Asiago Vipers – HC Milano 3 – 4 d.t.r.
Asiago Vipers: Stevan Fracaro, Campulla L., Campulla F., Corà, Berthod, Vellar, Munari, Lievore, Baù, Lazzari, Rodeghiero, Rossetto, Tessari, Rigoni, Spiller. All. Rigoni
HC Milano: Mai, Gallivanone, Bellini, Novara, Ferrari, Masiero, Ferrari, Cech, Bernad, Brianzoni, Mariani, Bulgheroni, Lettera N., Lettera A, Sica, Banchero. All. Bellini
Marcatori: p.t. 16:10 Masiero (M), 14:13 Rossetto (A), 00:35 Corà (A); s.t. 16:36 Rodeghiero (A), 02:05 Bernad (M), 00:26 Lettera A. (M); rigori: Bernad no, Tessari no, Lazzari no, Banchero no, Campulla L. no, Ferrari gol.
Arbitri: Slaviero, Grandini
Una partita che non è mai come le altre, con tanto da perdere per entrambe e due anni di conti da regolare. Ne esce una partita vibrante, intensa, a tratti nervosa con tanti scontri personali, cariche, faccia a faccia, ma anche spettacolo da vendere. Parte bene Milano che trova subito il vantaggio con Masiero, ma la prima frazione è tutta a favore dei padroni di casa, che costruiscono, tengono le redini del gioco e colpiscono quando possono, è solo un mattia Mai in grande spolvero che impedisce agli ospiti di chiudere la prima frazione con un passivo più pesante del 2 – 1 che manda tutti negli spogliatoi.
Nella ripresa i Vipers allungano ancora con una staffilata di capitan Rodeghiero e qui sale in cattedra Stevan, che mette una pezza sul ritorno degli ospiti che costruiscono, ma non pungono. La parola fine alla partita sembra arrivare quando sull’onda della tensione Bellini trova una penalità di 2 + 10 per fallo e proteste che cala come un macigno della testa di Milano. Che però, come ha dimostrato tante volte non è una squadra abituata a mollare. Testa bassa a macinare gioco e arriva a due minuti dalla fine il gol di Bernad che riaccende le speranze. A poco più di un minuto dalla fine è Berthod a farsi cogliere in azione fallosa e regalare la superiorità numerica agli ospiti che non se lo fanno ripetere due volte e colpiscono con un gran tiro di Alessio Lettera. Il supplementare non porta a nulla e ai rigori sbagliano tutti, tranne il Cobra Ferrari, che fredda Stevan e l’urlo liberatorio mentre torna verso la sua panchina a prendere gloria dai compagni la dice lunga sulla tensione di una partita che valeva tantissimo, non solo per la classifica. Tutto invariato, quindi, con Milano che rimane saldamente in testa, ma si vede rosicchiare un punto dalla diretta inseguitrice e Asiago terza,che adesso vede Vicenza un pelo più lontana.
Forte (Asiago): "Abbiamo perso una gran occasione per "riaprire" la lotta al primo posto in classifica. Ma le partite durano 40' e non 38 e purtroppo per qualcuno il concetto di "sport di squadra" è forse molto più difficile che non il teorema di Ruffini. Usciamo decisamente malconci (più nel risultato che non nel gioco) dal doppio confronto con Vicenza e Milano ma fortunatamente una programmazione assurda del calendario di Serie A ci vedrà impegnati solo in un'altra partita da qui a metà gennaio e quindi avremo tempo di ragionare su molte cose."
Mai (Milano): "Non è stata sicuramente una partita giocata per come intendevamo impostarla, ovvero con disciplina e attenzione. Soprattutto nel primo tempo abbiamo concesso fin troppo. Siamo riusciti comunque a rimanere in partita e alla fine venirne fuori con voglia e grinta. Questa è sicuramente la nota positiva da cui ripartire sapendo che, certamente, dobbiamo migliorare, soprattutto nell'aspetto tattico del gioco per poter gestire meglio il risultato e non dover rincorrere. Chiudiamo il girone di andata in maniera positiva e ripartiamo da qui."
Fox Hockey Legnaro – Libertas Forlì 3 - 4
Fox Hockey Legnaro: Morandin, Maritan, Pistellato, Sesana, Ometto, Trevisan, Marchet, Vaglieri, Calore, Carron Daniele, Albanti, Zabbari, Zanette, Pietrobon. All. Buzzo
Libertas Hockey Forlì: Facchinetti, Cipriano, Astolfi, Ballarin, Troiano, Guerre, Cimatti, Guerzoni, Bernardoni, Rossi, Carli, Mucchetti, Mazzoni. All. Rigoni
Marcatori: p.t. 15:27 Astolfi (F), 13:19 Mucchetti (F), 10:26 Pietrobon (L), 06:59 Bernardoni (F), 00:58 Bernardoni (F); s.t. 13:58 Pietrobon (L), 05:37 Carron Daniele (L).
Arbitri: Gallo, Strazzabosco
Chi risale la china e si porta a ridosso delle grandi in piena metà classifica è la neopromossa Forlì, che va a prendersi tre punti d’oro in casa di Legnaro. I veneti, dopo aver dimostrato una costanza di rendimento sorprendente nella scorsa stagione faticano a trovare la quadra quest’anno e alternano buone prestazioni a partite opache. A poco servono le certezze, come Pietrobon e Carron, entrambi a segno anche oggi, Forlì con un match a viso aperto porta a casa tre punti che le valgono il quinto posto in classifica. Niente male per una neopromossa, che sta puntando sui giovani per affrontare la massima serie. Per Legnaro, settima, la posizione non è rosea, soprattutto per le ambizioni di una formazione che si è ulteriormente rinforzata dallo scorso anno; occorre ritrovare in fretta mordente e cattiveria agonistica per risollevare un avvio di stagione difficile.
Carron Daniele: "Partita “storta”, in un momento già non troppo positivo per noi: in quanto a costruzione del gioco possiamo anche ritenerci soddisfatti, mantenendo il possesso per gran parte di gara e testimone il numero di tiri; d’altro canto un paio di sviste difensive, e qualche goal “sfortunato” subito, ci sono costate care. Non ci resta altro che portare a casa l’esperienza maturata questa prima metà di stagione in vista dell’inizio del ritorno la settimana prossima."
Carli (Forlì): "È stata una gara molto intensa, sapevamo che il Legnaro sarebbe stato un avversario ostico. Abbiamo gestito bene alcune fasi, ma nel finale abbiamo sofferto tanto. Sono orgoglioso della squadra perché nonostante la pressione abbiamo mantenuto la concentrazione e portato a casa i tre punti."
CUS Verona – Vicenza Hockey 1 - 11
CUS Verona: Andreoli, Biason, Sobberi, Crisci, Magnabosco, Pernigo, Marcon, Raccanelli, Perini, Righetti Tegeser, Lupi, Montolli, Sabaini.
Vicenza Hockey: Olando, Frigo, Chiamenti, Delfino, Dell’Uomo, Ederle, Vendrame, Pace, Sebek, Frigo N., Dal Ben, M. All. Rizzotto
Marcatori: p.t. 15:35 Sebek (V), 13:48 Pace (V)04:58 Vendrame (V), 04:44 Delfino (V), 03:28 Delfino (V) s.t. 16:20 Sebek (V), 10:54 Delfino (V), 09:08 Sobberi (CUS), 07:29 Frigo N. (V), 03:01 Frigo N. (V), 02:20 Pace (V), 00:02 Delfino (V).
Arbitri: Marri, Mancina
La capolista continua a macinare punti, ma soprattutto gol e la trasferta a Verona, affrontata ad organico ridotto si trasforma in un massacro (prevedibile) per i padroni di casa. Sotto di cinque a fine primo tempo ed in difficoltà cronica di gol, ancora peggior attacco insieme a Torre Pellice, i padroni di casa scivolano in penultima posizione e a questo punto la situazione si fa pesante. Certo non era in questa partita che si poteva risollevare la classifica. Vicenza si dimostra ancora una macchina da gol, con Delfino e Vendrame ad occupare le prime due posizioni della classifica marcatori e Sebek la quarta; insomma una squadra costruita per fare male che crea tantissimo e relizza con cinismo impressionante.
Sabaini (Verona): "Nonostante la sconfitta contro una squadra decisamente più attrezzata, possiamo comunque essere soddisfatti di alcuni sprazzi di buon gioco. A tratti, infatti, siamo riusciti a costruire buone azioni offensive, mostrando che, con il giusto ritmo e intensità, possiamo esprimere qualità. La partita ci ha dato qualche spunto positivo su cui lavorare."
Frigo N. (Vicenza): "Diciamo che il risultato si commenta da solo anche se però abbiamo rischiato troppo nei contropiedi creati dagli avversari per errori nostri cosa su cui dobbiamo sicuramente lavorare e migliorare in vista del girone di ritorno,nota di merito al nostro portiere filippo olando il cui ha saputo rispondere positivamente alle loro occasioni."
Cittadella Hockey – Edera Trieste 5 - 7
Cittadella Hockey: Pierobon, Frattini, Sihvonen, Tombolan, Panozzo, Niceforo, Hilbert, Lago, Scremin, Roffo, Torni, Lievore, All. Dal Ben
Edera Trieste: Sarlohar, Mattiussi, Pittani, Mariotto, Milanese, Delpiano, Pirnar, Romanut, Sindici, Cioccolanti, Cocozza, De Vonderweid. All. Cocozza
Marcatori: p.t. 14:42 Panozzo (C ), 12:55 Hilbert (C ), 11:12 Cocozza (E), 10:04 Sindici (E), 08:50 Tombolan (C ), 05:00 Pirnar (E), 04:08 Mariotto (E), 02:38 Pirnar (E), 02:08 Sindici (E); s.t. 19:23 Tombolan (C ), 03:12 Sihoven (C ), 01:19 Cocozza (E)
Arbitri: Zatta, Stella
Edera vede la luce in fondo al tunnel andando a prendersi una fondamentale vittoria fuori casa a Cittadella e togliendosi dal pantano della penultima posizione con una prestazione di gran livello, convincente e cinica al punto giusto. Non che Cittadella non ce la metta tutta per vincere, il risultato racconta anche le molte occasioni dei padroni di casa, che pagano, però puntualmente pegno di una difesa disastrosa (52 le reti subite finora), aggravata dalla giornata no di Pierobon fra i pali (sostituito nell’intervallo da Frattini). Nel complesso ne è uscita una partita combattuta e dal gran ritmo,soprattutto divertente con occasioni da entrambe le parti. Stavolta a portare a casa i tre punti è stata Edera, che ritrova il sorriso e psicologicamente può prendere carburante da questa vittoria.
Fior (Cittadella): "Non è andata come volevamo. Poca concentrazione e poche conclusioni. Dobbiamo fare una riflessione su come riuscire a fare meglio. Siamo più bravi di così e lo dobbiamo dimostrare."
Rusanov (Edera): "Dopo diverse "prove generali", ieri abbiamo finalmente cominciato a far vedere quello che stiamo provando da tre mesi in allenamento. In attacco abbiamo girato bene e abbiamo creato tanto, anche più di quello che abbiamo concretizzato. In difesa dobbiamo ancora migliorare tanto, perché abbiamo concesso troppe occasioni pericolose. Arriva una vittoria che serviva moltissimo soprattutto per il morale e per iniziare il girone di ritorno col piede giusto. Congratulazioni a tutti i ragazzi e al Cittadella che ha disputato una bellissima partita."
Coralimpianti Tigers – Old Style Torre Pellice 6 - 1
Coralimpianti Tigers: Skrubej, Di Campo, Porto C., Monteleone, Leben, Prebil, Angeli Nathan, Angeli Nicholas, Savini T., Mocellin, Montenesi, Zenga, Skof, Mainetti, Battisti, Sassoli. All. Ferjanic
Old Style Torre Pellice: Peruzzi, Micheletti, Perazzelli, Serra, Cordin, Albis, Rivoira, Rocca, Penna, Cammarata, Zancanaro Bricco. All. Battaglia
Marcatori: p.t. 08:43 Skof (T), 00:48 Prebil (T); s.t. 12:34 Prebil (T), 09:16 Skof (T), 04:31 Angeli Nicholas (T), 00:29 Albis (TP)
Arbitri: Biacoli, Fiabane
Continua la grande stagione di Trieste, che dopo aver dato del filo da torcere praticamente a tutti mette al tappeto il fanalino di coda Torre Pellice. Di nuovo a segno Skof quinto in classifica marcatori con 12 reti e una prova corale sicuramente incoraggiante da parte dei padroni di casa. Mentre gli ospiti, che dividono il peggior attacco insieme a Verona, soffrono soprattutto nel saper affondare nelle fasi fondamentali del match, come a inizio gara, quando il risultato era ancora in bilico e gli ospiti avevano mostrato un buon gioco. Ma la morale è comunque che Trieste porta a casa tre punti meritati e la quarta posizione in classifica.
Mocellin (Tigers): "Concludiamo questa prima parte di campionato con un’importante vittoria per la classifica. Partita che sapevamo di poter vincere ma che non era affatto scontata. Ci sono stati molti errori da parte nostra, che la squadra avversaria non è riuscita a sfruttarle abbastanza, anche grazie alla buona prestazione del nostro portiere. Ora puntiamo a migliorarci e a mantenere questa posizione in classifica anche durante la seconda parte del campionato."
Cammarata (Torre Pellice): “Partita che avevamo iniziato bene, purtroppo a causa delle nostre difficoltà nel segnare non siamo riusciti a sfruttare le occasioni create, al contrario loro che sono stati in grado di sfruttare ogni occasione complici un po' la sfortuna e un po' le decisioni arbitrali.”
La classifica:
1 |
HC Milano |
26 |
2 |
Vicenza Hockey |
24 |
3 |
Asiago Vipers |
21 |
4 |
Coralimpianti Tigers |
14 |
5 |
Libertas Forlì |
13 |
6 |
Cittadella Hockey |
11 |
7 |
Fox Hockey Legnaro |
11 |
8 |
Edera Trieste |
8 |
9 |
CUS Verona |
7 |
10 |
Old Style Torre Pellice |
0 |
foto: Vanessa Zenobini