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A TORINO PROTESTA PER LA PISTA DEL PARCO COLLETTA

Era attesa da oltre 20 anni, ma quando nel 2002 finalmente il Comune di Torino decise la realizzazione di una pista di pattinaggio con curve sopraelevate all'interno del Parco Colletta i problemi non furono superati: anzi, fu solo l'inizo di una lunga querelle, tante proteste per un impianto costruito male, ristrutturato peggio e oggi, a soli due anni dall'inaugurazione, desolatamente inagibile, quasi una beffa per il mondo del pattinaggio torinese Al termine dei lavori furono evidenti subito tanti problemi: le curve sopraelevate non regolari per la presenza di diverse gobbe, la balaustra fuori norma, non in policarbonato trasparente ma in lamiera e di un altezza che rende praticamente impossibile la visuale all'interno dell'anello, bolle di notevoli dimensioni su tutto il manto della pista. In seguito al normale assestamento della struttura, lungo tutta la larghezza, all'altezza delle due lunette sono comparse crepe causate dalla rottura del basamento. A seguito delle inevitabili lamentele delle società sportive e del Comitato Regionale FIHP presieduto da Angelo D'Angelo, l'Amministrazione Comunale ha cercato in più occasioni di migliorare la situazione con alcuni interventi di ristrutturazione che non hanno avuto successo: da qui la decisione di dichiarare la pista inagibile con numerosi cartelli. A questo punto la protesta del pattinaggio torinese ha fatto un salto di qualità prima a livello politico con un'interrogazione in consiglio comunale dove sono state confermate tutte le anomalie e successivamente a livello mediatico con un servizio che farà clamore su STRISCIA LA NOTIZIA in onda all'inizio della prossima settimana: la speranza è che tutto ciò possa riconsegnare alla collettività un bene comune per cui sono stati già spesi tanti soldi pubblici.