
Come nelle premesse della vigilia, la Rigoni di Asiago sfrutta nel migliore dei modi la prima semifinale fra le mura amiche e mette una piccola ipoteca sul passaggio del turno con un “tesoretto” di 4 reti frutto dell’8-4 maturato nell’impianto di via Cinque. Il presidente-allenatore Fabio Forte in fase di presentazione del match, aveva “annusato” le problematiche della partita legate ad un Arezzo “al gran completo” e pronto a fare lo sgambetto ai pluricampioni d’Italia e d’Europa. Ma in casa Vipers oramai si è abituati a queste sfide “all’arma bianca” con gli avversari pronti a mordere su ogni disco e capaci di scovare energie in ogni dove pur di riuscire a battere Tomasello e soci; Zurek può contare su tutte le sue bocche da fuoco e i Leoni toscani scendono in pista determinati e carichi come non mai…ma Asiago non si fa sorprendere dalla “voglia” degli ospiti e risponde con ugual determinazione mantenendo per tutto l’incontro il pallino del gioco e facendo vedere alle giovani promesse in maglia nera perché ci sono appesi 19 stendardi (uno per ogni titolo conquistato) nella “tana delle vipere”.
Tra i protagonisti indiscussi del match Gianluca Tomasello che, pur non al meglio, cala addirittura un poker di reti che fa girare la testa al malcapitato Peruzzi (autore comunque di un’ottima prova). Asiago fa la partita e costringe fin da subito i toscani ad inseguire: Arezzo non regge i ritmi dei Vipers ed è spesso costretto al fallo (non sempre sanzionato) per fermare gli uomini della Rigoni. Il power-play asiaghese confeziona le prime due marcature (Tomasello dal centro fra le gambe di Peruzzi e Comencini con una pregevole deviazione sottoporta) ma quello aretino non è da meno e, proprio allo scadere di una doppia superiorità, colpisce con Bortot che manda il disco nel sette alla sinistra di Penko. Il 2-1 non rende giustizia a gioco “macinato” dai padroni di casa e Tomasello allunga nuovamente su invito di Comencini (palo-goal alla destra di Peruzzi) prima che Stefan Nathigal (ancora in powerplay) approfitti di una indecisione di Ceschini per riportare nuovamente sotto gli ospiti. Neanche un minuto ed è capitan Sartori a timbrare il cartellino (ottimamente servito da Ricky Mosele) infilando da due passi, in back, il portiere giallonero (15’11”).
La seconda frazione si apre con Arezzo che pigia sull’acceleratore e, complice una dormita della difesa altopianese, accorcia ancora con Traversa bravo a battere Penko dopo una miracolosa parata del 50 asiaghese su bomba di Rok Nathigal. Gli ospiti cominciano a crederci ma la troppa foga di alcuni elementi fa il gioco dei padroni di casa che attendono il momento giusto e si lanciano in contropiede con Mosele palesemente messo giù da Bortot che non smette un secondo di protestare e così è anzitempo spedito sotto la doccia (doppia penalità di 10 minuti) dalla coppia arbitrale che allontana anche il dirigente accompagnatore degli ospiti, reo di alcune frasi non propriamente “carine” rivolte al loro indirizzo. Asiago fiuta il momento opportuno (doppia superiorità numerica) ed è letale nell’approfittarne con le marcature di Frigo e Tomasello che sanciscono il 6-3 del minuto 25’47”. Stricker accorcia su un’altra dormita, ma le reti di “Tommy” (pescato dal contropiede di Sartori) e “Ricky” (al volo dalla sinistra su invito di Tomasello) scavano un solco che potrebbe essere decisivo per centrare l’obiettivo “finale”.
Un risultato importante, anche nelle dimensioni, che soddisfa il presidente degli arancioneri: « Ci siamo espressi su di un buon ritmo, nonostante in settimana non ci fossimo allenati al meglio, ed abbiamo fatto la gara, nel bene e nel male. C’è stato qualche passaggio a vuoto che Arezzo ha cercato di sfruttare, riuscendoci solo in parte visto che Penko è stato decisivo in alcune situazioni. Abbiamo alternato gran belle cose a momenti di confusione abbastanza preoccupante e su queste cercheremo di lavorare in settimana. Sono molto contento del power-play (5 reti su 8 superiorità) ma preoccupato dal fatto che in certi momenti la troppa voglia di andar a far goal ci fa prendere dei contropiedi che alla lunga potrebbero essere “mortali”. Ad Arezzo tradizionalmente facciamo gran fatica ma il fatto di partire con un buon vantaggio e le ampie dimensioni del campo mi danno buone sensazioni. Diciamo che il ritorno appare un po’ meno in salita, vogliamo la Finale e un “passetto” in più l’abbiamo fatto ».
Rigoni di Asiago Vipers - Lions Arezzo : 8-4 (4-2)
Rigoni di Asiago Vipers: Penko, Stella G., Comencini, Mosele M., Rossi, Sartori, Petrone, Schivo, Frigo, Ceschini, Mosele R., Rigoni F., Longhini, Tomasello, Tessari. All.: Forte.
Lions Arezzo: Peruzzi, Boschi, Hribersek, Nahtigal R., Montanari A., Putignano, Stricker, Nahtigal S., Bortot, Moro, Di Fabio, Traversa, Morandi. All.: Mafucci-Zurek.
Arbitri: Fumagalli di Milano e Strazzabosco di Cesuna.
Reti.
Pt: 4’03” Tomasello (AS), 6’43” Comencini (AS), 9’22” Bortot (AR), 10’04” Tomasello (AS), 14’30” Nahtigal S. (AR), 15’11” Sartori (AS).
St: 22’17” Traversa (AR), 25’07” Frigo (AS), 25’47” Tomasello (AS), 27’20” Stricker (AR), 28’38” Tomasello (AS), 35’08” Mosele R. (AS).
Altro risultato:
Edera Trieste-Milano 24 Quanta 5-4