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StorieDiSport - Trionfo e delirio ad Alcobendas. L'Europeo Hockey Pista 2014

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E’ un caldo luglio spagnolo, di quelli che fanno venire voglia di vivere la sera e cercare riparo dal sole il giorno. Ad Alcobendas, città alle porte di Madrid va in scena la 51° edizione del Campionato Europeo di Hockey Pista. Come è logico attendersi i favoriti sono i padroni di casa, al massimo il Portogallo, le due nazionali che negli ultime edizioni hanno dominato in Europa e non solo. E’ un’edizione strana già dal tabellone. Partecipano sei squadre, il che costringe gli organizzatori a creare un unico girone all’italiana in cui tutti affrontano tutti. Cinque partite per nazionale, in cui ognuna si gioca il titolo. Niente quarti, semifinali e finali. L’Italia si presenta reduce dall’ottimo terzo posto dell’edizione precedente e con una squadra che mescola sapientemente giocatori di esperienza e nuove leve. Il nuovo Commissario Tecnico, Massimo Mariotti prova a fare leva su ciò che la nazionale azzurra sa fare meglio: soffrire e non mollare mai.

E l’esordio è incoraggiante (7 – 3 sulla Svizzera). Poi una partita sofferta contro la Germania (vinta 3-2); e arriva l’ora delle partite quasi impossibili. Una doppietta micidiale in due giorni, prima la Spagna, con la quale strappiamo un pareggio (2-2) che sembra oro. poi il Portogallo. E qui gettiamo il cuore oltre l’ostacolo e facciamo nostra una partita in cui quasi nessuno sperava (3-2 strameritato). Qui i ragazzi iniziano a crederci sul serio, manca solo la Francia da affrontare e siamo a punteggio quasi pieno. Soprattutto iniziano a farsi i conti i nostri avversari. Contro i Transalpini soffriamo più del dovuto, ma comunque la portiamo a casa (5-4). l’Italia vola a 13 punti. Dietro di lei ci sono Spagna e Portogallo rispettivamente a 10 e 9 punti, ma con una partita in meno e si affrontano proprio nell’ultima giornata. Il Match diventa quindi una finale per procura. Se i padroni di casa vincono salgono a 13 punti e grazie ad una differenza reti migliore si laureano campioni. Vittoria portoghese o pareggio regalano il titolo all’Italia. Quel 19 luglio il palazzetto dello sport di Alcobendas è strapieno di tifosi spagnoli.

Ma c’è anche la nazionale italiana che dopo aver fatto un mezzo miracolo attende che avvenga l’altro mezzo. Nella bolgia infernale la partita si mostra subito aperta e piena di colpi di scena. Compreso il risultato finale, un 6 a 6 che regala il titolo all’Italia. I nostri ragazzi esultano dalle tribune spiccando nel silenzio della tifoseria spagnola. L’Italia è Campione d’Europa per la terza volta nella sua storia. E proprio quando i colpi di scena sembrano essere finiti con il trionfo azzurro arriva il colpo di coda di questa rocambolesca cavalcata e sugli spalti un giocatore italiano viene arrestato senza apparente motivo. Ma qui inizierebbe ancora un’altra storia. Una cosa è certa: tutti coloro che l’hanno vissuto lo ricorderanno come l’Europeo dalle mille emozioni. Trionfo e delirio ad Alcobendas.

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