare . Abbiamo giocato come un gruppo unito e compatto,mantenendo un ritmo alto per la stragrande maggioranza del tempo. Ci è mancata la lucidità per mantenere il vantaggio nel secondo tempo, complice le molteplici penalità subite e l’abbiamo pagata cara. È veramente un peccato. Siamo comunque contenti della prestazione ,fiduciosi di poter mantenere la costanza dimostrata”.
Frigo (Asiago): “Ci aspettavamo una partita combattuta e così è stato. Giocare a Verona contro una squadra ben organizzata è sempre difficile. Il nostro approccio non è stato dei migliori, ma siamo stati bravi a rimanere attaccati al risultato fino alla fine e a sfruttare le occasioni per portare a casa 3 punti fondamentali. Ora è arrivato il momento di fare un passo in avanti dal punto di vista mentale in vista del finale di stagione!

QUALIFICATION ROUND
Tergeste Tigers – Cittadella HP 1 – 6
Il Cittadella torna a vincere e a giocare una partita di buon livello contro Tergeste, ultimo in classifica. Rimangono gli antichi vizi capitali dei veneti, che riescono a mettersi in difficoltà da soli, spesso accumulando penalità a non finire. Stavolta il risultato è diverso, ma si è trattato comunque di una partita nervosa con le solite tantissime penalità. Il primo tempo in effetti è un cimitero di minuti per entrambe le squadre che nessuno sfrutta fino a tre minuti dalla fine del tempo. Il Capitano Luca Roffo riesce a capitalizzare una superiorità portando gli ospiti in vantaggio 0 – 1.
Come si era chiuso il primo tempo inizia la ripresa. Penalità per Trieste e Cittadella ancora in gol, stavolta con Baldan (0 – 2). Passa qualche minuto e Trieste reagisce accorciando le distanze grazie alla rete di Nicholas Angeli (1 - 2), dopodichè si scatena la bagarre. A metà tempo, però Capitan Roffo decide di festeggiare al meglio il giorno del suo compleanno e assesta un uno – due ravvicinato che cambia drasticamente l’inerzia del match (1 – 4). Il resto è storia dei padroni di casa che tentano di riaprire la partita, ma si espongono alle ripartenze venete, che vanno ancora in rete due volte, prima con Francon (1 – 5), infine grazie alla rete di Lago che ferma il tabellino sul definitivo 1 – 6.

Mike Angeli (Tergeste): "Di fronte a episodi di violenza preferisco lasciare ad altri i commenti tecnici sulla partita, avrei preferito da parte dei direttori di gara maggiore fiscalità anche in uno sport fisico e leale come l’hockey inline che da sempre insegniamo a tutti i ragazzi e le ragazze che approdano nella nostra società. Confido che la dirigenza della squadra avversaria, con la quale la Tergeste Tigers vanta ottimi rapporti di amicizia e sportività, sappia prendere i dovuti provvedimenti nei confronti dei propri tesserati che ieri hanno offerto uno spettacolo incommentabile".

Old Style Torre Pellice – Edera Trieste 3 - 2 d.t.r.
A Edera bastava un punto per garantirsi il primato nel Qualification Round, ma non credo che i ragazzi di Trieste si aspettassero di doverlo faticare così tanto. Una partita durissima, chiusa dopo una infinita serie di rigori ad oltranza e meritatamente portata a casa da Torre Pellice, al secondo risultato utile consecutivo. Eppure sono gli ospiti, col loro gioco ordinato a passare per primi con Romanut (0 – 1). La risposta dei padroni di casa non punge, nonostante buone occasioni (da entrambe le parti) per tutto il primo tempo.
Nella ripresa cala la tensione di Edera, mentre Torre Pellice inizia a macinare gioco. Ametà tempo arriva il pareggio firmato Penna (1 – 1). Pochi minuti dopo il sorpasso grazie alla rete di Albis (2 – 1). A due minuti dalla sirena, però, il ritorno dell’Edera genera il nuovo pareggio con Vigini che firma il 2 – 2. Nei tempi supplementari nulla si muove e così la partita deve essere decisa ai tiri di rigore. Ne serviranno ben 17 prima che il giovane Cammarata insacchi il rigore vincente, regalando la vittoria e due punti a Torre Pellice, dopo una partita bellissima ed emozionante.
Old Style Torre Pellice: “Buona partita da parte dei ragazzi dell’Old Style, anche se ancora da migliorare sotto alcuni aspetti. Va dato merito all'Edera Trieste che ha saputo passare in vantaggio e tenere per lunghi tratti il disco in zone non pericolose del campo. L'infinita serie di rigori, ben 34, ci premia grazie anche alla freddezza e personalità dei nostri giovanissimi Albis e Cammarata”.
Vigini (Edera): “Affrontiamo la trasferta più lunga sapendo che ci sarebbe bastato anche un solo punto per essere matematicamente primi, ma, nonostante questo e il formato zip, entriamo in campo con la giusta voglia e cattiveria, controllando il ritmo della partita per lunghi tratti. Nonostante il ribaltamento di fronte, riusciamo a pareggiare e a portare a casa il punto che ci serviva. Ai rigori è sempre un terno a lotto, e dopo averne tirati ben 17 ci siamo dovuti arrendere. Ora testa bassa e lavorare, visto che sabato prossimo andremo in campo comunque per vincere”.

 

foto: Marco Carron