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IL TIROCINIO FORMATIVO SECONDO SARA LOCANDRO

Se c'è un settore che non conosce crisi è quello dei corsi Sipar per allenatori: ogni anno decine di nuovi corsisti intraprendono il lungo e impegnativo percorso per diventare tecnici di terzo livello. La struttura didattica funziona al meglio ma spesso nell'ambiente si manifestano dubbi riguardo l'interpretazione dei regolamenti. In attesa di una rubrica di interazione specifica su questi argomenti, affrontiamo con la responsabile Sipar Sara Locandro il tema del tirocinio formativo. Sara Locandro: "All'interno della Sipar poniamo grande fiducia nello strumento del tirocinio come completamento del percorso formativo degli allenatori. A livello didattico forniamo ogni anno elementi utili per arricchire il bagaglio professionale dei tecnici e nei prossimi mesi procederemo spediti su questa strada con i nuovi studi sulla biomeccanica in collaborazione con l'Università di Bologna; in ogni caso la pratica diretta in pista del "mestiere" di tecnico rimane un passaggio fondamentale ed è per questo che invito tutti i soggetti coinvolti ad affrontare la procedura con serietà e spirito di miglioramento. Abbiamo lavorato tanto negli anni passati per costruire quelli che tutto il mondo del pattinaggio riconosce come i migliori tecnici a livello internazionale ed è per questo che la possibilità di lavorare fianco a fianco con un allenatore di terzo livello per un corsista è una preziosa opportunità professionale. Affrontare il tirocinio in modo superficiale o, peggio ancora, ottenere una firma senza averlo praticato realmente è un danno duplice: per la Società sportiva che ospita il tirocinante, che si vede privata del monte ore previsto di manodopera gratuita e per il tirocinante stesso, che magari cerca una scorciatoia senza rendersi conto che si sta privando di un'esperienza fondamentale per la sua crescita. Vigileremo con attenzione perchè le norme siano rispettate nella forma e nella sostanza".