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Serie A. Milano e Asiago bissano in gara 2. Sarà Tergeste – Torre Pellice la sfida retrocessione

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Non brilla certo Milano in gara 2 contro Verona in una partita avara di gol, ma soprattutto giocata sottotono dalla Capolista del Master Round, ma tanto è bastato per avere ragione con uno striminzito 0 – 2 di Verona, che al netto della necessità di provare a giocare la partita della vita, sembra scendere in campo con meno determinazione del solito, lasciando via libera ad un Quanta non trascendentale, ma concreto al punto giusto. Di certo non passa una serata tranquilla Asiago contro un Cittadella che, si, ci crede davvero a spuntarla, la mette giù dura, va sopra di tre gol e poi cede di schianto prendendo un gol incredibile sul suono della sirena quando tutti (ma proprio tutti) si stavano preparando all’overtime, merito del giovane Vellar che ci crede fino alla fine e regala gara due ai suoi compagni. Adesso a Verona e Cittadella rimane una sola occasione per tenere viva la serie e sarà fuori casa, una missione quasi impossibile, ma nello sport nulla è mai veramente deciso. Nei playout nette vittorie casalinghe di Legnaro e Edera, che si salvano dal baratro della finale 7° - 8° posto e lasciano Tergeste e Torre Pellice a giocarsi le finali per non retrocedere in quella che sarà battaglia senza esclusione di colpi. Chi perde precipita in serie B.

PLAYOFF
CUS Verona – Milano Hous@Quanta 0 - 2
Un Milano un po' nervoso che fatica a trovare il solito gioco fluido e la solita facilità di andare a concludere basta per avere ragione di un Verona che dà l’impressione di non crederci mai fino in fondo. Per gli ospiti era fondamentale mettere un altro tassello sulla via della finale e in queste occasioni il risultato vale sempre molto più del gioco espresso. Bravo quindi Milano a non cedere alla confusione pur mancando la facilità di andare a segno. Verona spreca l’occasione di impattare la serie in casa e adesso è chiamata al miracolo al Quanta Village se vuole tenere in piedi una serie che sta sfuggendo rapidamente di mano. La rete degli ospiti arriva a metà del primo tempo su disco perso di Verona che libera Strada sulla sinistra; passaggio a Brianzoni tutto solo che davanti porta non sbaglia (0 – 1). Sulla sirena dell’intervallo Perini commette scorrettezza su Banchero che reagisce; due minuti a testa.
Nella ripresa Verona, che pur si era fatta vedere con una certa frequenza dalle parti dell’estremo difensore meneghino, lascia spazio a Milano. Da una manovra avvolgente arriva il gol dello 0 – 2 siglato da Bellini, smarcato centralmente da Banachero. Nulla da fare per i padroni di casa che si piegano ad un Quanta a trazione ridotta, ma pur sempre in grado di capitalizzare le occasioni fondamentali del match.
Alessio Crivellari (Verona): “Abbiamo giocato gara 2 consapevoli di poter far bene e di poter provare a pareggiare la serie . Siamo stati più attenti nella parte difensiva però, poco cinici davanti la porta di Milano . Non abbiamo sfruttato alcune occasioni d’oro e questo ha fatto la differenza . Sabato ci giocheremo il tutto per tutto a Milano dove già una volta siamo andati vicini alla vittoria.”
Jakub Bernad (Milano): “Non abbiamo giocato bene durante il primo tempo. Abbiamo perso tanti scontri diretti ma per fortuna abbiamo segnato per primi. Nel secondo tempo abbiamo giocato meglio, con più controllo ed abbiamo fatto fruttare il power play. Mattia ha giocato un'ottima partita ed è grazie a lui se abbiamo vinto. Ora ci concentriamo sul match in casa di sabato,dove faremo del nostro meglio per chiudere la serie.”

Cittadella Hockey – Asiago Vipers 3 - 4
Trema Asiago in casa del Cittadella per buona parte della partita e risolve solamente sulla sirena grazie alla caparbietà del neodiciottenne Vellar, che non molla e ci prova fino alla fine, prendendo tutti di sorpresa (compagni compresi) e regala una vittoria sofferta quanto importantissima. Cittadella come sempre ha il merito di essere in grado di rendere la vita difficile a tutti e l’incomprensibile capacità di spegnere la luce nei momenti in cui dovrebbe essere più in focus. Una partita dai due volti, un primo tempo sostanzialmente targato Cittadella, una ripresa in cui gli ospiti erodono lentamente il vantaggio accumulato dai padroni di casa e vanno a colpire nel modo più doloroso. Però è Cittadella a partire proprio come dovrebbe, con grinta e personalità, in due minuti la doppietta di Francon concede un (prematuro, forse) doppio vantaggio a Cittadella (2 – 0). A metà della ripresa è capitan Roffo a sfruttare una superiorità numerica e deviare al volo il disco in rete da posizione ravvicinata per il 3 – 0. Quando mancano sei minuti arriva il gol di Lievore che accorcia le distanze e porta il risultato sul 3 – 1.
Nella ripresa Cittadella inizia gradualmente a perdere lucidità. Ne sono prova le penalità ravvicinate che accumula, tutto spreco di energia per i ragazzi in campo. A sei minuti dalla fine è ancora Lievore a trovare la rete che dovrebbe suonare come un campanello di allarme (3 – 2). Asiago prende terreno e i padroni di casa seguitano comunque a rendersi pericolosi con veloci ripartenze, ma non mordono più come nel primo tempo. E così a due minuti e mezzo dalla sirena i Vipers raggiungono il pareggio con Lazzari (3 – 3). La partita sembra scivolare inesorabilmente verso i tempi supplementari, Asiago passa indenne l’ultima penalità e il tabellone snocciola decimi di secondi del conto alla rovescia. E mentre la sirena suona Vellar dalla sinistra lascia partire il tiro della disperazione che sorprende tutti e si insacca. Sguardi smarriti si incontrano dentro e intorno alla pista, mentre tutti si girano verso l’arbitro che indica la porta. Si, è proprio la rete del 3 – 4, che consegna vittoria e gara 2 ad Asiago e lascia l’amaro in bocca a Cittadella, che pure, ad onor del vero, si è battuta come un leone.
Mattia Vellar (Asiago): “Partita approcciata non al meglio. Forse abbiamo sottovalutato un po’ l’avversario visto il risultato di gara 1. Ai playoff però l’importante è portare a casa il risultato e siamo riusciti a farlo. Prendiamo ciò che c’è stato di buono, ovvero la bella reazione allo svantaggio iniziale di 3 gol.”

PLAYOUT
Fox Hockey – Old Style Torre Pellice 7 - 0
Legnaro si ricorda di essere Legnaro, terza forza della Regular Season e dopo la serie sfortunata contro Cittadella e una vittoria quanto mani sofferta e di misura al Filatoio mette le cose in chiaro a casa e supera di slancio gli Old Style, che a questo punto dovranno tirare fuori i denti per rimanere in serie A. Shutout per Peruzzi e prestazione di orgoglio dei padroni di casa. Lotta impari con un primo tempo che si chiude sul 4 – 0, grazie alle reti di Vaglieri (2), Stricker e Veronese.
Nella ripresa i padroni di casa controllano il match, mentre Torre Pellice non riesce a concretizzare e quindi finisce per subire ancora. Arriva prima il gol di Pietrobon che firma il 5 – 0; poco più di un minuto dopo è Masiero ad andare in rete per il 6 – 0. Infine è ancora Masiero che realizza la marcatura che porta il risultato sul definitivo 7 – 0. Missione compiuta per Legnaro, mentre continua l’avventura per Old Style, che dovrà giocarsi la permanenza in serie A contro Tergeste.
Diego Ometto (Legnaro): “Questa sera siamo partiti con il piede giusto e con la giusta voglia di vincere la partita, consapevoli di avere davanti una squadra forte e veloce che in gara 1 ci ha messo in difficoltà. Complimenti a loro per aver fatto due buone gare, ma un complimento mi sento di farlo alla mia squadra per aver disputato un grande campionato rimanendo sempre nella parte alta della classifica, e per aver vinto un bronzo in coppa Italia. Risultati non scontati per essere stato il primo anno in serie A con una squadra molto giovane. Negli ultimi abbiamo iniziato un bel percorso di crescita con un gruppo fantastico, che sicuramente nei prossimi anni potrà migliorare e dare ancora molto.”
Andrea Montanari (Torre Pellice): “Ha vinto Legnaro meritatamente, nonostante il ritmo alto tenuto dalla squadra il Legnaro si è dimostrato la squadra che ha fatto vedere durante la stagione. Noi avevamo assenze pesanti e, nonostante l'evidente crescita, non siamo riusciti nell'impresa di far loro lo sgambetto. Ora è tempo di cancellare tutto e ripartire per affrontare il Tergeste nella finale per la salvezza.”

Edera Trieste – Tergeste Tigers 6 - 1
Il derby di ritorno non regala lo stesso equilibro di gara 1. E’ Edera a prendere il largo e garantirsi la permanenza nella massima serie, mentre Tergeste non replica la buona prestazione di sabato scorso e viene travolta. Eppure il tracollo avviene tutto nel secondo tempo. Nella prima frazione, infatti, è proprio Tergeste a passare per prima, grazie alla rete di Markovic (0 – 1). La reazione dell’Edera porta prima al pareggio con Pirnar (1 – 1), poi al sorpasso con il gol di Demartin (2 – 1), ma la prima frazione si ferma qui.
E’ nella ripresa che Edera prende completamente in mano il match e inizia a allungare il vantaggio. A distanza di un minuto Kustrin e Cioccolanti portano il risultato sul 4 – 1. A meno di quattro minuti dalla fine è Sindici a siglare il 5 – 1. Infine a un minuto dalla sirena arriva la rete di Kustrin che porta il risultato sul definitivo 6 – 1 e regala la vittoria a Edera. Tergeste se la vedrà con Torre Pellice per giocarsi un posto in serie A.
Danilo D’Ambrosi (Tergeste): “Tentativo salvezza rimandato. Nel derby di Trieste l'edera si è dimostrata determinata e combattiva in entrambe le gare. Un plauso ai ragazzi che si riconfermano per un altro anno in serie A ed al nostro ottimo portiere Mattiussi capace di reggere la squadra per larghissima parte della partita. Ci vediamo mercoledì sera per gara 1 contro l'Old Style Torre Pellice, temutissima squadra piemontese che riaccende una vecchia rivalità per la scalata alla massima serie.”

 

Il programma di sabato 23 marzo:

  semifinali playoff gara 3  
ore 18,00  Milano House@Quanta CUS Verona la diretta
ore 20,30 Asiago Vipers Cittadella HP la diretta

 

foto: Vanessa Zenobini