Presso la sede del Comitato Regionale FIHP Veneto, durante un incontro di grande interesse, il Commissario Tecnico Massimiliano Presti ha presentato un progetto in cui la Federazione crede fortemente teso a sviluppare il rapporto di collaborazione tra lo staff azzurro e le diverse realtà territoriali, con lo scopo di individuare in modo tempestivo i nuovi talenti e poterli seguire ed aiutare nel loro percorso di crescita in sinergia con i club di appartenenza.
Dal progetto di Massimiliano Presti si evince che in ogni regione verranno costituiti gruppi di lavoro in cui saranno coinvolti circa 100 tecnici, scelti in base al livello, capacità ed esperienza. In seguito si procederà ad una selezione degli atleti sulla base dei risultati degli ultimi campionati italiani e anche delle performance ottenute negli anni passati. L'obiettivo è di monitorare più atleti possibile in tutte le regioni d'Italia, al fine di migliorare e uniformare il livello tecnico, motivare e sviluppare la crescita in un clima di serenità e collaborazione tra le squadre e gli allenatori.
All'incontro in Veneto, oltre al CT Massimiliano Presti, erano presenti anche i Consiglieri Federali Patrizio Triberio e Leandro Naroli, il consigliere del Comitato regionale FIHP Veneto per la corsa Giovanni Spagna, Moreno Bagnolini nelle vesti di "osservatore" per conto del Comitato Regionale Emilia Romagna. Oltre al pattinaggio veneto in questo nuovo progetto sono già state coinvolte altre regioni, tra le quali Marche, Toscana, Piemonte, Liguria, Sicilia, Umbria e presto verrà esteso a tutto il territorio nazionale.
Per approfondire l’argomento abbiamo intervistato il Ct Massimiliano Presti.
Massimiliano appena chiusa la stagione 2013 sei già in moto per l’anno prossimo?
Si quest’anno ho deciso di lavorare fin da subito con i giovani cercando di formare un gruppo in cui si possa trasmettere una certa mentalità e soprattutto motivare e incoraggiare le nuove generazioni a far bene divertendosi. In seguito saranno svolti raduni nazionali nelle regioni con la collaborazione dei tecnici federali. Seguiranno dei raduni nazionali per seguire ancora da più vicino i probabili azzurri.
Come si svilupperà questa attività?
Siamo partiti il 22 novembre a Savona, città che ringrazio per l’ospitalità, con quasi trenta atleti che hanno dai 13 ai 14 anni e che rappresentano i migliori pattinatori di categoria in base ai risultati dell’anno scorso. Con loro abbiamo incominciato un lavoro tecnico e di monitoraggio
E agli atleti esclusi cosa dici?
Dico che questo non è un gruppo chiuso anzi grazie a questo progetto, sui raduni regionali ognuno potrà mettersi in luce durante i prossimi mesi e magari essere chiamato per i prossimi incontri della nazionale sia per i raduni sia per eventuali gare all’estero.
In cosa consistono questi raduni regionali?
Ho deciso di iniziare a lavorare sulla base per cercare di motivare i nostri atleti nella fascia d’età compresa tra il 1990 e il 2000. Non potendo convocare tutti ai raduni nazionali eseguiremo dei raduni regionali, in questo modo potrò chiamare anche chi non avrebbe i risultati per meritare la convocazione ma che potrebbe diventare un futuro campione. In questi incontri mi avvarrò dell’aiuto di uno staff di tecnici che avranno il compito in ogni regione di effettuare dei test e creare una vera e propria banca dati seguendo le direttive CONI.
Quanto durerà questo lavoro?
L’idea è nata per seguire i ragazzi, che sono stati scelti in base ai risultati sia ai campionati italiani sia durante i vari trofei, inizieremo da dicembre fino a marzo, successivamente svilupperemo il lavoro in modo da dare continuità al progetto.
In definitiva qual è lo scopo di questi lavori?
Lo scopo è dare la possibilità a tutti i ragazzi di dimostrare la loro voglia di allenarsi e di impegnarsi, i ragazzi che dimostreranno questa disponibilità magari potranno ambire a vestire la maglia azzurra nelle trasferte all’estero. al contrario verrà invece messo da parte chi mostrerà scarso impegno e poca voglia.