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ANDREA MARION, CAMPIONE NON SOLO NELLO SPORT

L'Associazione Azzurri d'Italia sezione di Trieste, per ricordare la figura del giornalista Ezio Lipott che da capo redattore dei servizi sportivi de "Il Piccolo" piu' volte si era occupato del nostro sport, ha indetto un concorso letterario dal titolo "Lo sport veicolo per la Maglia Azzurra". Il secondo posto nell'ambito di questo prestigioso riconoscimento e' andato ad Andrea Marion , atleta della soc. Fincantieri che in coppia con Chiara Trecarichi nel 2008 a Roccaraso ha vinto il titolo europeo jeunesse nella danza. Qui di seguito vi proponiamo il suo componimento. "Sono Andrea, un ragazzo di sedici anni con ancora tanti sogni per la testa. Ho deciso di partecipare a questo progetto poiche' sono un grande appassionato di sport. Spero di poter rendere un giusto omaggio al grande giornalista Ezio Lipott, poiche' so che anche lui, come me, amava lo sport e lo seguiva in tutte le sue forme. Io, oltre a seguire con interesse tutto il mondo sportivo, sono anche un giovane atleta e pratico ormai da piu' di tredici anni il pattinaggio artistico. Con esso ho potuto provare emozioni incredibili, riuscendo ad ottenere anche la maglia azzurra. Ma prima di raccontarvi la gioia della mia prima convocazione in nazionale, devo premettere un discorso veramente importante. Il mondo dello sport e' la prima grande scuola formatrice che un ragazzo si trova ad affrontare. Egli si diverte, all’aria aperta o in una palestra e, inconsciamente, viene indirizzato ad una vita sana e corretta. Lo sport, infatti, oltre a rendere il fisico piu' forte, dona anche un certo tipo di mentalita', rivolta all’onesta' e alla lealta'. Sono questi e molti altri i valori che, grazie all’ambiente sportivo, ho potuto imparare e mettere in pratica anche nella mia vita di ogni giorno, e come me anche molti e molti altri ragazzi, i quali un giorno diventeranno uomini. E’ facile quindi pensare che, una volta uomini, essi manterranno questi ideali e contribuiranno alla sviluppo di una societa' giusta ed equa. Un vero atleta e' sempre, infatti, anche un brav’uomo. La filosofia di chi pratica sport prevede anche che vengano fissati degli obbiettivi da centrare, il piu' comune e ambito dei quali e' poter vestire la maglia azzurra. Poter rappresentare la propria nazione e' infatti il sogno di ogni atleta, avere l’opportunita' di portare il tricolore in giro per il mondo, poter dire “Io faccio parte della nazionale”, sono privilegi per pochi e solo chi ha avuto questo immenso piacere puo' capire quali emozioni si provino. Io faccio parte della nazionale ormai da sei anni, ma non dimentichero' mai la mia prima chiamata a vestire la prestigiosa maglia azzurra. Avevo solo undici anni e ancora non mi rendevo conto di quanto fortunato fossi. Solo col tempo realizzai di far parte di qualcosa grande come la squadra italiana di pattinaggio e mi ripromisi di onorare sempre il mio paese nel modo che mi riusciva meglio, ossia pattinando. Di li' poi arrivarono sei titoli italiani e cinque europei, tutti guadagnati con enorme fatica e lavoro, spinto dalla voglia di non fermarmi mai. Il mondo sportivo ci insegna infatti anche questo, non bisogna mai arrendersi e solo con grandi sacrifici si riescono ad ottenere grandi risultati. Saper di poter conquistare la maglia azzurra ti sprona a dare il meglio di te stesso e ad allenarti sempre duramente. Quando poi, dopo tante fatiche, riesci ad ottenere cio' per cui da sempre ti sei battuto e hai lottato, puoi sentirti veramente appagato ed orgoglioso di te stesso. Vestire quella maglia, anche solo per pochi giorni, ti ripaga di tutti gli sforzi e i sacrifici e ti fa capire quanto in alto si puo' arrivare se solo lo si vuole. Lo sport, in questo senso, e' una vera e propria scuola di vita, poiche' ti prepara ad affrontare il duro mondo delle responsabilita' e dei doveri. Anche nella vita di ogni giorno, infatti, bisogna lottare per cio' che si vuole ottenere e anch’essa e' piena di difficolta' e di duri sacrifici. Ma dopo aver passato una vita nello sport, affrontare tutto cio' non sembra poi cosi' complicato. Lo sport ci insegna ad essere forti e a credere in noi stessi, dandoci la consapevolezza che tutti i nostri sforzi vengono prima o poi ripagati. Io credo che solo con questa mentalita' le persone possano arrivare lontano e noi, atleti, l’abbiamo capito prima di tutti."